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Italia. Sicilia...

A NISCEMI, L’ULTIMO SALUTO A LORENA CULTRARO. "Mia cara Lorena, a nome della città, a nome di tutti noi ti chiedo perdono" (Il sindaco Giovanni Di Martino).

sabato 17 maggio 2008 di Maria Paola Falchinelli
[...] Il sindaco ha parlato di "giorni terribili", ma ha sottolineato anche la "solidarietà ricevuta da ogni parte d’Italia" ed infine si è rivolto direttamente alla ragazza uccisa con accenti commossi: "Mia cara Lorena, a nome della città, a nome di tutti noi ti chiedo perdono. Non siamo stati capaci di interpretare il tuo disagio, di raccogliere il tuo appello, il grido d’aiuto e di dolore che da te giungeva"."Da domani - ha aggiunto Di Martino - nel rispetto del tuo nome e della tua (...)

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> A NISCEMI, L’ULTIMO SALUTO A LORENA CULTRARO. "Mia cara Lorena, a nome della città, a nome di tutti noi ti chiedo perdono" (Il sindaco Giovanni Di Martino).

sabato 17 maggio 2008

EDITORIALE

PER LORENA

di Maria G. Di Rienzo

Ringraziamo Maria G. Di Rienzo (per contatti: sheela59@libero.it) per questo intervento. *

IL 17 maggio si manifesta a Verona ricordando il recente assassinio di Nicola Tommasoli. La mia casella di posta elettronica e’ piena di messaggi che me lo ricordano.

Per Lorena Cultraro, quattordicenne uccisa, bruciata, gettata in un pozzo, non mi arriveranno comunicati e inviti. Non ci sara’ una manifestazione nazionale per Lorena promossa dai partiti della sinistra. Nessuno scrivera’ un appello dal titolo "Lorena siamo tutti noi". Nessuno si sentira’ fieramente antifascista e percio’ orripilato per la sorte di Lorena. E infatti che c’entra?

Ci sono troppi fattori diversi. I tre assassini sono minorenni, hanno alle spalle famiglie da tutelare, e poi esprimevano a loro modo dei bisogni, e c’e’ da fare il conto con la loro "diversa" cultura, no?

Hanno pianificato l’omicidio, hanno pianificato l’occultamento del cadavere, ma erano evidentemente in preda a raptus: "abbiamo perso la testa", hanno dichiarato. E poi, maggior differenza di tutte, il cadavere di Niscemi e’ di sesso femminile. Quindi, come ben dicono le tacche sui calci delle pistole di John Wayne, sono cadaveri che "don’t count", le donne non si contano, valgono meno e tutti sappiamo che valgono meno, percio’ a che pro agitarsi tanto? Sara’ stata consenziente. Un po’ se l’e’ voluta. Non avrebbe dovuto... (e qui metteteci quel che vi pare: uscire da sola, innamorarsi, avere amici). E’ colpa sua.

Percio’ i tre fascistelli assassini, che tali sono perche’ imbevuti di ideologia patriarcale, non riceveranno le manifestazioni di sdegno di nessun eminente politico e gli opinionisti sdottoreranno di psicologia e pulsioni, e qualche testa di rapa proporra’ ancora che le femmine escano di casa indossando un collare da cane (al polso) con messaggino d’aiuto incorporato, o che non dimentichino lo spray al peperoncino, o che si impegnino in corsi d’autodifesa i quali insegnano come si cacciano le dita negli occhi ad un altro essere umano, ma niente sul tuo valore e sulla stima che fai di te stessa. E meno che mai su cosa fare quando ami il tuo assassino.

La prossima Lorena ricevera’ tutti questi messaggi: che la morte della sua coetanea non conta nulla per nessuno, che quindi gli adulti sono ancora piu’ falsi e ipocriti di quanto pensava e non si puo’ assolutamente contare su di loro quando si e’ nei guai; che le donne sono vittime predestinate e se manifestano segni di indipendenza e intraprendenza devono essere severamente punite; che la sessualita’, per le donne, e’ morte. Poi la prossima Lorena verra’ assassinata, ed io leggero’ a commento eruditi articoli sugli effetti dei videogiochi sulla psiche giovanile. Le mani dei "piccoli" omicidi verranno impunemente armate di nuovo, e di nuovo, dall’indifferenza, dalla misoginia e dal machismo. Ma alla sinistra i "femminicidi" interessano, quando interessano, solo se si danno a Ciudad Juarez. E alla destra solo se gli assassini sono romeni.

-  Tratto da
-  Notizie minime de
-  La nonviolenza è in cammino

-  proposto dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

-  Direttore responsabile: Peppe Sini.
-  Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo,
-  tel. 0761353532,
-  e-mail: nbawac@tin.it

-  Arretrati in:
-  http://lists.peacelink.it/

-  Numero 457 del 16 maggio 2008

* Il Dialogo, Venerdì, 16 maggio 2008


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