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Astronomia e Astrofisica...

UNIVERSO. VISTA LA MATERIA OSCURA. Da un gruppo di ricerca canadese e francese coordinato dall’Istituto di astrofisica di Parigi. "Il risultato è senza precedenti, una pietra miliare per l’astronomia" - a cura di pfls

giovedì 21 febbraio 2008 di Maria Paola Falchinelli
[...] Ma come è possibile aver visto la "materia oscura" se questa risulta invisibile? Gli astronomi hanno usato un trucco che offre la natura. Sfruttando la fotocamera digitale più grande del mondo di cui è dotato il telescopio Canada-France-Hawaii Telescope (Cfht) posto sul monte Mauna Kea nelle Hawaii, i ricercatori hanno analizzato migliaia di immagini per individuare gli "effetti gravitazionali" della materia oscura sulla luce visibile, un fenomeno chiamato effetto della "lente (...)

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> UNIVERSO. VISTA LA MATERIA OSCURA. --- E’ un’enorme ragnatela invisibile che si estende per circa 270 milioni di anni luce e che, se potesse essere vista ad occhio nudo, occuperebbe una parte di cielo grande quanto la luna piena: è la più grande struttura fatta di materia oscura mai scoperta (Ansa).

venerdì 22 febbraio 2008

Ansa» 2008-02-21 18:18

SCOPERTA LA PIU’ GRANDE STRUTTURA DI MATERIA OSCURA

ROMA - E’ un’enorme ragnatela invisibile che si estende per circa 270 milioni di anni luce e che, se potesse essere vista ad occhio nudo, occuperebbe una parte di cielo grande quanto la luna piena: è la più grande struttura fatta di materia oscura mai scoperta, descritta sulla rivista Astronomy and Astrophysics da un gruppo di ricerca canadese e francese coordinato dall’Istituto di astrofisica di Parigi.

"Il risultato è senza precedenti, una pietra miliare per l’astronomia", osserva uno degli autori dello studio, Ludovic Van Waerbeke, dell’università della British Columbia. Si tratta infatti di una conoscenza cruciale per comprendere la storia e il destino dell’universo, misurare tutte le sue componenti, sia la materia oscura che occupa il 20% del cosmo, sia quella visibile che occupa il 5% del cosmo.

Grazie alla fotocamera digitale più grande del mondo di cui é dotato il telescopio Canada-France-Hawaii Telescope (Cfht) sul monte Mauna Kea nelle Hawaii, i ricercatori hanno analizzato migliaia di immagini per individuare gli effetti gravitazionali della materia oscura sulla materia visibile, chiamati effetti della "lente gravitazionale debole".

La luce che arriva sulla Terra da galassie lontane, mentre viaggia nello spazio, spiegano gli esperti, è deviata dalla materia oscura che, lasciando la sua impronta sulla luce delle galassie, si rivela attraverso la sua forza di gravità. L’elaborazione delle informazioni raccolte ha permesso di ricostruire la distribuzione della materia oscura in una porzione di universo larga 270 milioni di anni luce, ovvero 2.000 volte la Via Lattea, svelando una struttura filamentosa simile a un’immensa ragnatela e confermando così la recente teoria della "cosmic web", secondo cui tutta la materia dell’universo, visibile e oscura, è distribuita in modo da formare un’enorme ragnatela.


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