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ITALIA: BASTA CON LA PATRIA!!! Bisogna "convivere con la Mafia"!!!

TUTTO IL VATICANO SI PREPARA A CANTARE "FORZA ITALIA"!!! CONTRO LA COSTITUZIONE E LA 194, IL "FAMILY DAY" E LA "CHIESA" DI "MAMMASANTISSIMA" PER RIAFFERMARE I VALORI NON NEGOZIABILI DEI CASINI DI "CASA NOSTRA", QUELLA CATTOLICO-ROMANA. Il 2 marzo in 134 piazze italiane - a cura di pfls

LA "SACRA FAMIGLIA" DELLA GERARCHIA CATTOLICO-ROMANA E’ ZOPPA E CIECA: IL FIGLIO HA PRESO IL POSTO DEL PADRE DI GESU’ E DEL "PADRE NOSTRO" ... E CONTINUA A "GIRARE" IL SUO FILM PREFERITO, "IL PADRINO".
venerdì 15 febbraio 2008 di Maria Paola Falchinelli
[...] se il Forum prende le distanze dal portavoce del Family day Savino Pezzotta, che oggi è sceso in campo con la Rosa Bianca, resta confermata l’adesione alla moratoria sull’aborto lanciata da Giuliano Ferrara e l’impegno per le battaglie in difesa della vita [...]

Torna il popolo del Family day
Il 2 marzo in 134 piazze italiane (La Stampa,8/2/2008)
ROMA.
Torna il popolo del Family day e fa campagna elettorale. Su un unico argomento: (...)

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> CHE BELLO - ROSE (BIANCHE) PER TUTTI E PER TUTTE!!! CHE FESTA!!! TUTTO IL VATICANO CANTA "FORZA ITALIA"!!! "FAMILY DAY" E TEOLOGIA DI "MAMMASANTISSIMA" PER CAMBIARE LA COSTITUZIONE ITALIANA - SECONDO LA TRADIZIONE DI "CASA NOSTRA", QUELLA CATTOLICO-ROMANA. --- NAPOLI. Una donna abortisce un feto malformato nato morto e dopo venti minuti arrivano gli agenti in corsia. Pazienti e personale interrogati, sequestrata la cartella clinica. L’Unione delle donne denuncia il clima da caccia alle streghe e annuncia una manifestazione di piazza.

martedì 12 febbraio 2008


-  Aborto, blitz della polizia nella clinica ostetrica
-  "Nessuna violazione della 194"

Una donna abortisce un feto malformato nato morto e dopo venti minuti arrivano gli agenti in corsia. Pazienti e personale interrogati, sequestrata la cartella clinica. L’Unione delle donne denuncia il clima da caccia alle streghe e annuncia una manifestazione di piazza

Blitz della polizia al Nuovo Policlinico. Sette uomini in divisa si sono presentati ieri pomeriggio nella Clinica Ostetrica per indagare su un’interruzione di gravidanza effettuata su una 39 enne che aveva in grembo un feto malformato. Il sospetto delle forze dell’ordine, dicono i medici, sarebbe nato da una denuncia anonima secondo cui la donna avrebbe ottenuto un aborto fuori legge per disfarsi del neonato.

A svelare che si trattava di un equivoco è stato Francesco Leone, responsabile del Servizio Ivg arrivato in clinica proprio durante il blitz. «Abbiamo praticato l’interruzione di gravidanza terapeutica nel secondo trimestre», ha spiegato lo specialista, «quindi nei termini di legge. D’altronde il feto era affetto da una grave malattia congenita». «L’espulsione del feto», ha raccontato Leone, «è avvenuta alle 18 e gli agenti sono arrivati dopo 20 minuti». E in reparto è successo il finimondo.

Tre uomini hanno raggiunto la corsia dove era ricoverata la donna. L’hanno interrogata chiedendole i particolari della gravidanza, poi sono passati alla degente che le stava vicino, e anche lei è stata interrogata. Intanto altri due agenti hanno chiesto notizie a un’infermiera del reparto e altri quattro hanno voluto sapere dagli specialisti i particolari tecnici. «Mi è sembrato - ha detto Leone - un atto spropositato, neanche fosse stato un blitz anticamorra».

Gli agenti hanno acquisito la cartella clinica su autorizzazione del pm. E oggi è arrivata la dura condanna dell’Udi, l’Unione delle donne in Italia. La storica associazione ha preso posizione su quanto avvenuto al Policlinico dell’Università Federico II. "Si trattava - hanno dichiarato le portavoci - di un aborto terapeutico alla quarta settimana, regolarmente effettuato nel rispetto della legge 194 e della salute della donna che ha subito l’intervento e che ha espulso, peraltro, un feto morto". Stando alla lettura che danno dell’episodio, i medici, di fronte ad un inedito agire della forza pubblica, hanno tutelato la donna, ma non hanno potuto evitare il sequestro del materiale abortivo e della fotocopia della cartella (anonima) della paziente. Gli agenti, sempre secondo quanto riferisce l’Udi, hanno poi intimidito la vicina di letto della donna, esortandola a testimoniare in quel momento altrimenti sarebbe stata chiamata a farlo davanti ad un giudice.

L’Udi denuncia "il clima che sta montando contro le donne, nel nostro paese e nel caso specifico in Campania, che genera procedure ai limiti della legittimità, ma soprattutto contrarie ad ogni buon senso" e dà appuntamento a tutte le donne napoletane per giovedì prossimo, in piazza Vanvitelli, alle ore 17. "La nostra mobilitazione - affermano - partirà da Napoli e diventerà vigilanza e presidio permanente in ogni piazza d’Italia. Autodenciamoci tutte per aver deciso nella nostra vita".

* la Repubblica, 12 febbraio 2008.


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