Ciò che appare drammatico in questa "discussione/lite" fra il nostro Direttore e la Chiara (già incontrata sul sito di Vattimo qualche anno fa, con il suo piglio concreto e i suoi toni acerbi, a tratti sferzanti nei confronti del "povero" Emiliano) è la mancanza di speranza, di fiducia nel futuro di questi nostri giovani ! Ma poi che cosa ci chiedono ? Che cosa ci chiedavamo noi, figli del ’68 o degli anni di piombo di questo Paese ?? Forse ciò che si chiedevano i nostri avi: la speranza di una vita migliore, non più esposti nè ai dolori del corpo (quanti psicofarmaci e antidolorifici in commercio, per non parlare dell’eutanasia !) nè a quelli dell’anima (rifugio nella droga, in primis).
Sono alla ricerca, come lo eravamo io e il Prof. la Sala, di qualcuno che gli sfondi quella porta, quella porta aperta che nessuno potrà mai sfondare !Come noi, anche loro impossibilitati ad accettare gli angusti confini della nostra esistenza. Come noi, anche loro con quella energia, quella forza interiore irrefrenabile alla ricerca di un Redentore (un Vattimo o un Ferrando, un Benedetto XVI o un Da Lai Lama...).