Ministeri di Parigi e Berlino contro le dichiarazioni di Benedetto XVI in Africa
Anche il Fondo Mondiale per la lotta alla malattia insorge: "Ritratti"
Francia e Germania criticano il Papa sull’Aids
"Preoccupano frasi sul preservativo"
La Santa Sede: "Dichiarazioni riassunte in modo
frettoloso, erano parte di un ragionamento complesso"
PARIGI - "Grandissima preoccupazione" è stata espressa oggi dal ministero degli Esteri francese per "le conseguenze" sulla lotta contro l’Aids delle parole del papa Benedetto XVI sull’uso del preservativo. "La Francia esprime la sua più viva inquietudine per le consequenze delle dichiarazioni di Benedetto XVI", ha dichiarato il portavoce del ministero Eric Chevallier. Gli fa eco Berlino: "I preservativi salvano la vita, tanto in Europa quanto in altri continenti", si legge in un comunicato stampa congiunto del ministro della Salute Ulla Schmidt, e della Cooperazione economica e dello sviluppo, Heidemarie Wieczorek-Zeul.
Particolarmente dura la posizione di Parigi: "Se non è nostro compito giudicare la dottrina della Chiesa, crediamo che tali dichiarazioni mettano a rischio le politiche della salute pubblica e gli imperativi di protezione della vita umana", ha detto Chevallier. A sollevare le critiche francesi sono state le parole del Papa che ieri, durante il suo viaggio in Africa, ha dichiarato che non si poteva risolvere il problema dell’Aids con "la distribuzione dei preservativi", e che, al contrario "questi aggravano il problema".
Anche il direttore esecutivo del Fondo mondiale per la lotta contro l’Aids, Michel Kazatchikine, ha espresso la sua profonda indignazione a Radio France Inter. "Queste parole sono inaccettabili. E’ una negazione dell’epidemia. E fare tali dichiarazioni in un continente che è sfortunatamente quello più colpito dalla malattia, è assolutamente incredibile", ha commentato, concludendo "Chiedo che queste parole vengano ritirate, in modo chiaro".
Anche il governo di Berlino ricorda che i preservativi svolgono un ruolo decisivo nella lotta all’Aids: "Una moderna cooperazione allo sviluppo deve dare ai poveri l’accesso ai mezzi di pianificazione familiare e tra questi rientra in particolare anche l’impiego dei preservativi; tutto il resto sarebbe irresponsabile", conclude il comunicato dei ministeri tedeschi.
Alle polemiche risponde la Santa Sede, dicendo che la considerazione di Benedetto XVI circa l’inefficacia del condom per arrestare l’epidemia dell’Aids in Africa è stata riassunta ieri dai media in modo frettoloso. La posizione espressa della Chiesa sui preservativi, fa sapere la Santa Sede, è quella già nota di Giovanni Paolo II e ieri Papa Ratzinger ha osservato solo che questi mezzi non risolvono il problema dell’Aids a conclusione di un ragionamento lungo e articolato sulle risposte efficaci che la Chiesa Cattolica sta dando sul fronte dell’Aids proprio in Africa, come emerge dal testo completo delle dichiarazioni del Pontefice sull’aereo, diffuso solo oggi dalla Sala Stampa della Santa Sede: "Non si può superare questo problema dell’Aids solo con slogan pubblicitari. Se non c’è l’anima, se gli africani non si aiutano, non si può risolvere il flagello - dice il Papa nel testo diffuso oggi - con la distribuzione di profilattici: al contrario, il rischio è di aumentare il problema".
* la Repubblica, 18 marzo 2009