EUROPA. Italia....

CICLISMO. GIRO D’ITALIA 2008. DA PALERMO IL VIA. Un Giro in cerca di immagine e credibilità dopo gli anni degli scandali. Una nota di Eugenio Capodacqua - a cura di pfls

C’é già un positivo al doping nel gruppo dei corridori iscritti al Giro: è Max Richeze
venerdì 9 maggio 2008.
 


-  Domani il via al Giro 2008. I due grandi favoriti sfidano anche i sospetti
-  Loro però guardano avanti. L’abruzzese: "Avversari fortissimi: gara vera"

-  Ecco Di Luca e Contador
-  i duellanti contro le ombre

-  di EUGENIO CAPODACQUA*

PALERMO - A vederla così, sul palcoscenico allestito fra le palme di piazza Politeama davanti ad un pubblico numeroso, ma non caldissimo, la sfida sembra di quelle accattivanti. E, se ci si ferma all’aspetto agonistico lo è senz’altro. Scalatori contro: il massimo per il ciclismo e un Giro in cerca di immagine e credibilità dopo gli anni degli scandali. Da una parte il "killer", al secolo Danilo Di Luca, 32 anni da Spoltore, Abruzzo, il vincitore del Giro 2007, riemerso da infinite traversie legate alla solita farmacia; dall’altra "Pantani", soprannome senza equivoci dietro cui si cela Alberto Contador, spagnolo di 26 anni da Madrid, anche lui con ombre non del tutto chiarite sulla "fedina penale" del doping (coinvolgimento nell’Operacion Puerto spagnola) . Il colpo a sorpresa degli organizzatori, che per averlo hanno sfidato chiacchiere e malignità di ogni tipo.

Cacciato dal Tour, Contador trova braccia aperte alla corsa rosa. In barba al tanto decantato codice etico, approvato da squadre e organizzatori, che ormai vale come il due di briscola. "Serve il campione", osserva Pietro Algeri, uno dei direttori sportivi più arguti. "Serve qualcuno che riconquisti la gente perché questo sport è ancora molto amato".

Ti guardi intorno e la folla acclamante ti convince. Ma se Contador serve per lo spettacolo, perché parlare di etica? Sono le solite strane cose del ciclismo attuale che si specchia in due immagini opposte. Un mondo che vive come sospeso a mezz’aria, in una realtà tutta sua con atleti osannati come eroi, ma che devi aver timore a chiamare "campioni" perché non sai mai se quello che fanno vedere è frutto del loro valore tecnico oppure della chimica. E l’altro, più terreno, alle prese con i continui richiami delle regole violate, degli scandali e delle sentenze clamorose. Un contrasto che stride , anche se tutti si affannano a dire che le cose sono cambiate, che finalmente questo sarà un Giro che più pulito non si può.

Mentre la musica accompagna il carosello di colori e di maglie sul podio palermitano della presentazione, sogni le grandi salite: Pampeago prima della Marmolada e il terribile Plan de Corones con i suoi cinque chilometri di sterrato all’insù, dove presumibilmente si giocherà gran parte della corsa rosa.

Giro di salita, Giro di scalatori. Di Luca che sulle pendenze si difende come un assassino, contro Contador, l’arrampicatore che ha già fatto vedere mirabilia vincendo, proprio in montagna, il Tour 2007. "Quando la strada va all’insù - dice lo spagnolo - mi sento a casa mia. Da sempre, da quando ero bambino. Per questo mi chiamano Pantani". Unico rimpianto: non potersi essere preparato a dovere per questo Giro. Aveva puntato tutto sulla difesa della maglia gialla in Francia, ma i francesi gli hanno sbattuto la porta in faccia perché quest’anno appartiene ad una squadra, l’Astana, che ha inanellato una lunga serie di casi doping. Uci e organizzatori del Giro adesso certificano il massimo della limpidezza, ma in Francia, evidentemente non si sono fidati. "Sono orgoglioso di partecipare a questa corsa, ma non ci arrivo preparato come avrei voluto. La prima settimana sarà molto difficile. Ho una grande opportunità, ma nella nostra squadra chi sta meglio di tutti è Kloden (recente vincitore del "Romandia", n. d. r.)".

E Di Luca? "Con Contador, Kloden e Leipheimer è un Giro vero. Anzi, è meglio del Tour. Gli avversari non mancheranno, ma non mi spavento. Non mi fanno paura". Domani il via alle ostilità.

91° GIRO D’ITALIA - LE TAPPE

LA MAPPA DEL GIRO

* la Repubblica, 9 maggio 2008.


GIRO D’ITALIA: PRIMO CASO DI DOPING, POSITIVO RICHEZE (CSF) *

PALERMO - C’é già un positivo al doping nel gruppo dei corridori iscritti al Giro: è Max Richeze, positivo a una sostanza anabolizzante, dunque non potrà partecipare al Giro d’Italia che partirà domani da Palermo. Il ciclista è stato trovato positivo a una tappa (forse l’ultima) della Sarthe. Ne ha dato notizia poco fa il direttore sportivo della Csf, Bruno Reverberi, che a sua volta ha ricevuto la notizia dell’Uci.

* Ansa» 2008-05-09 17:41


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