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Italia: "In Italia per fortuna abbiamo una Costituzione, teniamocela stretta" (Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ,13.02.2009).

CONTRATTO SCUOLA: UNA BUONA NOTIZIA. A FEBBRAIO, AUMENTI E ARRETRATI IN BUSTA PAGA.

Il Ministero dell’Economia invia una nota dettagliata alle ex DPT sugli aumenti contrattuali. Una notizia positiva che arriva grazie alla determinazione di FLC Cgil, Csil scuola e Uil scuola.
mercoledì 30 gennaio 2008 di Maria Paola Falchinelli
Scuola. Il Ministero dell’Economia invia una nota dettagliata alle ex DPT sugli aumenti contrattuali. Una notizia positiva che arriva grazie alla determinazione di FLC Cgil, Csil scuola e Uil scuola.
29/01/2008
Contratto scuola: arretrati e aumenti in busta paga a febbraio
Con la busta paga di febbraio, i lavoratori della scuola riceveranno tutti i benefici previsti dal CCNL 2006/2007, compreso il ricalcolo dei compensi già liquidati nel passato biennio, come ad esempio le ore (...)

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> CONTRATTO SCUOLA: UNA BUONA NOTIZIA. ---- Pubblico e operai, la Cgil in piazza. Epifani: «Non ci divideranno».

venerdì 13 febbraio 2009

Pubblico e operai, la Cgil in piazza. Epifani: «Non ci divideranno»

di M.P. *

Quando la piazza è ancora lungi dal riempirsi, Giorgio Gaber introduce uno dei temi del giorno. Lo fa da casse montate su un palco in Piazza San Giovanni, luogo storico di un sessantennio di democrazia e manifestazioni. "Libertà non è uno spazio libero/ libertà è partecipazione". Lo sanno bene i setetcentomila accorsi a Roma da ogni parte d’Italia. Vicenza, Pomigliano, Torino. I ragazzi avvolti nella Kefiah, i metalmeccanici della Fiom cgil, i lavoratori dell’Alfa Romeo, i precari che con la loro coperta stretta abbracciano il presente senza risposte. In una bella giornata, sotto un sole rigido, hanno invaso Roma in massa. Un oceano di persone (il segretario generale della Fp-Cgil, Carlo Podda, parla di 700.000, la questura si tiene più bassa) unite da una richiesta di futuro.

Un avvenire che suoni meno incerto da affrontare. "Si è cercato di dividere tra Cipputi e travet ma i lavoratori non si fanno dividere e questa è la risposta". Così Il leader della Cgil Epifani sintetizza il senso dello sciopero generale di Fiom e Funzione pubblica. I lavoratori dell’Alfa Romeo di Pomigliano, alla testa del corteo, sono tra i più arrabbiati. C’è un diverbio senza conseguenze con qualche dirigente della Polizia (presenza comunque discreta) e la rabbia per una congiuntura che rischia di spazzare via i sacrifici di una vita. Tra i cinquemila della fabbrica e i ventimila dell’indotto, rischia di verificarsi una mattanza silenziosa. Nel dramma non sono soli. Tra le bandiere di Rifondazione e quelle del sindacato, nel corteo si scorge qualche volto del Pd. " A titolo personale", dicono. Rosy Bindi, Cesare Damiano, Piero fassino: "Il Pd è qui per lavorare affinchè il sindacato ritrovi lla propria unione. Non è incoerente essere qui e al tempo stesso lavorare perché si ritrovi una piena unità di intenti tra Cgil, Cisl e Uil. L’unità sindacale è un bene prezioso". In effetti, i convitati di pietra, le altre sigle assenti in piazza, rappresentano una ferita le cui piaghe si trascinano tra i volti stanchi in marcia non silenziosa. I commenti verso Raffaele Bonanni sono irriferibili.

Lui, il segretario generale della Cisl, non si scompone. Da Piacenza, a margine di un’iniziativa Cisl tuona: è categorico: la rottura del fronte sindacale l’ha voluta solo la Cgil. "Non si deve parlare genericamente di frattura del sindacato. E’ la Cgil che sta costruendo fratture rispetto agli altri: ha abbandonato il convoglio unitario per ragioni politiche pochi mesi dopo che avevamo raggiunto, tutti assieme, un accordo storico. La Cgil punta a una ristrutturazione della sinistra più che a una ristrutturazione del sindacato". Guidizi che provocano la reazione di Epifani: " "Bonanni ogni giorno dice cose non vere invece di riconoscere la nostra iniziativa per quella che è: una spinta al governo per fargli affrontare la crisi. Gli chiedo di misurarsi su questo più che buttarla in politica. Lo sciopero è un sacrificio, una perdita di salario, ci vuole un po’ di rispetto per le scelte altrui". Essere in piazza, in due settimane non coperte dalla cassa integrazione, ha un costo.

Non è "la gita" più volte evocata da Berlusconi ma un taglio nella carne.E se il ministro del Welfare sacconi non perde tempo a bollare la manifestazione come "un errore" che costringe il più importante sindacato italiano in una posizione di "isolamento", qualcun altro, Fausto Bertinotti, preferisce prendersela con il Pd. "Una cosa è evidente: qui Il sindacato c’è, il Pd no". Solletica un nervo scoperto. C’è qualche cartello irridente, "Avete visto Veltroni?" e più in generale, un rosario di rivendicazioni. La richiesta di maggiore vicinanza del principale partito dell’opposizione è nelle voci del corteo. Veltroni in effetti non c’è. E’ in Sardegna per la chiusura della campagna elettorale. Per Claudio Fava di Sd, non fa differenza. "Allo sciopero non si dà solidarietà. O si partecipa o si sta a casa. Prendo atto che il segretario del Pd ancora una volta ha scelto di stare a casa".

E a difendere Veltroni deve pensare il collega di partito Bersani, l’assenza spiega è : "Per tutelare l’unità di tutti i lavoratori". Veltroni si fa comunque sentire. "E’ una manifestazione che nasce da problemi reali da affrontare. Bisogna creare le condizioni per ascoltare i lavoratori e lavorare per unire il mondo del lavoro".una crisi così accentuata richiede una mobilitazione di tutte le forze sociali, bisogna recuperare questa frattura perché il governo vuole dividere scientificamente i sindacati".La lettera di Veltroni "esprime una sostanziale vicinanza alle ragioni dello sciopero". A dirlo è il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, nel giorno dello sciopero dei metalmeccanici e degli statali del sindacato. "E’ un passo avanti - ha aggiunto - rispetto alla mobilitazione del 12 dicembre".

E se Berlusconi fa trapelare una generica inquietudine per una crisi "preoccupante perchè senza confini definiti", i suoi sodali attaccano a testa bassa. Inizia Italo Bocchino: Bocchino, critico verso la "confusione" del Pd e la "partigianeria" della Cgil, continua, alzando le ottavev dello scontro, Fabrizio Cicchitto, presidente dei deputati Pdl: "L’accordo raggiunto tra governo e regioni sugli ammortizzatori sociali è di notevole rilevanza. E’ un evidente successo del governo mentre la sinistra massimalista, con lo sciopero indetto oggi dalla Cgil, cerca irresponsabilmente lo scontro sociale".

Gli risponde Massimo D’Alema: "Credo che sia importante essere vicini ai lavoratori a disagio per l’assenza di una politica efficace e in grado di affrontare questa grave crisi. E’ urgente - ha aggiunto garantire chi perde il posto di lavoro e quindi occorre una riforma degli ammortizzatori sociali che sia in grado di proteggere anche i lavoratori precari e a tempo determinato".In piazza, sotto il palco, tremano soprattutto loro.

* l’Unità, 13 febbraio 2009


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