Non cerco conferme. Mai. La politica è fatta di scelte impopolari. Ancora una volta, aliud pro alio. Come cambiare in meglio San Giovanni in Fiore, la Calabria, il Sud? Mi pare di capire che va bene la scuola, l’indottrinamento e la manualistica, a tuo avviso. Apprendo del tuo impegno universitario e mi compiaccio. Bisogna vedere, poi, come i saperi accademici si impiegano nella terra d’origine, che si spopola e impoverisce giorno per giorno. Non che sia un obbligo, per carità. Banalmente, volevo solo che si parlasse di questioni pubbliche, piuttosto che insistere su vecchi dissapori personali, per quanto mi riguarda sepolti da tempo. Seguo Ricoeur: perdono. Ma ricordo.
Si costruisce con il confronto. Sì alla scherma, ma se vale per un dibattito aperto. C’è spesso, in giro, un uso personalistico della rete. Ripeto, come fossi un pappagallo, qui ogni commento trova posto. Salvo il caso che sia fuori della legge. Sono lieto che lo zio non mi abbia votato. Non ho chiesto consensi, in campagna elettorale. Non ho bussato promettendo. Ho solo presentato un programma, nero su bianco, sottoponendomi al giudizio degli elettori. Prendo atto del risultato delle amministrative florensi e delle scelte della maggioranza dei votanti.
Tu sei giovane, almeno più del sottoscritto. Su queste pagine, avrei voluto discutere di politiche sociali, diritti, sanità, turismo, cultura e impresa. A Sud. E non di Berlusconi e delle divergenze metodologiche e caratteriali, che sono i mattoni dell’ingegneria sociale. Nelle tue deviazioni sistematiche rispetto al discorso politico, inteso nel senso più vero del termine, trovo un che di falso. Quasi che tu non voglia intervenire in proposito. Per partito preso, mi permetto di ipotizzare. O di concludere.
Buone cose davvero. E non in bocca al Lupo.
emiliano