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ALLARME SCUOLA. Italia, 2008 ... 2010

PRECARI. DAL MONDO DELLA SCUOLA, A GRAN VOCE, UN "BASTA!" AL DISASTRO SOCIALE!!! Una lettera al governo passato e al governo presente (e al governo futuro).

(...) il popolo precario è composto da una moltitudine eterogenea di giovani e meno giovani, è uno spazio generazionale che si estende dai 23 ai 55 anni e che la politica quotidianamente, con il proprio silenzio e l’inerzia, contribuisce ad estendere (...)
mercoledì 4 settembre 1996 di Maria Paola Falchinelli
[...] Grazie alla servitù mediatica, si cerca a tutti i costi di insinuare nella popolazione l’idea che l’intera Pubblica Amministrazione sia la disgrazia primaria del paese. Il consenso guidato, se facesse presa, faciliterebbe la sostituzione di servizi pubblici essenziali, come la Sanità e la Scuola, con altri servizi privati, offerti dai mercanti della politica, erogati in ex edifici del demanio svenduti da quei mercanti a loro stessi.
Nulla si è fatto contro la precarietà e nulla di (...)

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> PRECARI. --- Giacomo Russo, uno dei precari della scuola palermitani in sciopero della fame dal 16 agosto per protestare contro i tagli agli organici, è stato ricoverato d’urgenza per grave disidratazione.

martedì 31 agosto 2010


-   SCUOLA

-  Precario in sciopero della fame
-  ricoverato per grave disidratazione

-  Giacomo Russo, insegnante palermitano in presidio a Montecitorio trasportato d’urgenza -in ospedale. Il sindacato: trovare altre forme di lotta

ROMA - Giacomo Russo, uno dei precari della scuola palermitani in sciopero della fame dal 16 agosto per protestare contro i tagli agli organici, è stato ricoverato d’urgenza all’ospedale Santo Spirito di Roma a causa del grave stato di disidratazione riscontrato dal medico che questa mattina ha accertato le condizioni di salute dei lavoratori in presidio davanti Montecitorio. Lo rende noto RdB/USB Scuola che, in una nota ribadisce la solidarietà ai precari in lotta ed al contempo invita i colleghi ad interrompere lo sciopero della fame ed a passare «a forme collettive ed organizzate di mobilitazione».

IL SILENZIO DEL MINISTRO - «La scelta dello sciopero della fame - spiegano - è infatti una forma dura ed estrema, non dettata dalla disperazione ma dalla volontà di rompere il silenzio intorno al mondo della scuola. Tuttavia l’esperienza insegna che tali azioni rischiano di divenire passerelle di un circo mediatico che accende e spegne le luci in base ai propri interessi». Pietro Di Grusa, altro precario palermitano, ha già seguito il consiglio dei medici riprendendo a mangiare. RdB/USB Scuola considera poi «vergognoso il silenzio del ministro Gelmini la quale, nonostante questo sia il secondo digiuno in due anni attuato dai lavoratori palermitani, non ha accennato nemmeno un invito a terminare la protesta» e si rivolge pertanto a tutte le forze sindacali e politiche, «affinché si facciano carico delle istanze del mondo della scuola attraverso mobilitazioni costanti ed articolate in tutto il paese, in modo di rendere di nuovo centrale il valore costituzionale del diritto allo studioi».

ANNO SCOLASTICO - Un inizio d’anno scolastico all’insegna della crescente protesta dei precari della scuola contro i tagli agli organici attuati dal governo: mercoledì i si riuniscono, come prassi, i collegi dei docenti di tutta Italia, ma il 15% dei prof (oltre 100mila) non saranno presenti perché devono ancora essere nominati dagli ex provveditorati (dove solo il 31 agosto saranno concluse le 10.000 immissioni in ruolo, oltre le 6.500 di personale Ata, decise dal governo ad agosto). L’attenzione è però sempre più focalizzata sulle contestazioni. In particolare sullo sciopero della fame, la protesta estrema più utilizzata per opporsi a migliaia di mancate conferme. I primi precari ad avviare il digiuno sono stati quelli di Palermo, seguiti da Taranto, Roma e Benevento. E mentre sui blog di settore si continuano a chiedere adesioni - "servono 20 docenti di altrettanti regioni - scrivono i precari - solo così potremo vincere il silenzio assordante delle istituzione" -, la lista si allungherà con l’avvio dello sciopero della fame anche a Milano e Pordenone.

CHI DIGIUNA - A Palermo a continuare il digiuno in via Praga, davanti l’Usp, dei tre supplenti che hanno iniziato a non alimentarsi due settimane fa, è rimasto solo Salvo Altadonna: Pietro Di Grusa, che si era sentito già male dopo alcuni giorni per la sua cardiopatia, ha dovuto mollare. Il terzo, Giacomo Russo, si è spostato a Roma. Malgrado le non buone condizioni di salute, Altadonna ha fatto sapere di volere continuare la sua protesta ad oltranza. E da alcune ore si sente meno solo: ieri sera è stato occupato il piano terra dell’Ufficio scolastico provinciale (ampliando la lista di Usp siciliani, dove già c’erano Caltanissetta, Enna, Trapani e Catania). Niente cibo ad oltranza anche per Alessandro Marescotti, presidente di PeaceLink: oggi si unirà a Rocco Altieri, l’insegnante di diritto, che dal 22 agosto ha avviato un digiuno "gandhiano" per sollevare l’attenzione dell’opinione pubblica nazionale sulla mancata formazione della prima classe del corso serale dell’istituto professionale Matteotti con indirizzi economico-aziendale e alberghiero. Un istituto superiore che da anni svolge, assieme al ruolo educativo, la funzione di accoglienza verso gli immigrati. E che secondo i docenti in sciopero il Miur avrebbe però intenzione di chiudere. Intanto, da venerdì la protesta è giunta anche a Roma: al termine del presidio-incontro organizzato dai precari siciliani, cui hanno partecipato alcune associazioni e sindacati, Giacomo Russo (che aveva da poche ore abbandonato la protesta di via Praga a Palermo) ha continuato il suo sciopero della fame. Con lui, a suo fianco, c’è un’insegnante di scuola primaria siciliana, Caterina Altamore, che dopo 14 anni di insegnamento a Palermo sarà costretta a spostarsi a Brescia.

* Corriere della Sera, 31 agosto 2010


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