[...] Queste elezioni sono la sconfitta del cristianesimo e particolarmente del cattolicesimo che rinnega i principi costitutivi della sua stessa esistenza: i cristiani che hanno votato Bossi hanno consegnato affogato Cristo nelle fogne del «dio-Po». Ne guadagna la gerarchia che ora presenterà il conto del finanziamento delle scuole private con buona pace dell’art. 7 della Carta costituzionale [...]

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Il dibattito sul risultato elettorale (...)

Certamente lei può dire quello che vuole, come tutti qui in Italia. Ma nessuno deve essere "compatito" per le proprie scelte elettorali, e nessuno deve giudicare in una democrazia che la verità è custodita da pochi illuminati come lei, e con questo addirittura fare una linea di demarcazione anche religiosa a secondo dell’adesione ad un taluno partito politico. . Lasci stare il Cristianesimo ed almeno parli a titolo personale e non della Chiesa, se c’è una cosa di cui nessuno ha bisogno è di così tanto livore ideologico espresso nelle sue righe. Abbia più rispetto per chi non la pensa come lei, il suo linguaggio è violenza, violenza verbale , ma violenza. La gente si accosta a lei perchè lei gli testimoni Cristo e perchè lei esprima unità con la Chiesa. Lei non è uno qualunque è un sacerdote, lasci seminare odio a chi lo fà per mestiere, a chi sostituisce il pregiudizio ideologico ed il moralismo all’evidenza di un destino comune di tutti. Di un destino buono a cui tutti, nessuno escluso siamo chiamati, un destino che ci fà tutti fratelli in Cristo.