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COSTITUZIONE. Il magistero della Legge dei nostri Padri e delle nostre Madri Costituenti non è quello di "Mammasantissima" e di "Mammona" ("Deus caritas est", 2006)!!!

8 MARZO, 1908-2008. L’Italia della vergogna!!! Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, denuncia: parità ancora lontana - a cura di pfls

lunedì 10 marzo 2008 di Maria Paola Falchinelli
[...] Il capo dello Stato ha detto che la radice della crescita dei diritti delle donne nel nostro paese sta nella Costituzione, che contiene "il presupposto e la base per ogni reale avanzamento nella condizione della donna". Dal 1947 è stato fatto un lungo cammino, ma non si deve dimenticare quanto sia stato difficile ottenere ogni singolo riconoscimento formale. Già durante i lavori della Costituente, ha ricordato, le prime elette si batterono per eliminare formulazioni che contenevano (...)

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> 8 MARZO, 1908-2008. L’Italia della vergogna!!! .... A QUANDO LA PIENA DIGNITA’ ALLA DONNA?!!!! ---- PAPA: PIENA DIGNITA’ "UOMO" ANCHE SE EMBRIONE O IN COMA.

lunedì 10 marzo 2008

GENERE UmaNO: Donna e Uomo. .... I soggetti sono due, e tutto è da cambiare!!! A QUANDO LA PIENA DIGNITA’ ALLA DONNA?!!!! Che van ... gelo tutte!!! "L’uomo rimane uomo con tutta la sua dignità, anche quando è un embrione o in stato di coma"!!!


Ansa» 2008-03-10 08:54

PAPA: PIENA DIGNITA’ UOMO ANCHE SE EMBRIONE O IN COMA

(di Elisa Pinna)

"L’uomo rimane uomo con tutta la sua dignità, anche quando è un embrione o in stato di coma": le parole di Benedetto XVI risuonano nella navata di San Lorenzo in Piscibus, una piccola chiesa nascosta tra i palazzi che circondano San Pietro, dove il Papa sta celebrando messa per i 25 anni del ’Centro Giovanile Internazionale’’. Ad ascoltarlo, data la ristrettezza degli spazi, solo un centinaio di fedeli tra ragazzi volontari, che accolgono i loro coetanei pellegrini a Roma, e cardinali di Curia, presenti in nutrita delegazione. Il nuovo monito del pontefice, in un’omelia a braccio tutta incentrata sul significato della vita e della morte, irrompe però immediatamente sui siti dei media italiani e nel dibattito pre-elettorale, dove continuano ad affacciarsi, con i loro strascichi di polemiche, i temi etici dell’eutanasia, dell’aborto e della legge 194. Quasi contemporaneamente da Baku, capitale dell’Azeirbagian dove si trova in visita pastorale, il segretario di Stato vaticano card. Tarcisio Bertone auspica che i leader dei vari schieramenti politici italiani mettano in atto "il rispetto promesso ai valori cristiani". Diventa inevitabile il collegamento tra l’intervento del Papa e quello del suo numero due: la Chiesa Cattolica, con la sua massima autorevolezza, ripropone così le sue preoccupazioni alla classe politica italiana.

Benedetto XVI, arrivato tra i giovani di ’San Lorenzo in Piscibus’, alle 10:00 del mattino, lascia ben presto il discorso scritto (e probabilmente preparato da qualche suo collaboratore) per rivolgersi a braccio all’assemblea dei fedeli soffermandosi con calore sui grandi interrogativi della vita umana. L’uomo, spiega, appartiene, come tutto il resto del creato, alla "biosfera". Ma "Pur facendo parte del biocosmo - osserva - l’uomo lo trascende; l’uomo rimane uomo e mantiene tutta la sua dignità, anche se è un embrione, o in stato di coma". "L’uomo ha sete di conoscenza dell’infinito, vuole arrivare - prosegue Ratzinger - alla fonte della vita, vuole trovare la vita stessa". "Potremmo dire - aggiunge - che tutta la scienza é una grande lotta per la vita, tutta la medicina è una lotta della vita contro la morte, per trovare la medicina dell’immortalità". Ma anche se la medicina, ipotizza il Papa, trovasse "una pillola della immortalità" essa rimarrebbe una "pillola della biosfera": il mondo - prosegue Benedetto XVI - si "riempirebbe di vecchi, non ci sarebbe più spazio per i giovani". Uno scenario spaventoso: "non possiamo dunque sperare nel prolungamento infinito della vita biologica e nello stesso tempo però aspiriamo all’eternità", osserva. "Ecco dunque - continua - che arriva la Parola di Gesù: ’io sono la Resurrezione’.

"Attraverso Gesù abbiamo già attraversato la soglia della morte. L’eucarestia è il farmaco dell’eternità", conclude. Nel silenzio di riflessione che segue l’omelia, in prima fila annuiscono, tra le tante porpore, il cardinale vicario Camillo Ruini, il cardinale Savaira Martins delle Cause dei Santi, il cardinale Stanislaw Rylko, presidente del Pontificio Consiglio Per i laici, che aveva accolto il Papa ricordando la storia del centro giovanile, fondato nel 1983 da Giovanni Paolo II. Più tardi, a mezzogiorno in piazza San Pietro, Benedetto XVI torna a parlare dopo la preghiera dell’Angelus, stavolta di temi internazionali. Esprime "orrore " per l’escalation di sangue in Terra Santa e in Iraq e lancia un appello ad israeliani e palestinesi: "a tutti chiedo, in nome di Dio, di lasciare le vie tortuose dell’odio e della vendetta e di percorrere responsabilmente cammini di dialogo e di fiducia".


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