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ITALIA. Memoria della Liberazione e della Legge dei nostri Padri e delle Madri Costituenti....

PACIFICAZIONE, COSTITUZIONE E NUOVO GOVERNO: RESTITUIRE LA PAROLA "ITALIA" AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, GIORGIO NAPOLITANO, E ALL’INTERO PARLAMENTO. Forza! VIVA, VIVA L’ITALIA - a cura di Federico La Sala

lunedì 16 giugno 2008 di Maria Paola Falchinelli
[...] 25 aprile 2008. ITALIA: LA PAROLA RUBATA. Una sollecitazione (del 2004 e del 2003) ad uscire dal sonnambulismo, oggi e finalmente
La Costituzione - le "regole del gioco" e il dialogo, quello vero ...
ALL’ITALIA NEL MONDO. IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA OFFESO E RIDOTTO AL SILENZIO. A TUTTI I CITTADINI E A TUTTE LE CITTADINE TOLTA "LA PAROLA": ITALIA. CHE SCEMPIO!!! IL LENTO E SOTTILE "AVVELENAMENTO DEI POZZI" DELLA DEMOCRAZIA E IL SONNO DI TUTTE LE SUE ISTITUZIONI CULTURALI, (...)

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> PACIFICAZIONE, COSTITUZIONE E NUOVO GOVERNO: RESTITUIRE LA PAROLA "ITALIA" AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, GIORGIO NAPOLITANO, E ALL’INTERO PARLAMENTO. ------ VELTRONI... Dopo l’allarme lanciato ieri, oggi il leader del Pd chiude la porta al premier. "Lo avevamo avvertito, ma ha preferito un clima di scontro".

martedì 17 giugno 2008

Dopo l’allarme lanciato ieri, oggi il leader del Pd chiude la porta al premier "Lo avevamo avvertito, ma ha preferito un clima di scontro"

-  Veltroni: "Il dialogo si chiude
-  Berlusconi ha strappato la tela"

-  Replica di Bonaiuti: "Quella tela l’ha strappata proprio lui"

ROMA - "Le conclusioni le ha tratte Berlusconi che ha strappato la tela del dialogo possibile". Così il leader del Pd Walter Veltroni, in un’intervista al Tg3, ha spiegato il confronto tra maggioranza e opposizione si è interrotto, dopo l’iniziativa del premier in materia giudiziaria. E a stretto giro, è giunta anche la replica del portavoce del premier, Paolo Bonaiuti: "La tela l’hai strappata tu".

Nel suo intervento ai microfoni della Rai, Veltroni ha ricordato l’avvertimento lanciato ieri al Cavaliere, quando lo aveva sollecitato a cambiare atteggiamento rispetto alla "sequenza di strappi" prodotta dalla vicenda Rete4 e, da ultimo, dagli emendamenti cosiddetti "salva-premier". "Ieri avevo detto ’spero che prevalga la responsabilità, ma per tutta risposta - ha sottolineato - si sono presentati due emendamenti che riguardano una norma per evitare un processo che riguarda il presidente del Consiglio e ieri sera si è mandata quella lettera che riapre lo scontro nei confronti della magistratura, secondo lo scenario già visto tante volte".

"Quindi - ha aggiunto il leader del Pd - le conclusioni le ha tratte il presidente del Consiglio", che al dialogo ha preferito "un clima di scontro". "Io e il mio partito - ha proseguito Veltroni - abbiamo cercato in questi mesi di portare l’Italia fuori dal passato, ma evidentemente c’è chi vuole tenere il Paese inchiodato al passato. In un mese siamo stati per due volte in Parlamento costretti a discutere degli interessi personali del presidente del Consiglio".

Il tutto, mentre il Paese chiede che si discuta "dello stato di malessere delle famiglie, dei lavoratori, delle difficoltà delle imprese e degli artigiani e dei commercianti. E’ un Paese che ha bisogno di ricominciare a muoversi, non di precipitare nello scontro del passato".

E a una domanda su se ormai abbia perso fiducia nel Cavaliere, il leader del Pd ha risposto che "non è un problema di fiducia personale ma di serietà, io non direi mai agli italiani una cosa che non faccio". Per Veltroni "questa volta non si potrà dire" che a far saltare il dialogo "è stato l’atteggiamento ideologico e pregiudiziale dell’opposizione. E’ stata la volontà di scontro da parte di una maggioranza che poteva governare in un clima civile ma che ha scelto di fare diversamente".

Poco più tardi, è arrivata la replica di Bonaiuti: "Ma Veltroni crede di essere Penelope? - ha dichiarato - Dice di aver tessuto la tela del dialogo e invece è lui che l’ha strappata non appena è cresciuta l’opposizione di sinistra".

* la Repubblica, 17 giugno 2008


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