ANCORA SCONOSCIUTA L’ENTITA’ DEI DANNI PROVOCATI Terremoto in Cina, oltre 100 morti Novecento studenti sotto le macerie
Un sisma 7,5 della scala Richter ha colpito il Sud del Paese
Tremano Pechino e Shanghai
Scossa avvertita fino a Bangkok
In centinaia sotto le macerie
PECHINO.È salito ad almeno 107 il numero complessivo dei morti accertati in Cina, a causa del terremoto di 7,8 gradi sulla scala aperta Richter che in giornata ha investito la provincia sud-occidentale del Sichuan: lo ha annunciato l’agenzia di stampa ufficiale "Xinhua". Dieci persone hanno perso la vita anche in un’altra provincia cinese che si estende più a nord rispetto al sito dell’epicentro, quella del Gansu; quattordici i feriti di cui si ha finora notizia.
L’epicentro del terremoto è stato individuato nella contea di Wenchuan, circa 100 chilometri a nordovest della capitale della provincia, Chengdu. La contea fa parte della prefettura autonoma di Aba, che ha una forte componente di popolazione etnicamente tibetana. Non si ha al momento notizia di vittime. Un bilancio dei danni ancora non è stato fornito.
Il presidente Hu Jintao ha ordinato di portare immediatamente soccorso alle vittime e reparti dell’Esercito Popolare di Liberazione cinese sono stati inviati sul posto per aiutare nei soccorsi e nella ricostruzione. Il premier Wen Jiabao si sta recando sul luogo. La scossa è stata avvertita a migliaia di chilometri di distanza in un’area che va da Pechino - a circa duemila chilometri da Chengdu - alla capitale della Thailandia, Bangkok e a quella di Taiwan, Taipei. A Chengdu, a Pechino e in altre città cinesi migliaia di persone sono uscite nelle strade. Una testimone ha riferito all’ANSA che ha Chengdu non ci sono stati crolli ma alcuni edifici mostrano delle crepe. L’ aeroporto della città è stato chiuso.
Un impiegato della Nokia, che lavora negli uffici della compagnia in un grattacielo nel centro di Pechino, ha affermato di aver sentito il pavimento tremare per «due o tre minuti» prima di darsi alla fuga con i suoi colleghi. Secondo testimonianze che devono essere confermate la diga delle Tre Gole sul fiume Yangtze e la raffineria di Lanzhou, entrambe non lontane dall’epicentro del sisma, sono rimaste intatte.
* La Stampa, 12/5/2008