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Altro che amore ("charitas") evangelico. Il magistero della chiesa cattolico-romana ("Deus caritas est" di Benedetto XVI) è il magistero del Dio "mammona" ("caritas") dei Faraoni.

RADICI CATTOLICO-ROMANE E "MAGISTERO DI MAMMONA". Contro la legge 194, tutta la famiglia di "Mammasantissima". La senatrice Paola Binetti all’attacco con "Forza Vaticano" e "Forza Italia". Che ruina per l’Italia e per il messaggio cristiano!!! - a cura di pfls

La "Sacra Famiglia" della Gerarchia vaticana è zoppa e cieca: il Figlio ha preso il posto di "Giuseppe" e del "Padre Nostro" ... e continua a "girare" il suo "film" preferito, "Il Padrino".
giovedì 21 febbraio 2008 di Maria Paola Falchinelli
[...] la Binetti per difendere «la dignità della persona e il valore sacro della vita» è disposta a sedersi a fianco della battaglia lanciata da quello che dovrebbe essere, se non un suo acerrimo avversario, almeno uno con le idee diverse dalle sue, Giuliano Ferrara. Ma la sua posizione viene sconfessata in serata da Enzo Carra, altro teodem del Pd [...]
SCIENZA E FEDE VATICANA: LA CATTEDRA DELL’EMBRIONE. DOPO LE TRACCE DEL DNA, TROVATE LE IMPRONTE DIGITALI DI DIO!!! IL DISEGNO (...)

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> RADICI CATTOLICO-ROMANE E "MAGISTERO DI MAMMONA". --- Legge 194, la minaccia delle troppe obiezioni (di Silvia Ballestra)

domenica 23 ottobre 2011

Legge 194, la minaccia delle troppe obiezioni

di Silvia Ballestra (l’Unità, 23.10.11)

Un diritto conquistato, acquisito e in via di estinzione: il diritto all’interruzione volontaria di gravidanza sancito dalla legge 194. L’allarme arriva dai ginecologi della «Laiga», (Libera Associazione Italiana Ginecologi per l’ Applicazione della 194) ed è chiaro e semplice: i medici che praticano l’aborto nelle strutture pubbliche italiane non sono più di 150, mentre la percentuale di obiettori supera il 70 per cento. A farla breve, tra cinque anni in Italia sarà impossibile abortire legalmente in strutture pubbliche, cioè si cancellerà un diritto e si affosserà una legge che ha dato eccellenti risultati (aborti entro la dodicesima settimana più che dimezzati dal 1982).

Perché accade questo? Possibile che tutte le obiezioni di coscienza abbiano solide radici morali o religiose. Certo che no. Con i non obiettori costretti a rispondere da soli alla domanda di interventi, infatti, accade che chi obietta abbia più possibilità di carriera, promozioni più facili, agevolazioni, promozioni più veloci, complici le gerarchie sanitarie.

Naturalmente intervenire sarebbe semplice e basterebbe qualche minimo ritocco alla legge. Per esempio continuare a garantire ai medici (e anestesisti, paramedici, ecc.) il diritto all’obiezione di coscienza, vincolandolo però ad alcune condizioni (scatti meno frequenti, minor retribuzione, limitate possibilità di carriera). Potremmo in questo modo salvaguardare un diritto che ha salvato la vita a molte donne e al tempo stesso non è un dettaglio verificare la sincerità di tante scelte «morali» che nascondono dietro le sbandierare convinzioni pro-vita le loro egoistiche aspirazioni pro-carriera.


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