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EUROPA. Italia....

CICLISMO. GIRO D’ITALIA 2008. DA PALERMO IL VIA. Un Giro in cerca di immagine e credibilità dopo gli anni degli scandali. Una nota di Eugenio Capodacqua - a cura di pfls

C’é già un positivo al doping nel gruppo dei corridori iscritti al Giro: è Max Richeze
venerdì 9 maggio 2008 di Maria Paola Falchinelli
Domani il via al Giro 2008. I due grandi favoriti sfidano anche i sospetti
Loro però guardano avanti. L’abruzzese: "Avversari fortissimi: gara vera"
Ecco Di Luca e Contador
i duellanti contro le ombre
di EUGENIO CAPODACQUA*
PALERMO - A vederla così, sul palcoscenico allestito fra le palme di piazza Politeama davanti ad un pubblico numeroso, ma non caldissimo, la sfida sembra di quelle accattivanti. E, se ci si ferma all’aspetto agonistico lo è senz’altro. Scalatori contro: il massimo per (...)

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> CICLISMO. GIRO D’ITALIA 2008. DA PALERMO IL VIA. ---- Vandevelde in maglia rosa. Il ciclista di origine belga porta alla vittoria la Splipstream nella crono a squadre (di Luigi Panella).

sabato 10 maggio 2008


-  Il ciclista di origine belga porta alla vittoria la Splipstream
-  nella crono a squadre. Seconda la CSC, terza la High Road

-  Vandevelde in maglia rosa
-  un americano a Palermo

-  Tra le squadre dei favoriti, bene la Liquigas di Nibali,
-  buona difesa anche di Astana (Contador) ed Lpr (Di Luca)

di LUIGI PANELLA *

NEI TRATTI somatici Christian Valdevelde somiglia vagamente a Greg Lemond, ma vedere la maglia rosa indosso ad uno statunitense riporta alla mente soprattutto un’altra gloria del ciclismo a stelle e strisce: richiamo ad Andy Hampsten, vincitore del Giro d’Italia di 20 anni fa, rimasto famoso per l’epica tappa del Gavia innevato, una delle più drammatiche del ciclismo moderno. Stavolta ovviamente il discorso è diverso: gli Usa tornano in testa alla generale, ma Vandevelde non ha alcuna chance di classifica. Merito comunque alla maglia rosa, il cui cognome tradisce chiara origine belga - nonno nativo di Gand -, merito soprattutto della Slipstream, capace di imporsi nella crono a squadre in virtù di una condotta di gara pressoché perfetta.

Una vittoria che è anche un inno - almeno si spera - al ciclismo pulito. A sostegno della tesi, la presenza nella Slipstream di David Millar, un presente da simbolo della lotta antidoping dopo un passato pieno di contraddizioni, e la volontà dello sponsor di dare una immagine limpida. La compagine statunitense è infatti all’avanguardia nella lotta al doping, con il miglior sistema di controlli tra tutte le squadre professionistiche. Basta citare un dato: rosa di 25 atleti, 700 controlli previsti. Tornando a quanto offerto dalla prima sfida in terra siciliana, si può cominciare a giocare sui distacchi tra i favoriti. Nel podio della cronometro c’è l’assenza di corridori di classifica: tra Slipstream, CSC e High Road, proprio a volerne trovare uno, indichiamo il bielorusso Siutsou.

Discorso che cambia con la Liquigas, quarta a 9’ dalla vetta. Qui c’è Vincenzo Nibali, da molti indicato come la possibile sorpresa di questo Giro. Il team lombardo regala al messinese una ventina di secondi di vantaggio su Danilo Di Luca, maglia rosa uscente e pedalata brillante con una LPR all’altezza. ’’Sono molto soddisfatto di come si è comportata la squadra - ha detto l’abruzzese -, sono in crescita ed ora cercherò di stare tranquillo per queste prime tappe, almeno fino all’arrivo di Pescocostanzo (settima frazione, ndr)’’. Sulla stessa linea dell’Lpr, il trio dell’Astana Contador-Kloeden-Leipheimer. Non dispiace neanche le Diquigiovanni di Gilberto Simoni, poco adatta per una prova di questo tipo, mentre la Saunier Duval di Riccardo Riccò e la Rabobank di Denis Menchov accusano un ritardo più consistente.

Uno sguardo all’andamento della tappa. Dicevamo di una gestione perfetta della Slipstream, che ’sfrutta’ a turno le proprie potenzialità. La prima parte dei 23,6 km senza spingere al massimo, tanto che CSC, High Road e la sorprendente Barloworld fanno meglio, poi un crescendo irresistibile. In pratica, nonostante tre uomini - quelli che tirano nei primi km - si siano persi per strada, il team americano riesce a mantenere la giusta brillantezza anche dopo una fase di leggera ma insidiosa salita, rilanciando sapientemente l’azione dopo le tante curve presenti. Il testa a testa più interessante è con la CSC: danesi avanti al primo rilevamento, sotto di 2’’ al secondo (km 19), impegnati in un vano sprint nel rettilineo finale.

Ordine d’arrivo della 1/ma tappa del Giro d’Italia, cronometro a squadre Palermo-Palermo Grazie al piazzamento della sua squadra, Christian Vandevelde, che ha tagliato il traguardo per primo, è la prima maglia rosa della corsa.

-  1. Slipstream-Chipotle, km 23,6 in 26’32" alla media oraria di km. 53,366
-  2. Team Csc a 00’06"
-  3. High Road a 00’07"
-  4. Liquigas a 00’09"
-  5. Barloworld a 00’14"
-  6. Lpr Brakes-Ballan a 00’28"
-  7. Astana a 00’29"
-  8. Tinkoff Credit Systems a 00’33"
-  9. Quick Step a 00’42"
-  10. Lampre a 00’45"
-  11. Team Milram a 00’45"
-  12. S. Diquigiovanni-Androni G. a 00’51"
-  13. Gerolsteiner a 00’54"
-  14. Caisse d’Epargne a 00’54"
-  15. Saunier Duval-Scott a 01’02"
-  16. Rabobank a 01’04"
-  17. Ag2r La Mondiale a 01’05"
-  18. Cofidis, Le Credit P. Telephone a 01’05"
-  19. Csf Group-Navigare a 01’15"
-  20. Euskaltel-Euskadi a 01’17"
-  21. Silence-Lotto a 01’18"
-  22. Francaise des Jeux a 01’26".

* la Repubblica, 10 maggio 2008.


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