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SCIENZA.Cosmologia e Fisica delle particelle....

L’UNIVERSO E LA NOSTRA SCONFINATA IGNORANZA. Al CERN di Ginevra sta per essere avviato l’Lhc (Large Hadron Collider). Vedremo che cosa è successo immediatamente dopo il Big Bang. Il resoconto di una visita sul posto di Fabrizio Ravelli - a cura di pfls

È un momento storico per la scienza, e quel che scopriremo potrebbe cambiare i libri di testo. Fra un anno o due, c’è la possibilità che si scopra l’origine della materia oscura che costituisce il venticinque per cento dell’universo.
mercoledì 10 settembre 2008 di Maria Paola Falchinelli
[...] Vedremo l’origine dell’universo, che cosa è successo un decimo di miliardesimo di secondo dopo il Big Bang, perché quelle sono le condizioni che verranno ricreate. Un progetto simile non è mai stato tentato, ed è il più ambizioso al mondo. Non poteva succedere che qui al Cern, il più importante laboratorio planetario per la fisica delle particelle, l’impresa che (dal 1954) tiene insieme venti stati membri europei, e circa sessanta di tutto il mondo, impegnando ogni giorno ottomila (...)

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> L’UNIVERSO E LA NOSTRA SCONFINATA IGNORANZA. Al CERN di Ginevra ---- Hollywood... Alla scoperta dei luoghi in cui si svolge la prima parte della storia di Dan Brown, "Angeli e demoni" (di Claudia Morgoglione).

venerdì 20 marzo 2009


-  Le due celebrità a Ginevra per presentare "Angeli e demoni"
-  Occasione unica per visitare, con loro, il tunnel dell’acceleratore di particelle

-  Hanks e Howard nel bunker del Cern
-  Le strane nozze scienza-Hollywood

-  Alla scoperta dei luoghi in cui si svolge la prima parte della storia di Dan Brown
-  Il regista: "Rispetto al Codice c’è più adrenalina". E il Vaticano? "Non ha collaborato..."

-  dal nostro inviato CLAUDIA MORGOGLIONE *

GINEVRA - L’ascensore che porta un gruppo ristrettissimo di cronisti cinematografici alla scoperta del superbunker della scienza assomiglia a un normale montacarichi, con il ferro che cigola e l’atterraggio brusco. Ma non c’è nulla di ordinario in ciò che accade qui, nel cuore del Cern: il luogo di approdo, infatti, è l’enorme tunnel - situato centro metri sottoterra - che ospita il celebre acceleratore di particelle (in sigla Lhc, Large hadron collider). Ovvero il più imponente esperimento di fisica mai tentato, un megamacchinario che, secondo quanto assicurano i fisici del Centro, porterà l’uomo vicino ai segreti del cosmo. A un passo da quel Big bang da cui sarebbe nato tutto.

Uno strano "matrimonio". E dunque benvenuti in questo luogo magico, che apre le porte per un’occasione unica: questa trasferta al Cern di Ginevra dà l’occasione, a cui è invitato un gruppo di giornalisti provenienti da tutto il mondo, vede svolgersi un evento più unico che raro: il connubio tra scienza e Hollywood. E cioè nn’intensa due giorni nella sede del Centro organizzata dalla Sony Pictures, a base di fisica e cinema. Per presentare, in questo tempio della ricerca, il superkolossal della stagione: Angeli e demoni, dall’omonimo bestseller di Dan Brown, nelle sale dal 13 maggio. In cui torna la coppia vincente del Codice da Vinci: Ron Howard regista, Tom Hanks protagonista.

L’accoglienza delle star. E sono proprio Howard e Hanks (entrambi vincitori di Oscar) a fare gli onori di casa, qui al Centro: il regista col cappellino con la scritta Cern calcato sulla testa, il divo Tom ancora emozionato per la visita nel tunnel dell’Lhc. Con loro il direttore della struttura, Sergio Bertolucci: "E’ vero, per noi è del tutto inusuale ospitare Hollywood in casa nostra - ammette - ma visto che siamo esperti in collisioni...".

Scienza e romanzo. Ma perché scegliere proprio il Cern, per presentare Angeli e demoni? Chi ha letto il libro, ha già la risposta. Per chi non lo ha fatto, c’è da dire che il romanzo (pubblicato nel 1999) immagina che proprio dalla sede del Centro venga rubato un cilindro contenente antimateria, creato segretamente da uno degli scienziati. E dunque, tutta la prima parte della storia si svolge qui. Poi ci spostiamo in Vaticano: a compiere il furto, infatti, è stata un’antica setta scientista e antireligiosa, gli Illuminati, decisi a distruggere la Santa Sede proprio con l’antimateria: a tentare di impedirlo sarà Robert Langdon, aiutato da una scienziata italiana (l’attrice israeliana Ayelet Zurer) e dal carmerlengo Vaticano (Ewan McGregor). Nel cast c’è anche il nostro Pierfrancesco Favino. Tra libro e film però ci sono sostanziose differenze: a cominciare dal fatto che al cinema Angeli e demoni è un sequel del Codice, mentre Dan Brown lo ha scritto prima.

Parla il regista. Interpellato sul perché tornare al mondo del protagonista della vicenda, Robert Langdon, Howard risponde così: "E’ un eroe inusuale, che usa la conoscenza e non le armi - spiega - e dunque irresistibile". Ma attenzione: Angeli e demoni ha uno stile diverso dal film precedente. "La trama, qui, è molto più adrenalinica - prosegue - e così anche sullo schermo c’è più azione. Il tutto in un thriller originale, che combina vari elementi: teorie cospirative, mito, scienza". Uguale, invece, è stato - dopo la bufera scatenata all’uscita del Codice - l’atteggiamento di chiusura del Vaticano: "Ovviamente non ci avrebbero permesso di girare lì - conclude Howard - e abbiamo dovuto fare un lavoro straordinario sugli effetti speciali: chi guarda, non potrà mai immaginare di non trovarsi davvero nei luoghi simbolo della Santa Sede".

La visita nel supertunnel. Un’occasione più unica che rara. Perché - armati di casco giallo di protezione, e dopo innumerevoli controlli di sicurezza - i giornalisti non si limitano a visitare la sala comandi del Cern, come loro colleghi hanno fatto in altre occasioni. Ma vengono portati proprio giù, nella caverna che ospita l’acceleratore: per ammirare da vicinissimo questo immenso ammasso di metallo azzurro, in cui, al termine delle riparazioni in corso (ci fu un guasto lo scorso settembre, con ampia eco sui media) l’esperimento riprenderà. "Possiamo stare qui dentro proprio perché è in manutenzione - spiega la guida, il fisico tedesco Markus Nordberg - se fosse in funzione, la radioattività sarebbe insopportabile... a ottobre prossimo ripartirà". Poi la precisazione su Angeli e demoni: "Nella realtà l’lhc non ha nulla a che fare con l’antimateria, al contrario di quanto si dice nel libro. L’unica cosa vera è che noi, qui, cerchiamo quella che potremmo chiamare la particella di Dio... cosa accadde un attimo dopo dell’esplosione primordiale che ha dato vita al nostro universo". Un’immagine suggestiva, a sugellare queste strane "nozze" tra Hollywood e il Cern.

* la Repubblica, 20 marzo 2009


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