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SVOLTA USA. Riprendere il cammino della liberazione, insieme .... Yes, We can.

OBAMA BARACK. La sua filosofia consiste nel dire, anche se sgradevole, la verità - di Barbara Spinelli

domenica 10 febbraio 2008 di Maria Paola Falchinelli
[...] Cosa significa quando Obama scandisce: yes we can - uno slogan che ha ammaliato i blog e, in Italia, Veltroni? Vuol dire che la politica si fa trascendendo le divisioni di razza, di genere e di schieramenti, ma non significa la cancellazione di differenze. Significa che il futuro, di nuovo centrale dopo un’era dominata dall’istante brevissimo, esige che ciascuno ripensi il domani senza inibizioni. Significa che si può riaprire alla speranza, e che la politica in quanto tale deve (...)

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> OBAMA BARACK. La sua filosofia consiste nel dire, anche se sgradevole, la verità --- Hillary Clinton dà pieno appoggio a Obama.

sabato 7 giugno 2008


-  Hillary Clinton dà pieno appoggio
-  a Obama: "Facciamolo eleggere"

WASHINGTON - "Il modo migliore per continuare la nostra lotta e raggiungere i nostri scopi è che i nostri sforzi siano diretti a far eleggere Barak Obama alla presidenza degli Stati Uniti. Gli faccio le mie congratulazioni, e gli dò il mio pieno sostegno, e chiedo a tutti voi di unirvi a me e di lavorare sodo per Barak Obama così come avete fatto per me". Con queste parole Hillary Clinton ha annunciato la chiusura della sua campagna presidenziale, dando contestualmente pieno appoggio al rivale Barak Obama.

Applaudita da migliaia di sostenitori al National Building Museum, Hillary Clinton ha avuto parole di apprezzamento pieno per Obama: "Sono stata con lui in Senato per quattro anni e in questa campagna per 16 mesi: ho visto la sua forza, la sua determinazione. Con la sua vita Barak Obama ha vissuto il sogno americano: questo sogno dev’essere realizzato. Quando ho iniziato questa campagna volevo che riottenessimo la Casa Bianca, con un presidente che promuovesse la pace e il progresso, ed è questo che faremo sostenendo Barak Obama".

La senatrice Clinton ha ribadito l’importanza dei propri obiettivi, a sostegno dei più deboli, e ha ringraziato più volte i suoi sostenitori: "Questa non è proprio la festa che avevo in programma, - ha ammesso - ma mi piace la compagnia. Vorrei dirvi quanto sono grata a tutti coloro che hanno messo il cuore il questa campagna, che hanno fatto chilometri, che hanno mandato email, contributi, e che hanno investito così tanto nella nostra impresa".

"Un giorno vivremo in un’America in cui ci sarà una classe media più forte. Vivremo in un’America alimentata da energie alternative, un’America più forte: per questo dobbiamo eleggere Obama presidente. Dobbiamo riportare a casa le truppe: un giorno vivremo in un’America più leale con i suoi soldati. Per questo dobbiamo far eleggere Obama presidente", ha ripetuto Hillary Clinton.

"Quando abbiamo cominciato ci siamo fatti una domanda: potrà una donna essere comandante a capo? Abbiamo risposto a questa domanda. E poi ci siamo posti un’altra domanda: potrà un nero essere presidente? Abbiamo risposto anche a questa", ha detto ancora la senatrice democratica.

"Io sono una donna, e come milioni di donne so che ci sono delle barriere e dei pregiudizi, involontari a volte. A differenza di mia madre, ho avuto quest’opportunità, e voglio lasciare un’America migliore a mia figlia: un luogo dove le donne possano godere degli stessi diritti, della stessa paga e dello stesso rispetto. Lavoriamo per raggiungere questi scopi - ha ribadito - non ci sono limiti accettabili, e non ci sono pregiudizi accettabili.

* la Repubblica, 7 giugno 2008


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