Ansa» 2008-05-16 20:12
CINA, WEN JIABAO: E’ UN’ECATOMBE
Intanto una forte scossa di assestamento a Lixian, nel Sichuan, ha provocato l’ interruzione delle comunicazioni e gravemente danneggiato alcune strade. Secondo alcune fonti sono rimaste sepolte alcune auto sotto una frana. Lo afferma l’agenzia Nuova Cina. La scossa è stata del grado 5.9 della scala Richter. Il terremoto di lunedì scorso, che si teme abbia causato la morte di più di 50 mila persone, è stata del grado 7,8.
Migliaia le persone ancora sepolte vive sotto le macerie
Terremoto in Cina: 50.000 morti
I feriti sono 60.000, di cui 12.587 gravi. Sessantamila anche i dispersi. Salvata bimba viva dopo 68 ore
PECHINO (CINA) - Continua ad aumentare il tragico bilancio delle vittime del sisma che ha colpito la Cina lunedì scorso. I morti ora sono ufficialmente 50.000. Sono invece 60.040 i feriti in tutta la regione del Sichuan. Lo hanno affermato funzionari locali. Di questi, 12.587 sono in condizioni gravi, hanno precisato. I dispersi al momento sono invece ancora 60.000.
SOCCORSI - Nel frattempo, il Paese ha disposto l’invio di altri elicotteri e nuovi aiuti umanitari nelle zone più colpite dal sisma, mentre i soccorritori scavano a mani nude tra le macerie nella speranza di salvare ancora qualcuno tra le migliaia di persone sepolte. I vertici del Partito comunista hanno intimato ai funzionari di "garantire l’ordine pubblico" dopo che in seguito al terremoto di magnitudo 7,9 gradi hanno cominciato a circolare voci di possibili fughe di sostanze chimiche, di alcune dighe che potrebbero cedere e sono state viste scene di devastazione. Intanto, peggiora anche la situazione delle decine di migliaia di persone rimaste senza casa. A Dujiangyan e in altre città e piccoli centri colpiti dal sisma, molti abitanti hanno passato la notte all’aperto o in ripari di fortuna, terrorizzati da nuove scosse o dal crollo degli edifici pericolanti. Da oggi si aggiunge anche il problema dei rifiuti e degli escrementi dato che il numero di bagni allestiti non è in grado di far fronte all’enorme richiesta. Il governo ha disposto l’invio di altri soldati che andranno ad aiutare le decine di migliaia già al lavoro e oltre 100 elicotteri sono stati mandati a sostegno dei soccorritori nelle zone isolate, secondo quanto riferito dai media di Stato. Tuttavia il lavoro dei soccorritori sembra essere ostacolato dalla mancanza di equipaggiamento tecnico.
SALVATA BAMBINA DI 11 ANNI DOPO 68 ORE - Una bambina di 11 anni è stata estratta viva dopo che per 68 ore era rimasta sotto le macerie della sua scuola crollata a Yingxiu, epicentro del terremoto che lunedì ha sconvolto la Cina sud occidentale. Lo ha constatato un fotografo dell’agenzia France Presse.
* Corriere della Sera, 15 maggio 2008
CINA, SOTTO LE MACERIE ANCORA 25.788 PERSONE
PECHINO - Si aggiorna il bilancio delle vittime del terremoto in Cina. Secondo l’agenzia Nuova Cina le persone disperse sono 1.405 e non 14.051 come la stessa agenzia aveva scritto in precedenza. Il conto delle vittime accertate rimane lo stesso, cioé di 14.463 persone nella sola provincia del Sichuan (14.866 considerando anche le regioni vicine). Le persone intrappolate tra la macerie che sono state individuate dai soccorritori sono più di 25 mila.
Si teme, dunque, che il bilancio sia destinato a crescere mano a mano che i soccorritori riescono a raggiungere le località rimaste isolate. In una sola di queste vicina all’ epicentro del sisma, Yingxiu, i militari arrivati sul posto affermano che 7.700 persone mancano all’appello.
Solo nella citta’ di Yingxiu il terremoto che si e’ abbattuto due giorni fa sulla regione cinese del Sichuan ha causato 7.700 vittime. Il bilancio delle vittime e’ stato fornito dalle autorita’ locali, citate dall’agenzia Nuova Cina. Yingxiu si trova nella contea di Wenchua, dove il terremoto del 12 maggio ha avuto il suo epicentro. Un primo gruppo di soccorritori, soldati dell’Esercito di Liberazione popolare, erano arrivati ieri sul posto a piedi, superando con difficolta’ le frane ed i detriti che ostruivano le strade. Nuova Cina afferma che viveri, medicine e tende verranno lanciati oggi con dei paracadute sulla zona.
L’agenzia Nuova Cina cita He Biao, un alto funzionario locale, secondo il quale sono circa 2.300 i sopravvissuti su una popolazione di circa diecimila persone della cittadina. Il bilancio ufficiale delle vittime del terremoto rimane di poco superiore alle 12mila, ma alcune fonti parlano di cifre tra le 16mila e le 20mila.
DIGA SOTTO CONTROLLO SATELLITI ITALIANI - E’ sotto il controllo dei satelliti italiani Cosmo SkyMed, la diga che alimenta la centrale idroelettrica di Zipingpu, a pochi chilometri dalla cittadina di Dujiangyan, nella zona colpita dal terremoto. Dalle prime immagini, che abbracciano una zona molto vasta e non hanno ancora raggiunto un elevato dettaglio, la diga appare sostanzialmente integra o comunque non presenta danni evidenti, secondo i tecnici dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e della Telespazio che in queste ore stanno lavorando all’acquisizione e all’analisi delle immagini. Dai colleghi cinesi con i quali sono in costante contatto, i tecnici italiani hanno appreso che sono già cominciate le operazioni per svuotare il bacino della diga e che queste richiederanno alcuni giorni. Le prime immagini radar mostrano che "la diga sembra non essere stata interessata da danneggiamenti evidenti", ha detto il responsabile della missione Cosmo SkyMed per l’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Alessandro Coletta. L’immagine della diga era stata commissionata dal governo cinese poiché, nel caso in cui fosse stata danneggiata dal terremoto, avrebbe rappresentato una seria minaccia per i centri abitati vicini. Nella zona intorno alla diga, ha aggiunto Coletta, sono invece ben visibili crolli e infrastrutture danneggiate. "Nelle prossime ore prevediamo di acquisire altre immagini che forniranno un quadro più dettagliato della situazione", ha detto Luca Pietranera, della divisione di Osservazione della Terra della Telespazio. Al momento i satelliti italiani Cosmo SkyMed, che utilizzando il radar, sono gli unici in grado di rilevare immagini penetrando attraverso le nubi e di notte. Una caratteristica importante, ha aggiunto Pietranera, considerando che in questi giorni il clima sulla zona colpita dal terremoto é brutto e la regione è quasi sempre inaccessibile ai normali satelliti ottici.
PREOCCUPAZIONE PER DIGA DANNEGGIATA - E’ tenuta sotto stretto controllo la diga di Zipingpu, uno dei fiori all’occhiello del programma governativo per lo "sviluppo dell’Ovest" - cioé le regioni rimaste indietro nel processo di industrializzazione che ha investito la costa orientale e le zone meridionali del Paese - che sorge non lontana dalla città di Dujiangyan, un centro di 500 mila abitanti già duramente colpito dal terremoto e sulla cui superficie il sisma ha fatto apparire crepe. Secondo un funzionario della prefettura di Aba, nella regione del Sichuan, quella della diga sarebbe "una situazione estremamente pericolosa". Ingegneri della compagnia che la gestisce hanno aperto le chiuse lasciando uscire una notevole quantità d’acqua. Il funzionario di Aba, He Biao, ha sottolineato che "se il pericolo si intensifica, potrebbe creare problemi alle stazioni che si trovano più a valle". Il ministro delle risorse idriche Chen Lie è stato più esplicito e ha chiarito che "se a Zipingpu si verifica un grosso problema, potrebbe portare un disastro alla città di Dujiangyan". La diga delle Tre Gole sul fiume Yangtze, che si trova a centinaia di chilometri dall’epicentro del sisma, non ha subito danni, secondo le autorità cinesi. In questi giorni molti residenti delle zone terremotate hanno messo sotto accusa la scarsa qualità del materiale usato per le costruzioni negli anni più recenti, quando le zone nuove delle città sono state costruite senza tenere in alcun conto le regole di sicurezza. Spesso, soprattutto in provincia dove i controlli sono meno stringenti e la corruzione più diffusa, i costruttori ricorrono a subappaltatori locali di scarsa professionalità e con pochi scrupoli. "Se un terremoto di questo tipo si fosse verificato a Pechino o a Shanghai non ci sarebbe stata tanta distruzione", ha commentato un esperto.
PRIME IMMAGINI DA SATELLITE ITALIANO Sono italiani i primi satelliti che, su richiesta del governo cinese, hanno ripreso le immagini delle zone della Cina colpite dal devastante terremoto del 12 maggio. Le immagini, rende noto l’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), sono state riprese all’indomani del terremoto dai due satelliti per l’osservazione della Terra Cosmo SkyMed. Le prime due immagini radar riguardano la zona attorno alla città di Guan Xian, una delle più vicine all’epicentro del terremoto. In questo modo, rileva l’Asi, il sistema satellitare italiano sta dando prova "di poter operare in aree di crisi con un tempo di risposta straordinariamente breve. Inoltre le particolari condizioni meteorologiche caratterizzate da forte copertura nuvolosa e precipitazioni ha fatto sì che solo il radar dei satelliti italiani continuasse ad operare".
Le immagini sono state riprese ieri e processate presso il Centro di acquisizione dati Cosmo SkyMed dell’Asi a Matera, gestito dalla Telespazio. Si è lavorato fino a tarda notte, informa l’Asi, per assicurare la tempestiva fornitura dei dati. Nei prossimi giorni i due satelliti Cosmo SkyMed continueranno a fornire nuove immagini del Sichuan al governo cinese e alla Protezione civile italiana, che sta organizzando una missione di soccorso nella zona, e a diverse organizzazioni umanitarie impegnate nella gestione degli aiuti. Finanziato da Asi e ministero della Difesa, la costellazione Cosmo SkyMed è gestita dalla Telespazio per quanto riguarda il segmento di terra (controllo dei satelliti in volo e processamento dei dati). I satelliti sono costruiti dalla Thales Alenia Space Italia. Al momento sono in orbita i primi due satelliti della costellazione, che ne prevede complessivamente quattro.
Ansa» 2008-05-13 19:00
CINA: 12 MILA LE VITTIME DEL TERREMOTO
PECHINO - E’ salito a 12.000 morti il bilancio delle vittime del terremoto che ha colpito ieri la Cina occidentale, soprattutto la regione del Sichuan. Le autorita’ cinesi non nascondono che questa cifra e’ destinata ad aumentare perche’ altre migliaia di persone risultano disperse o seppellite sotto le macerie. Ben18.645 persone sono tuttora sepolte sotto le macerie della citta’ di Mianyang, vicina all’epicentro del sisma. Il maltempo intanto ostacola i soccorsi.
Le squadre dell’ Esercito di Liberazione Popolare sono riuscite oggi a raggiungere l’ epicentro del sisma nella contea di Wenchuan. Una vasta aerea intorno all’epicentro e’ rimasta isolata da ieri a causa delle pessime condizioni delle strade, ostruite da detriti e da frane. Circa 1.300 soldati hanno raggiunto Wenchuan a piedi, e la strada rimane bloccata.
Vista l’impossibilita’ di usare gli elicotteri a causa del maltempo, era stato ipotizzato un lancio di paracadutisti, ma anche questa opzione e’ stata annullata per la scarsa visibilita’. Su tutta l’ area continua a cadere una fitta pioggia che, secondo le previsioni, continuera’ nei prossimi giorni a ostacolare le operazioni di soccorso. Queste sono rese piu’ difficili anche dalle numerose scosse di assestamento che si susseguono, alcune molto forti come quella che oggi poco dopo le 15:00 ha seminato il panico a Chengdu, il capoluogo del Sichuan, spingendo centinaia di persone a riversarsi nelle strade. Il primo ministro Wen Jiabao, che da ieri dirige le operazioni di soccorso da Chengdu, ha chiesto ai militari di aprire la strada che porta nella zona dell’epicentro entro la mezzanotte di oggi. Nella citta’ di Dujiangyan, almeno 900 ragazzi sono ancora intrappolati sotto le macerie della loro scuola e solo 50 di loro sono stati tratti in salvo fino a questo momento.
’’Stiamo ancora trovando gente viva ma i morti sono tanti, tanti’’, ha detto uno dei soccorritori in un momento di pausa. Almeno altri 1.000, tra studenti e professori, sono morti nel crollo di una scuola media a Beichuan. Intanto le autorita’, che temono ricadute devastanti anche sullo svolgimento dei Giochi olimpici del prossimo agosto, per i quali sono attesi 500.000 stranieri, cercano di rassicurare l’opinione pubblica internazionale. ’
’Voglio dire ai visitatori stranieri che i Giochi Olimpici sono sicuri, Pechino e’ sicura, la Cina e’ sicura’’, ha detto Zhang Jian, del Comitato Organizzatore. Il ministero degli Esteri ha detto oggi che la Cina accoglie volentieri gli aiuti dall’estero che vengono offerti sempre piu’ numerosi. Ma ancora ’’non ci sono le condizioni’’ per accogliere il personale umanitario straniero, ha precisato il responsabile delle operazioni di soccorso del ministero degli Affari civili Wang Zhenyao.
TERREMOTO IN CINA, CINQUEMILA MORTI IN UNA CONTEA
Sono 3.000, in una sola contea del Sichuan, i morti del terremoto di magnitudo 7,6 gradi Richter che ha colpito oggi la Cina. Lo ha detto l’agenzia ufficiale Nuova Cina.
Le autorità locali hanno dichiarato all’agenzia Nuova Cina che secondo le loro stime i morti nella contea di Beichuan - dove sono crollati l’80% degli edifici - sono fra i 3.000 e i 5.000, e i feriti circa 10.000. Si teme che il bilancio delle vittime possa ancora aumentare man mano che giungono le notizie dai centri che si trovano tra la città di Dujiangyan e la località dove c’é stato l’ epicentro del terremoto, Wenchuan.
Il primo ministro cinese, Wen Jiabao, è arrivato sul luogo del terremoto ed ha affermato che si tratta di "un disastro".
Il premier ha invitato i leader locali ad essere "in prima fila" negli aiuti alle popolazioni colpite e ha aggiunto che la sicurezza della popolazione deve essere messa al primo posto. E; necessario, ha proseguito Wen, assicurare i rifornimenti di acqua, elettricità e le comunicazioni in tutte le zone colpite che si trovano in 16 province.
Circa 900 studenti si trovano sotto le macerie nella provincia di Sichuan, nella Cina sudoccidentale. Lo rende noto l’agenzia ’Nuova Cina’.
++ TERREMOTI: CINA; SCOSSA MAGNITUDO 7,8 ++ *
WASHINGTON - Una forte scossa di terremoto di magnitudo 7,8 gradi Richter, secondo quanto reso noto dall’istituito geosismico statunitense (Usgs), ha colpito il sud-est della Cina ed è stato avvertito da Pechino fino a Shanghai, Taiwan e la capitale thailandese Bangkok.
L’epicentro del sisma, sempre secondo il Us Geological Survey (Usgs), è localizzato a 92 chilometri a nord-ovst di Chengdu, capoluogo della provincia di Sichuan, a una profondità di 29 chilometri nella crosta terrestre La scossa, che si è verificata alle 14:28 locali (le 08:28 italiane), ha fatto oscillare molti edifici a Pechino e a Shanghai, ha detto l’Usgs.
* Ansa» 2008-05-12 08:43
Ansa » 2008-05-12 10:20
FORTE SCOSSA IN CINA, SENTITA FINO A BANGKOK
Il presidente cinese Hu JIntao ha ordinato di soccorrere la popolazione nella zona colpita da un forte terremoto nella provincia del Sichuan. Il primo ministro Wen Jiabao ha annunciato che si recherà nelle prossime ore sul luogo del disastro. Il terremoto è stato del grado 7,6 della scala Richter secondo l’ Ufficio Sismologico di Pechino ed ha avuto il suo epicentro nella contea di Wenchuan, nella provincia nordoccidentale del Sichuan. Fino a questo momento non è stato fornito un bilancio dei danni e non si è avuta notizia di vittime.
La Cina ha inviato l’ esercito per soccorrere le popolazioni colpite dalla forte scossa di terremoto che si è verificata nella provincia del Sichuan, nel nordovest del paese. Tian Yixiang, comandate dell’ ufficio per le emergenze dell’ Esercito di Liberazione Popolare cinese, ha affermato che i militari hanno il compito di "aiutare le autorità " di Wenchuan, la contea dove il sisma ha avuto il suo epicentro, nei soccorsi alla popolazione e nella ricostruzione. Il terremoto è stato del grado 7,6 della scala Richter secondo l’ Ufficio Metereologico di Pechino. Finora non si ha notizia di vittime. Non è stato fatto un bilancio dei danni ma crepe ad alcuni edifici sono state segnalate e Chengdu, a circa cento chilometri dall’ epicentro.
Un forte terremoto ha fatto tremare gli edifici delle metropoli cinesi ed è stato chiaramente avvertito anche a Taipei, Hanoi e Bangkok. Al momento comunque non si ha notizia né di seri danni né di vittime, soltanto molta paura tra la gente. La magnitudo del sisma è stata calcolato in 7,8 gradi Richter dall’istituto geologico americano e 7,6 da quello cinese.
L’epicentro è stato localizzato 92 chilometri a nord-ovst di Chengdu, capoluogo della provincia di Sichuan. L’origine del sisma è stata a una profondità di 29 chilometri. "Abbiamo sentito il pavimento tremare per due lunghissimi minuti. Tutti nell’ufficio sono corsi via. E anche dopo si sono sentite altre più piccole scosse", ha riferito per telefono, come riporta un’agenzia internazionale, un impiegato che lavora a Chengdu. Chengdu è una città di 10 milioni di abitanti, 1300 chilometri a sud di Pechino. Qui tutte le case hanno tremato. Come riferisce l’agenzia Reuters, uno dei principali alberghi della città, il Tibet Hotel, ha preferito fare sgomberare tutti i suoi ospiti, ma la situazione - ha detto una receptionist - appare calma.
Si stanno intanto organizzando le prime squadre di soccorso. Sia pure con minore forza il terremoto si è sentito anche nelle megalopoli di Pechino e Shangai. In quest’ultima città è stato evacuato l’edificio più alto della Cina, la Jinmao Tower, oltre ad altri grattacieli. A Pechino molti palazzi del distretto degli affari si sono svuotati e migliaia di persone si sono riversate per le strade. Non ci sono comunque nelle grandi città, della Cina e altrove, danni visibili. L’Agenzia meteorologica giapponese ha fatto sapere che non c’é alcuna ragione di lanciare un allarme tsunami. Secondo testimonianze ancora da verificare anche il grandioso impianto idrico della Diga delle tre gole non sembra abbia subito danni.
Violento terremoto in Cina *
LA MAPPA INTERATTIVA
* LA REPUBBLICA, 12 maggio 2008
Estratto vivo un 80enne superstite del sisma di due settimane fa
Nuova scossa nel Sichuan, altri morti
Crollate più di 70mila case, 400 feriti
Torna l’incubo terremoto, i tremori avvertiti anche a Pechino. E il bilancio ufficiale sale a quasi 63mila vittime *
PECHINO - Nuova forte scossa di terremoto nella provincia cinese di Sichuan, a due settimane dal sisma che ha ucciso oltre 60mila persone: domenica un altro dramma, con più di 70mila case crollate, almeno un morto e 400 feriti. L’intensità della scossa (6,4 sulla scala Richter) è stata tale da farla avvertire anche a Pechino, a circa 1.500 chilometri di distanza.
CASE ABBANDONATE - A Chengdu, la capitale del Sichuan, la gente è uscita in strada lasciando edifici e abitazioni nel tentativo di proteggersi. Secondo l’agenzia ufficiale cinese Xinhua -Nuova Cina, che cita il centro di sismologia di Sichuan, l’epicentro è stato localizzato nel distretto di Qingchuan, nel nord-est del Sichuan. Il fatto però che siano stati registrati crolli e danneggiamenti in oltre 70 mila edifici fa purtroppo temere che il numero dei decessi sia destinato a crescere con il procedere delle operazioni di soccorso.
IL BILANCIO DELLE VITTIME - Le notizie sulla nuova attività sismica arrivano dopo che le autorità cinesi hanno fornito un nuovo bilancio aggiornato della catastrofe: i morti accertati avrebbero raggiunto le 62.664 unità, ma da questo conteggio sono escluse le circa 24 mila persone che mancano all’appello che che al momento sono classificate come disperse. C’è poi l’emergenza sfollati: i senzatetto, secondo alcune agenzie internazionali, sarebbero diversi milioni.
IL SUPERSTITE - Una notizia positiva è arrivata nella prima mattinata: un uomo di 80 anni è stato estratto vivo da sotto le macerie 266 ore dopo il terremoto. Il superstite si chiama Xiao Zhihu, è parzialmente paralizzato, ed è stato ritrovato nella città di Mianzhu. Era rimasto intrappolato sotto un pilastro della sua abitazione, e in questi giorni è stato alimentato dalla moglie.
Corriere della Sera, 25 maggio 2008
Alle 14.28 tre minuti di silenzio in ricordo delle migliaia di vittime
Tre giorni di lutto nazionale. Bandiere a mezz’asta, ferma la torcia olimpica
Una settimana dopo il terremoto l’intera Cina si ferma per lutto
Il bilancio aggiornato parla di 71mila tra morti e dispersi
Duecento soccorritori travolti da fiume di fango *
PECHINO - Tenendo in mano dei fiori bianchi, simbolo scelto per commemorare le migliaia di vittime del devastante sisma che ha messo in ginocchio l’area sud-occidentale del Paese, grandi e piccini si sono fermati per tre minuti in tutta la Cina. A Beichuan, epicentro del sisma, anche i soccorritori, riconoscibili dalle tute arancioni, e i soldati in divisa si sono irrigiditi sull’attenti, mentre, in mancanza di sirene, suonavano i clacson delle auto.
Per tre giorni la Cina si ferma in segno di lutto e piange le sue vittime. Bandiere a mezz’asta, stop al tour della torcia olimpica, sospesi gli spettacoli di intrattenimento, borse chiuse; e alle 14.28 del pomeriggio (le 8.28 in Italia), sette giorni esatti dal terremoto, il Paese intero si è fermato in silenzio per tre minuti, in ricordo delle vittime.
L’ultimo bilancio, fornito da un portavoce del governo, parla di oltre 34mila morti confermati e oltre 245mila feriti, ma le autorità di Pechino nei giorni scorsi avevano anticipato un verdetto ancora più pesante, ovvero che il sisma ha ucciso oltre 50.000 persone. Il computo finale, però, potrebbe essere ancora più tragico visto che stamane il governatore del Sichuan ha reso noto che soltanto nella provincia epicentro del terremoto risultano morte, seppellite o disperse 71.000 persone.
Al disastro bisogna aggiungere l’ennesima tragedia che ha coinvolto circa 200 soccorritori che sono stati travolti da un fiume di fango nella provincia di Sichuan. Lo ha riferito l’agenzia Xinhua, senza precisare quanti siano stati tratti in salvo.
Oggi con una solenne cerimonia trasmessa in diretta televisiva, i soldati cinesi hanno innalzato come ogni giorno la bandiera nella piazza di Tiananmen e poi l’hanno abbassata a mezz’asta. Bandiere a mezz’asta anche a Hong Kong e nelle ambasciate cinesi all’estero.
Per la prima volta il governo ha decretato tre giorni di lutto nazionale per un disastro naturale. Il percorso della torcia, che oggi doveva raggiungere la città di Jiazing, nella provincia orientale di Zhehiang, per continuare il 20 e il 21 a Shanghai, sarà rimandato fino a giovedì. Chiuse anche le borse di Shanghai e Shenzen e i future sulle materie prime a Shanghai, Zhengzhou e Daliaran sospenderanno temporaneamente le contrattazioni.
Mentre il governo ha corretto la misurazione della magnitudo del terremoto che ha sconvolto la provincia del Sichuan (non più 7,8 gradi della scala aperta di Richter, ma 8 gradi), ancora si trovano persone vive sotto le macerie: due donne (una 61enne nella contea di Beichuan e l’altra, 50enne, nella città di Deyang) sono estratte ancora in vita dopo quasi una settimana dal sisma.
Intanto adesso il Paese fronteggia il rischio epidemia: il ministro della Sanità ha detto che finora non si sono registrati focolai ma gli sforzi si concentrano su un piano di disinfestazione a tappeto. Nella zona, oltre a 200.000 tra militari e poliziotti, lavorano 37.000 membri del personale sanitario tutto cinese; e da venerdì, quattro giorni dopo la tragedia, sono arrivate anche le équipe d’emergenza inviati da Giappone, Singapore, Corea del Sud e Russia, che hanno sofisticate tecnologie per la ricerca delle persone sepolte vive. Ieri sono arrivati in Cina anche gli aiuti umanitari disposti dal governo italiano.
Ma le piogge annunciate per questa settimana dal servizio meteorologico nazionale potrebbero complicare le operazioni di soccorso. Come è accaduto a circa 200 soccorritori rimasti sepolti da una ondata di fango. Gli uomini erano operai impegnati nel ripristino delle comunicazioni stradali nel Sichuan, travolti da diverse frane negli ultimi tre giorni. Lo ha reso noto Dai Dongchang, funzionari del ministero dei Trasporti.
Oggi il presidente Hu Jintao, ha visitato la località di Shifang, la quarta in cui si reca da quando venerdì è arrivato nella zona del disastro, dando il cambio al premier Wen Jiabao, rientrato a Pechino per coordinare le operazioni di soccorso.
* la Repubblica, 19 maggio 2008.
la scossa si è verificata alle 14:28 locali (le 08:28 italiane)
Terremoto in Cina, il governo:
«Molte migliaia di vittime»
L’epicentro del sisma di 7,8 gradi Richter nella provincia di Sichuan. Crollano scuole, ospedali, edifici
WASHINGTON - Una tragedia spaventosa. E il bilancio delle vittime continua a salire. Il violento terremoto (magnitudo 7,8 gradi Richter) che ha colpito la Cina sudoccidentale, (guarda la mappa), ha provocato la morte di «migliaia di persone». A riferirlo è il governo. Solo nella provincia del Sichuan, a nord della città di Chengdu, ci sarebbero 7 mila morti. Nella zona sarebbe crollato l’80% degli edifici. Centinaia di persone sono rimaste intrappolate sotto le macerie. Nella città di Dujiangyan è crollato un ospedale. Ma hanno ceduto anche scuole, fabbriche, case. L’agenzia "Xinhua" riferisce, in particolare, che ci sarebbero 900 studenti sotto i resti di un liceo a Juyuan: si lavora per tirarli fuori dai detriti. Centinaia di persone sono sepolte sotto le macerie di due fabbriche chimiche crollate a Shifang: c’è stata anche la dispersione di 80 tonnellate di ammoniaca. Seimila residenti nella zona sono stati evacuati E si teme che il bilancio delle vittime possa aumentare man mano che giungeranno le notizie dai centri che si trovano tra la città di Dujiangyan e la località dove c’è stato l’epicentro del terremoto, Wenchuan. Secondo il ministero per gli Affari civili di Pechino, ci sono vittime in almeno quattro province: Sichuan, Gansu, Yunnan e Chongqing.
APPELLO ALLA CALMA - Dopo il sisma, un appello alla calma è stato lanciato da Wen Jiabao. Il premier cinese, che è subito partito da Pechino per effettuare di persona una serie di sopralluoghi sui siti colpiti, ha definito il terremoto un «disastro». Il presidente cinese, Hu Jintao, ha affermato dal canto suo che verranno assicurati tutti gli sforzi possibili per soccorrere le popolazioni colpite.
IL SISMA - La forte scossa è stata avvertita da Pechino fino a Shanghai, Taiwan e alla capitale thailandese Bangkok (video). L’epicentro del sisma è stato localizzato 92 chilometri a nord-ovest di Chengdu, capoluogo della provincia di Sichuan, a una profondità di 29 chilometri nella crosta terrestre. L’area più colpita dalla scossa si trova sull’estremità orientale dell’altopiano del Tibet, densa di rilievi montuosi. La scossa, che si è verificata alle 14:28 locali (le 08:28 italiane), ha fatto oscillare molti edifici per circa due minuti a Pechino e a Shanghai. Come si legge sul sito dell’Istituo nazionale di geofisica e vulcanologia, il sisma è avvenuto «nella estesa zona di deformazione causata dalla convergenza della placca Indiana verso quella Euroasiatica che si estende dal fronte himalayano fino al deserto di Gobi, circa 2000 km a nord del fronte himalayano. Il terremoto è stato seguito da alcune repliche di magnitudo massima pari a 6.0».
PANICO A PECHINO - Poco dopo il violento sisma, in migliaia si sono riversati in strada a Pechino. Alcuni dei testimoni hanno affermato di essersi sentiti girare la testa e di aver visto oscillare i lampadari. Secondo fonti di stampa, il sistema della metropolitana di Pechino non ha subito conseguenze e negli edifici della capitale cinese non ci sono danni visibili. Intanto, il Centro Sismologico nazionale ha negato formalmente di aver diramato un preallarme per la possibilità che un altro movimento tellurico, d’intensità compresa tra i 2 e i 6 gradi sulla scala aperta Richter, colpisca entro la serata la stessa Pechino. «Non abbiamo lanciato alcun avvertimento del genere», ha puntualizzato un portavoce dell’istituto scientifico.
REGGE LA DIGA DELLE TRE GOLE - Intatta in Cina la colossale Diga delle Tre Gole, ancora in via di completamento, che sorge lungo il corso del Fiume Azzurro, nella non lontana provincia centrale dello Hubei: il peso della massa d’acqua contenuta nel gigantesco bacino del discusso impianto idrico, a detta degli esperti, è tale da accrescere il pericolo di forti attività sismiche nella regione.
UE - La Commissione europea ha intanto fatto sapere di essere «pronta» a fornire assistenza alle vittime del terremoto. «Le prime notizie che giungono da Sichuan sono preoccupanti. Le informazioni di cui disponiamo attualmente sono molto sommarie, ma sembra che il terremoto abbia causato danni sostanziali su un’area considerevole e ci sono testimonianze che parlano della perdita alcune di vite umane», afferma in una nota diffusa a Bruxelles il commissario europeo allo Sviluppo e agli Aiuti Umanitari, Louis Michel. «Se ci fosse biosgno di aiuto - prosegue il commissario - siamo pronti a fornire assistenza».
GLI ITALIANI - Il capo dell’Unità di crisi della Farnesina, Elisabetta Belloni, ha assicurato che stanno tutti bene i circa 30 italiani che si trovavano nella regione del Sichuan. Si tratta di circa dieci residenti e 20 turisti che sono stati rintracciati e contattati anche attraverso una verifica con il presidente dell’associazione di categoria delle agenzie turistiche (Astoi), Roberto Corbella. Naturalmente non si può ancora escludere la presenza di qualche turista isolato vista anche la vastità dell’area colpita dal sisma. L’Unità di crisi rimane in contatto con le autorità cinesi.
* Corriere della Sera, 12 maggio 2008
ANCORA SCONOSCIUTA L’ENTITA’ DEI DANNI PROVOCATI Terremoto in Cina, oltre 100 morti Novecento studenti sotto le macerie
Un sisma 7,5 della scala Richter ha colpito il Sud del Paese
Tremano Pechino e Shanghai
Scossa avvertita fino a Bangkok
In centinaia sotto le macerie
PECHINO.È salito ad almeno 107 il numero complessivo dei morti accertati in Cina, a causa del terremoto di 7,8 gradi sulla scala aperta Richter che in giornata ha investito la provincia sud-occidentale del Sichuan: lo ha annunciato l’agenzia di stampa ufficiale "Xinhua". Dieci persone hanno perso la vita anche in un’altra provincia cinese che si estende più a nord rispetto al sito dell’epicentro, quella del Gansu; quattordici i feriti di cui si ha finora notizia.
L’epicentro del terremoto è stato individuato nella contea di Wenchuan, circa 100 chilometri a nordovest della capitale della provincia, Chengdu. La contea fa parte della prefettura autonoma di Aba, che ha una forte componente di popolazione etnicamente tibetana. Non si ha al momento notizia di vittime. Un bilancio dei danni ancora non è stato fornito.
Il presidente Hu Jintao ha ordinato di portare immediatamente soccorso alle vittime e reparti dell’Esercito Popolare di Liberazione cinese sono stati inviati sul posto per aiutare nei soccorsi e nella ricostruzione. Il premier Wen Jiabao si sta recando sul luogo. La scossa è stata avvertita a migliaia di chilometri di distanza in un’area che va da Pechino - a circa duemila chilometri da Chengdu - alla capitale della Thailandia, Bangkok e a quella di Taiwan, Taipei. A Chengdu, a Pechino e in altre città cinesi migliaia di persone sono uscite nelle strade. Una testimone ha riferito all’ANSA che ha Chengdu non ci sono stati crolli ma alcuni edifici mostrano delle crepe. L’ aeroporto della città è stato chiuso.
Un impiegato della Nokia, che lavora negli uffici della compagnia in un grattacielo nel centro di Pechino, ha affermato di aver sentito il pavimento tremare per «due o tre minuti» prima di darsi alla fuga con i suoi colleghi. Secondo testimonianze che devono essere confermate la diga delle Tre Gole sul fiume Yangtze e la raffineria di Lanzhou, entrambe non lontane dall’epicentro del sisma, sono rimaste intatte.
* La Stampa, 12/5/2008