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ITALIA. Memoria della Liberazione e Costituzione...

Per l’omicidio di Nicola Tommasoli. Comunicato a cura della Sez. ANPI di Zona 1 di Milano con l’adesione di vari Coordinamenti e Sezioni ANPI nonchè di associazioni.

giovedì 8 maggio 2008 di Maria Paola Falchinelli
[...] Non ce l’ha fatta Nicola Tommasoli, il ragazzo di Verona vittima di una violenza inumana ed esasperata da parte di cinque neonazisti ed alla sua famiglia va tutta la nostra piena solidarietà.
La sezione ANPI di Zona 1 di Milano, esprimendo la profonda indignazione per la tragica morte, denuncia la continua e costante crescita di un clima intimidatorio e squadrista.
Episodi di questo genere devono essere eliminati sul nascere, perseguendo soprattutto i valori fondanti della nostra (...)

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> Per l’omicidio di Nicola Tommasoli. --- L’ADDIO DI VERONA A NICOLA. La famiglia non ha voluto alcuna autorità cittadina alla cerimonia - "Solo il silenzio parla, ma sono qui per farmi interprete di quel grande abbraccio collettivo al papà e alla mamma di Nicola, che ogni veronese vorrebbe riservare loro". Dall’altare il vescovo di Verona, monsignor Giuseppe Zenti, si è rivolto così alle 300 persone che hanno assistito ai funerali di Nicola Tommasoli, ucciso a botte da cinque estremisti di destra.

sabato 10 maggio 2008


-  Trecento persone al funerale del ragazzo pestato a morte
-  La famiglia non ha voluto alcuna autorità cittadina alla cerimonia

-  L’addio di Verona a Nicola
-  Il vescovo: "Solo il silenzio parla"

L’ordinanza del Gip: "Fu Veneri a colpire con un calcio al volto il ragazzo"

VERONA - "Solo il silenzio parla, ma sono qui per farmi interprete di quel grande abbraccio collettivo al papà e alla mamma di Nicola, che ogni veronese vorrebbe riservare loro". Dall’altare il vescovo di Verona, monsignor Giuseppe Zenti, si è rivolto così alle 300 persone che hanno assistito ai funerali di Nicola Tommasoli, ucciso a botte da cinque estremisti di destra.

La cerimonia si è svolta nella chiesa di San Bernardino. Tra i banchi c’erano i familiari del giovane ucciso, la fidanzata e i compagni di lavoro dello studio tecnico di Affi. Sulla bara un cuscino di rose bianche e gialle. Per rispettare la volontà della famiglia, alla cerimonia non era presente nessuna autorità, ad eccezione del comandante dei carabinieri di Verona Giuseppe Serlenga.

In città e a Negrar, il paese dove il ragazzo risiedeva, è stato dichiarato il lutto cittadino. Alle 12 sono risuonate le campane a lutto, per testimoniare il dolore dei veronesi per l’accaduto.

Nel frattempo continuano le indagini per capire chi, tra i cinque aggressori, abbia inferto il colpo che ha ucciso Nicola. Il giudice Sandro Sperandio, riferisce il Corriere del Veneto, farebbe riferimento a quanto dichiarato da Guglielmo Corsi che avrebbe fatto i nomi di Federico Perini e Nicolò Veneri come i due del gruppo che avrebbero attaccato Tommasoli. Il disegnatore tecnico di Negrar, secondo Corsi, "caduto al suolo era stato colpito da un calcio in faccia del Veneri". L’ordinanza evidenzia comunque che Veneri e Perini negano "di aver affrontato direttamente proprio il giovane poi deceduto".

* la Repubblica, 10 maggio 2008.


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