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Terra, Terra .... "olimpicamente"!!!

TIBET E CINA. Lhasa in fiamme, numerose persone morte negli scontri. L’esercito assedia i monasteri. Il Dalai Lama esprime la sua preoccupazione e denuncia: "E’ in atto un genocidio culturale" - a cura di pfls

NEPAL CHIUDE EVEREST PER PASSAGGIO FIAMMA OLIMPICA
domenica 16 marzo 2008 di Maria Paola Falchinelli
[Tibet, il governo in esilio
"Ci sono almeno 80 morti"
Ancora tensione a Lhasa,
nuovi scontri nel Sichuan dove
migliaia di monaci si confrontano
con le forze di
sicurezza cinesi
11:12 A Lhasa caccia ai rivoltosi, casa per casa, e 200 veicoli militari
In attesa della scadenza dell’ultimatum di Pechino perchč i rivoltosi si consegnino senza condizioni, la polizia cinese sta setacciando tutte le case di una zona di Lhasa, nei pressi del Potala Palace, dove il Dalai Lama ha vissuto (...)

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> TIBET E CINA. --- Dalai Lama: "Cina viola tregua olimpica". Il leader spirituale del buddismo tibetano denuncia: le violenze anche nel periodo dei giochi olimpici

mercoledì 13 agosto 2008

L’accusa riferita dai parlamentari francesi

Dalai Lama: "Cina viola tregua olimpica"

Il leader spirituale del buddismo tibetano denuncia: le violenze anche nel periodo dei giochi olimpici

Parigi, 13 ago. - (Adnkronos/Ign) - "Pechino non sta rispettando la tregua olimpica". Lo ha detto il Dalai Lama nel corso di una riunione a porte chiuse, cui hanno preso parte una trentina di deputati francesi dei gruppi parlamentari per il Tibet.

A riferirlo il senatore socialista Robert Badinter al termine della riunione con il capo spirituale buddista "La sua risposta č stata chiara: no. - ha detto - Mentre si tengono i giochi olimpici, l’oppressione e la repressione del popolo tibetano prosegue".“Ci ha informati di una repressione terribile che non cessa malgrado la tregua olimpica", conferma il senatore Jean-Louis Blanco.

"Dallo scorso 10 marzo - prosegue Blanco - ci sono stati degli arresti, delle esecuzioni e un imponente rafforzamento della presenza militare cinese, con la costruzione di nuove caserme".Il Dalai Lama nel corso dell’audizione tenutasi nella sala del Senato francese ha evocato anche il pericolo di una "colonizzazione accelerata", parlando di circa un milione di cinesi che si apprestano a stabilirsi in territorio tibetano allo scopo di "annacquare" la popolazione locale."Il governo cinese nega i problemi del Tibet e non si degna di ascoltare le richieste del popolo tibetano", ha affermato il leader religioso nel corso di una conferenza stampa, tenuta a Parigi, al termine dell’incontro in Senato.

In merito alle trattative avviate giā nel 2002 nel quadro dei negoziati ufficiali ha detto, ribadendo la sua disponibilitā, che una decisione in merito al proseguimento dei colloqui verrā presa in occasione della riunione annuale del parlamento tibetano in esilio che si terrā a settembre.Giā lo scorso mese due emissari del Dalai Lama hanno incontrato a Parigi alcuni rappresentanti del governo cinese. In quanto all’incontro con il premier francese Nicolas Sarkozy, č escluso un faccia a faccia durante le Olimpiadi di Pechino. Secondo quanto annunciato ieri da Roger Karoutchi, sottosegretario incaricato dei rapporti con il Parlamento - l’incontro si terrā, ma il prossimo 10 dicembre a Parigi, nell’ambito di un meeting con i premi Nobel per la Pace che si terrā il 10 dicembre prossimo. Sarā invece la premiere dame Carla Bruni a vedere il leader tibetano in occasione del l’inaugurazione di un tempio buddista a Roqueredonde, vicino Montpellier, nel Dipartimento dell’Herault.


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