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PIANETA TERRA ED EU-ANGELO. "Ut unum sint" ..... nella Vita, non nella Morte!!!

"OREMUS ET PRO JUDAEIS". UN CONSIGLIO A PAPA RATZINGER: DEPORRE LA PRO-VOCAZIONE E RIPRENDERE LA STRADA DI PAPA WOJTYLA!!! Una lettera - di Federico La Sala

lunedì 18 febbraio 2008 di Maria Paola Falchinelli
Per leggere il testo, cliccare qui, "Il dialogo"


Sul tema, si cfr. anche:
Il magistero del "latinorum" di papa Ratzinger ("Deus caritas est", 2006) non è il magistero né di Atene, né di Gerusalemme né di Roma, e non di Amore ("Charitas")!!!
IL "PRO PERFIDIS JUDAEIS" DELLA NUOVA PREGHIERA DEL VENERDI SANTO ("MOTU PROPRIO") E’ L’ULTIMA TAPPA DEL PROGETTO DI STERMINIO DELL’ECUMENISMO E DELLO SPIRITO (...)

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> "OREMUS ET PRO JUDAEIS". UN CONSIGLIO A PAPA RATZINGER: DEPORRE LA PRO-VOCAZIONE E RIPRENDERE LA STRADA DI PAPA WOJTYLA!!! --- L’odierna dichiarazione del Vaticano sulla cosiddetta preghiera per gli ebrei elude "del tutto" la questione della conversione degli ebrei, secondo il rabbino Giuseppe Laras, presidente collegio rabbinico italiano, che ne sottolinea, al contempo, la "positività" delle intenzioni distensive.

lunedì 7 aprile 2008

Dichiarazione S.Sede 5. 4.08 su preghiera conversione ebrei

Rabbino Laras: Vaticano ha eluso questione conversione

Ma dichiarazione odierna positiva nei suoi intenti distensivi

Roma, 4 apr. (Apcom) - L’odierna dichiarazione del Vaticano sulla cosiddetta preghiera per gli ebrei elude "del tutto" la questione della conversione degli ebrei, secondo il rabbino Giuseppe Laras, presidente collegio rabbinico italiano, che ne sottolinea, al contempo, la "positività" delle intenzioni distensive. "La dichiarazione in data odierna della segreteria di Stato vaticana nei suoi intenti distensivi può essere recepita in termini di positività", afferma Laras. "Desidero sottolineare, tuttavia, che la reazione critica di alcuni settori dell’ebraismo e in particolare dell’assemblea rabbinica italiana al Motu proprio papale del febbraio scorso non sembra francamente e completamente frutto di nostri fraintendimenti o di nostre ipersensibilità. Il tema in particolare della conversione degli ebrei, rievocato dalla formula liturgica in parola e che ha sollevato perplessità e reazioni del mondo ebraico, è rimasto nella sostanza del tutto eluso". "Mi auguro - conclude il rabbino Laras - che il futuro delle relazioni ebraico-cattoliche, nell’espressione del dialogo ma non solo, non abbia più a vedere strappi, incomprensioni e polemiche e che viceversa il cammino del dialogo proceda sempre più marcatamente e utilmente in direzione della lotta all’antisemitismo e di tutto ciò che contraddice il senso della vita e della pace".

* Il Dialogo, Lunedì, 07 aprile 2008


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