Ansa» 2009-01-23 13:51
STATALI, OK A CONTRATTI MINISTERI E SCUOLA
ROMA - Via libera definitivo al contratto dei ministeri e della scuola, per il biennio economico 2008-2009. La stipula, dopo l’ok del governo e della Corte dei Conti, e’ avvenuta stamattina all’Aran, l’agenzia per la rappresentanza negoziale delle P.A. I contratti, per entrambi i comparti, non sono stati sottoscritti dalla Cgil. Per quanto riguarda il contratto relativo al personale dei ministeri anche Rdb-Cub e Cse non hanno firmato.
SCUOLA: CONTRATTO: 70 EURO L’AUMENTO MEDIO IN BUSTA PAGA
Il contratto della scuola (biennio economico 2008-2009), stipulato definitivamente stamani all’Aran, consente di mettere subito nella busta paga del personale 70 euro medi a dipendente (corrispondenti all’inflazione programmata dal Governo per il 2008 e 2009, cioé pari al 3,2%). In una nota allegata Aran e sindacati convengono sulla "necessità di rivedere, nel prossimo rinnovo contrattuale, l’attuale struttura della retribuzione allo scopo di semplificarne il contenuto anche in relazione ai diversi ambiti di intervento della contrattazione nazionale finalizzata alla definizione delle componenti fisse della retribuzione e della contrattazione integrativa volta a definire il salario accessorio per la valorizzazione della qualità della prestazione lavorativa".
Con gli incrementi concordati, gli stipendi annui vanno dai 14.904 euro per un collaboratore scolastico neo assunto (diventano 19.423 con 35 anni di anzianità) ai 19.324 di un docente di scuola dell’infanzia o primaria (28.291 a fine carriera). Un insegnante di scuola media avrà una retribuzione che varia dai 20.973 ai 31.352 euro a seconda dell’anzianità mentre un professore di liceo troverà in busta paga dai 20.973 euro ai 32.912 euro in base agli anni di anzianità.
La Flc-Cgil, che non ha sottoscritto l’intesa, ha firmato una ’Dichiarazione a verbale’ nella quale spiega il perché del suo "no". L’accordo - dice - "non adegua gli stipendi all’inflazione reale, riduce il Fondo di istituto per le scuole, non rispetta nessuno degli impegni assunti con il contratto di lavoro precedente (personale precario, personale Ata transitato dagli enti locali ecc...) e lascia aperte tutte le sequenze contrattuali (personale estero, educazione degli adulti, compensi ore eccedenti l’insegnamento e aree a rischio)".