Un vero torrente in piena. Chiara, cristallina, limpida. Qui non c’è macchinazione. Continuare a scriverlo è solo un esercizio retorico. Probabilmente autoreferenziale. In verità, sul nostro sciaguratissimo sito ognuno dice la sua, senza censura preventiva. In merito alle tue parole su una nostra speculazione da insofferenza esistenziale, nonché sopra una spettacolarizzazione del dramma altrui, ti invito a separare l’antipatia storica, e insanabile, nei miei confronti dai fatti nudi e crudi. Non c’è un solo legame logico tra quanto s’è già scritto quale invito a una responsabile azione collettiva e il recente accaduto di cronaca locale cui velatamente ti sei riferita. Un giorno, magari, armati di pistole ad acqua, parleremo di inferenze. Capisco che ricorri all’eleganza formale e alla finezza argomentativa ma, in ultimo, chiarisci almeno qual è la tua indicazione politica. Bisognerebbe restare immobili e contemplare, da quel che racconti, mantenendo lo statu quo e rinunciando a ogni ingegneria sociale contraria a quella imposta - almeno da 20 anni - dalla lupaia florense. La tenuta dell’ordine è mafia. Per ultimo, non è male l’idea di leggere "Gomorra" durante le sante messe. La scriminante è la seguente: tu sei atea e comunista, io sono cattolico bigotto e leghista. Con affetto e simpatia.
emiliano