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Attualità locali

Domenico Barberio interviene propositivamente sul disagio a San Giovanni in Fiore, in Calabria

Quando c’era il vecchio web, 0.0
lunedì 12 dicembre 2011
Del maggio 2008, rispolverato e ripubblicato.
Meritano particolare attenzione gli ultimi episodi di cronaca che hanno caratterizzato la vita della nostra comunità: i tre tentati suicidi di fine 2007 e il suicidio dell’aprile di quest’anno. In tutti e quattro i casi tragici protagonisti giovani sulla trentina. I numeri sono molto eloquenti ma è necessario andare oltre e cercare di problematizzare quello che questi numeri ci dicono.
Credo che questi fatti siano il segno evidente di un (...)

In risposta a:

> Liane

martedì 20 maggio 2008

Caro Francesco,

il pezzo di Barberio segue ad una mia nota sull’esigenza di compatezza, a San Giovanni in Fiore, nell’affrontare la questione del disagio sociale dei giovani. Ho pacatamente invitato a una riflessione e a una discussione su una realtà, le difficoltà di tanti ragazzi, che esiste e, purtroppo, sembra non preoccupare la società civile, la politica, le agenzie di formazione, le parrocchie - inteso, il termine, in senso molto ampio. Qualcuno ha provato a confondere le acque, come se avessi voluto approfittare d’un fatto di cronaca per mia esaltazione. So bene di essere odiato da tanti e amato da persone sincere, che, pur con differenze e divergenze, ragionano sugli argomenti proposti e li affrontano con serietà e responsabilità. Non pretendo affatto che tutti la pensino come il sottoscritto. Ma devo respingere gli attacchi gratuiti, quando si possono qualificare tali, anonimi o con firme di fantasia.

L’articolo di Barberio è stato commentato da Chiara, la quale, piuttosto che attenersi al testo, è scivolata nel personale, esternando sue remote antipatie verso di me, gli altri della Voce e Maria Costanza Barberio, da sempre critica verso il metodo educativo della scuola locale.

Siamo in democrazia, ho pubblicato tutto, senza alcuna censura; ho ironizzato sui toni e gli appunti di Chiara, ho chiarito qual è, per me, il senso della politica e che cosa intendo per passione civile. Non c’è qualcuno che ci paghi, il dottore non ci prescrive di intervenire sistematicamente su problemi locali, aspettando, poi, un confronto che cade regolarmente sul privato e non tocca il pubblico. Quasi per un disegno, una volontà, uno scopo.

Nessuno, sino a prova del contrario, mi leva dalla mente che si possono attuare anche a San Giovanni in Fiore delle politiche per la formazione (extrascolastica) dei giovani, per promuovere socialità, integrazione e produzioni culturali (musica, teatro, poesia, arte). Nei giorni scorsi, ho letto un bel fondo di Enrico Fierro sugli ultimi fatti di San Luca, sulla comunicazione dei parenti dei supposti carnefici di Duisburg. Il bravo giornalista del quotidiano L’Unità suggeriva, su Calabria Ora, interventi politici nella cultura allo scopo di costruire una società sana, libera, emancipata e lontana dalla delinquenza, dal brutto e dalla post-modernità della ’ndrangheta. Un discorso simile può valere anche per San Giovanni in Fiore. Ed è quello che in piccolo, molto in piccolo e senza mezzi, da anni tentiamo, con umiltà, di fare noi della Voce.

Ti abbraccio. Con viva amicizia.

emiliano

P.S.: un saluto pacifico a Chiara, alla Bilotta e a Prometeo, che saranno lontane fisicamente, benché piuttosto in sintonia, a quanto pare.


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