BALLOTTAGGIO
Alemanno sindaco: Roma volta pagina
Rutelli deluso: ho perso sulla sicurezza
Il candidato del Pdl è il nuovo sindaco
«Con oggi crolla un sistema di potere»
Rutelli sconfitto: «Grande amarezza»
ROMA. Più del 90% di sezioni scrutinate e più di quattro punti di margine, fanno dire a Gianni Alemanno che «abbiamo vinto». Il candidato del Pdl si autoproclama così sindaco di Roma in una concitata conferenza stampa nella sede del suo comitato e subito annuncia che sarà «sindaco di tutti». «Io - dice - non sarò il sindaco di una parte, ma sarò il sindaco di tutta Roma, ed è per questo - aggiunge - che ringrazio tutti i romani anche quelli che non mi hanno votato».
«Con oggi - prosegue Alemanno nella sua breve dichiarazione - crolla un sistema di potere e vince, invece, la città, ma queste sono cose che lascio agli analisti politici. Io sarò al lavoro da domani per Roma e per i romani».
Unica nota polemica riservata all’avversario Francesco Rutelli, Alemanno la suona ringraziando il presidente di An, Gianfranco Fini e ricordando che «lui da Rutelli, nel 1993, fu sconfitto; con oggi la partita è chiusa». Alemanno ha infine voluto dedicare la vittoria di oggi a «Toni Augello, consigliere comunale che ha cominciato a costruire l’opposizione in consiglio comunale proprio dai tempi del Governo di Rutelli».
Il numero uno di An è raggiante. «È una giornata storica», ha commentato il presidente di An, giunto raggiante in via Salandra. Anche Gasparri esulta: «Potremmo mandare Veltroni in Africa, Rutelli qui all’opposizione in Comune, e Bettini, lasciatemelo dire, in Thailandia- dice- la sinistra ha molto da meditare sulla sua arroganza».
Francesco Rutelli, intanto, analizza la sconfitta: «Elemento decisivo di questa ventata di destra alle elezioni di Roma è riassunto nel tema sicurezza. Ci sono state strumentalizzazioni, anche pesanti, ma occorre riflettere sui limiti del centrosinistra sui temi della sicurezza. Analizzeremo i dati e cercheremo di comprendere chi sono i circa centomila elettori del centrosinistra che si sono astenuti nel ballottaggio - ha aggiunto -, anche come contraccolpo alle elezioni politiche. Va analizzato anche il numero di elettori che hanno votato Zingaretti e Alemanno. Per parte mia penso di avere fatto il mio dovere. Nella mia vita pubblica ho avuto tante soddisfazioni, tanti successi, ma quella di oggi è una sconfitta e un’amarezza grande».
* La Stampa, 28/4/2008