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Per l’omicidio di Nicola Tommasoli. Comunicato a cura della Sez. ANPI di Zona 1 di Milano con l’adesione di vari Coordinamenti e Sezioni ANPI nonchè di associazioni.

giovedì 8 maggio 2008 di Maria Paola Falchinelli
[...] Non ce l’ha fatta Nicola Tommasoli, il ragazzo di Verona vittima di una violenza inumana ed esasperata da parte di cinque neonazisti ed alla sua famiglia va tutta la nostra piena solidarietà.
La sezione ANPI di Zona 1 di Milano, esprimendo la profonda indignazione per la tragica morte, denuncia la continua e costante crescita di un clima intimidatorio e squadrista.
Episodi di questo genere devono essere eliminati sul nascere, perseguendo soprattutto i valori fondanti della nostra (...)

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> Per l’omicidio di Nicola Tommasoli. Comunicato a cura della Sez. ANPI di Zona 1 di Milano con l’adesione di vari Coordinamenti e Sezioni ANPI nonchè di associazioni ---- Verona, autopsia conferma morte per pestaggio .

giovedì 8 maggio 2008

Verona, autopsia conferma morte per pestaggio

È stato fissato per giovedì mattina, nel carcere di Verona, l’interrogatorio dei cinque arrestati per l’uccisione di Nicola Tommasoli, avvenuta dopo un pestaggio nella notte del primo maggio. Sarà il gip Sandro Sperandio ad ascoltare Guglielmo Corsi, Andrea Vesentini, Raffaele Dalle Donne, Nicolò Veneri e Federico Perini accusati dell’ omicidio di Tommasoli.

Nel frattempo l’autopsia sul corpo di Tommasoli ha confermato la presenza di una grossa emorragia cerebrale nella zona posteriore del cervello. L’anatomopatologo ha prelevato il cuore per verificare successivamente la presente di eventuali cardiopatie che potrebbero essere corresponsabili del decesso. La vittima aveva due dita fratturate: il pollice della mano destra e un dito della sinistra causato presumibilmente dal tentativo di difendersi. Da quanto è emerso, sarebbe stato presente anche un vasto ematoma nella zona posteriore del collo. È da verificare se sia compatibile con un calcio o un altro tipo di violenza subita. Ora sarà fissata la data del funerale.

Gli amici di Nicola intanto stanno pensando di ricordarlo con una iniziativa legata allo skateboard, sua grande passione.

Per la destra è «bullismo» Le indagini intanto proseguono, così come le polemiche politiche. La destra continua a parlare di «atto di bullismo» (La Russa, Mantovano, ma anche Isabella Bertolini), così come il segretario di Fiamma Tricolore Luca Romagnoli.

Parole smentite dai fatti e dalle dichiarazioni del procuratore capo di Verona Guido Papalia.

Raffaele Dalle Donne, Federico Perini e Nicolò Veneri, i tre studenti del gruppo degli aggressori, erano infatti già finiti nel mirino della Digos veronese. I tre amici, uniti dalla passione per la politica di estrema destra e per il "Verona Hellas", avevano i nomi già impressi sui verbali della polizia in seguito a scontri da stadio.

I precedenti Da quanto si è appreso in ambienti investigativi, Perini, residente a Boscochiesanuova, sarebbe stato fermato nel corso di incidenti seguiti all’incontro Verona-Paganese e avrebbe l’obbligo di firma durante le partite. Veneri, che abita a Quinzano, un quartiere sulle colline veronesi, sarebbe stato coinvolto a sua volta negli incidenti avvenuti dopo una partita Verona-Genoa di qualche stagione fa.

Dalle Donne e Veneri, inoltre, fanno parte dell’elenco dei 17 indagati dal procuratore Guido Papalia indagati per violazione della legge Mancino e istigazione all’odio razziale.

In casa alcuni avevano svastiche e manganelli, ma quello che è emerso dalle indagini è un uso «della violenza per la violenza» per colpire ciò che appariva "diverso". È un quadro inquietante quello che il procuratore di Verona Guido Papalia traccia sull’inchiesta che vede indagati dal giugno dello scorso anno 17 giovani scaligeri per lesioni personali e violazione della legge Mancino sulla discriminazione razziale.

«Matrice nazi-fascista» «La matrice del delitto - ha detto il procuratore della repubblica di Verona, Guido Papalia, nel corso di un intervento a Radio24 sul pestaggio mortale di Verona - è nazi-fascista. ma hanno preso da questa ideologia solo la caratteristica razzista, nel senso che si è voluto colpire il diverso. Ma non solo il diverso per razza - ha aggiunto - bensì il diverso perchè si comporta in modo diverso, la pensa diversamente, perchè ha un atteggiamento diverso, si veste in modo diverso e secondo questa ideologia non può convivere nel centro storico della mia città. Sono scuse per colpire chi non è omologabile a me».

Papalia, nel corso di un intervento ha ribadito che «l’accusa al momento è certamente omicidio doloso o volontario».

I ragazzi cercano di difendersi Il "Corriere della Sera" intanto riferisce del’incontro nel carcere di Montorio avuto dal consigliere regionale del Nuovo Psi, Nereo Laroni, con i ragazzi accusati del pestaggio di Nicola Tommasoli deceduto dopo la violenta rissa scatenatasi a Verona.

«Andrea -riferisce il quotidiano- attacca: "Davvero vuole capire? Non è difficile. C’è stata una rissa, un fuggi-fuggi. Che mi credano o no io non ho menato nè mani nè calci. E non sono un ultras, sono andato allo stadio una sola volta in vita mia. So che a un certo punto mi sono girato, ho visto quel ragazzo per terra che non si muoveva e ho avuto paura. Ho urlato ’ragazzi andiamo vià. E siamo scappati. Spero che venga fuori la verità, tutta la verità di questa storia».

Nella sezione accanto, la numero 2, Raffaele Dalle Donne, Federico Perini e Nicolò Veneri (stesso pestaggio, stesse accuse) condividono la cella 21. "Ci guardi. Ma veramente le sembriamo dei naziskin?", chiede Nicolò senza muoversi dal letto a castello sul quale è seduto, in fondo alla cella.

Il volume della televisione è tenuto alto dai ragazzi «per superare il vocio -spiega il Corriere- che arriva dalle altre celle, dove ci sono extracomunitari che pregano. "Qui c’è un gran casino. Stavo meglio nell’altra sezione" si lamenta Raffaele, il primo a costituirsi.

Guglielmo, maglietta grigia che fa intravedere tatuaggi, dice che quella sera "ci siamo presi a parole, è nata una lite ma non siamo stati noi a provocare?". "È vero che sei un naziskin?, chiede Nereo Laroni. "Non è vero per niente. Conosco gente di Forza Nuova solo perchè vado allo stadio".

Manifestazione antifascista Sabato 17 maggio è prevista una manifestazione nazionale antifascista a Verona organizzata dall’associazionismo di sinistra e ufficialmente dal "Social forum migranti" a cui hanno già dato adesione moltissimi partiti e movimenti.

Martedì sera si era già tenuto un presidio sul luogo del delitto.

* l’Unità, Pubblicato il: 07.05.08, Modificato il: 07.05.08 alle ore 18.33


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