Il quotidiano Cei attacca il documento dell’ordine dei medici su 194 e contraccezione Il presidente dell’ordine di Firenze: "Non scherziamo: approvato in seduta, ci sono i verbali"
Avvenire contro il testo dei medici
"Quel documento è un falso"
ROMA - Un falso. Avvenire attacca il documento diffuso ieri dalla Fnomceo, l’associazione nazionale dei medici chirurghi e degli odontoiatri, su aborto, pillola del giorno dopo, diagnosi pre-impianto nella fecondazione assistita e assistenza ai neonati estremamente prematuri, definendolo "fantomatico". E la reazione dei medici non si fa attendere: "l’accusa di falso è offensiva: non scherziamo su queste cose", ribatte il presidente dell’ordine dei medici di Firenze Antonio Panti.
Tutto nasce da un servizio pubblicato dal quotidiano della Cei nel quale si parla di "strane manovre" che avrebbero fatto sì che alle agenzie di stampa fosse stato inviato "un fantomatico documento" mentre invece, secondo le parole riportate dal quotidiano dei vescovi di Valerio Brucoli, componente del comitato sulla deontologia della Fnomceo, "Nel consiglio nazionale sono state lette 14 relazioni dei gruppi di lavoro, ma non sono state nè votate nè approvate. In particolare quella relativa ai temi etici (e che ora viene presentata come la posizione della Fnomceo) è solo una delle posizioni espresse al comitato etico, quindi un’opinione personale".
Indignata la replica del presidente dell’Ordine dei Medici fiorentino, Panti. "Faccio parte del comitato ristretto che ha redatto il documento. Un gruppo dove ci sono anche esponenti di varie filosofie", ha riferito Panti. Il dibattito è stato intenso nel comitato ristretto e il documento scaturito "è stato distribuito in cartella già venerdì mattina e illustrato, insieme ad altri documenti presenti in cartella, ai presidenti degli ordini. Non è stato cambiato nessun testo. E’ stato approvato tal quale".
"Non è un testo fatto all’ultimo momento ed è stato presentato a una riunione ufficiale, non clandestina, ci sono i verbali", aggiunge Panti. "Le contestazioni sono accettabilissime. Il Vaticano ha tutto il diritto di avere un pensiero ideale e filosofico e siamo disponibilissimi a discutere, anche perché credo che in questi 100 presidenti di ordine siano rappresentate tutte le idee politiche". "Mi meraviglio dell’accusa di falso che non hasenso perché abbiamo fatto una cosa banale, prendere alla lettera norma per norma il codice deontologico rispetto a queste problematiche. Ci sono tutti i riferimenti degli articoli. Non abbiamo inventato niente di nuovo", conclude.
* la Repubblica, 24 febbraio 2008.