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CALCIO (E POLITICA). EURO 2008: ITALIA. In memoria di Sandro Pertini.....

ITALIA - SPAGNA. UNA PARTITA MITICA. Grande il tifo di Re Juan Carlos. Ma ancor più grande quello del Presidente della Repubblica italiana. E il suo urlo: FORZA ITALIA!!! - a cura di pfls

Spagna-Italia, supplementari dopo lo 0-0. Calci di rigore dopo lo 0-0. Spagna in semifinale, Italia eliminata ai calci di rigore. Onore alla Spagna. Viva l’Italia!!!
domenica 22 giugno 2008 di Maria Paola Falchinelli
Vienna, 22 giu. (Adnkronos/Ign) - Spagna in semifinale, Italia eliminata ai quarti di Euro 2008 dopo i calci di rigore. Errori decisivi dal dischetto di De Rossi e Di Natale.

Spagna-Italia, supplementari dopo lo 0-0
Il quarto di finale tra la Nazionale di Donadoni e la squadra di Aragones si chiude a reti inviolate. Boom di vendite per il Tricolore: tornano ad affacciarsi agli angoli delle strade le bancarelle improvvisate. La Russia gela 3-1 l’Olanda e va in (...)

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> ITALIA - SPAGNA. UNA PARTITA MITICA. --- Italia, troppa paura di perdere, la Spagna ci condanna ai rigori (di Valerio Gualerzi).

lunedì 23 giugno 2008


-  Brutta partita con le due squadre che si temono. Le furie rosse osano un po’ di più
-  Per gli azzurri solo un paio di occasioni di Camoranesi e Di Natale
-  Italia, troppa paura di perdere
-  la Spagna ci condanna ai rigori
-  Chiellini migliore dei nostri. De Rossi e Di Natale: errori decisivi dal dischetto

dall’inviato VALERIO GUALERZI *

VIENNA - Per restare a galla lo aveva sacrificato, piegandosi a mandare in campo prima Del Piero e poi Cassano stravolgendo la sua formazione tipo. Il rapporto tra i due non si era comunque mai incrinato. "Mi piace come giocatore e per il suo carattere, per la testa che ha", aveva ricordato anche ieri Donadoni. Ma stasera a tradire il commissario tecnico della Nazionale è stato proprio lui, Antonio Di Natale. Dal dischetto, dopo l’errore di De Rossi, l’attaccante dell’Udinese si è fatto parare il tiro da Casillas, mandando la Spagna in semifinale a conclusione di una delle più brutte partite dell’intero Europeo.

GUARDA LA SEQUENZA DEI RIGORI

L’Italia paga la mancanza di convinzione e di coraggio, un approccio alla partita che ha fatto pensare che il vero obiettivo fosse sin dall’inizio conquistare la possibilità di giocarsela ai rigori. Il pupillo di Donadoni era entrato in campo circa a metà del secondo tempo regolamentare, ma senza riuscire a cambiare una gara segnata sin dall’inizio dal caldo e dalla paura.

La temperatura al Prater di Vienna sfiora i trenta gradi, l’aria è umida e ogni scatto va dosato, ma la fifa arriva ancora più in alto, fa 90. Tutte e due le squadre si temono e si rispettano, sembrano quasi essersi convinte che a decidere l’incontro possa essere un proprio errore più che un guizzo dell’avversario. Tutto il primo tempo scorre in una fitta tela di passaggi orizzontali. Le poche accelerazioni in profondità sono degli spagnoli, ma più che Torres e Villa a metterci in ansia sono le incursioni dei centrocampisti, Iniesta e Silva soprattutto. Ce li avevano presentati come maestri di tecnica, ma lo specchio della porta gli spagnoli per tutta la partita non lo vedono quasi mai. Solo in un paio di occasioni Buffon è costretto al tuffo. Certo, il fallo di Ambrosini al 16’ su Villa sarebbe da rigore, ma l’azione non può essere certo classificata come pericolosa. Se Fandel avesse indicato il dischetto si sarebbe parlato del penalty più inutile e ingenuo dell’Europeo.

Se le "furie rosse" tirano solo da fuori, gli Azzurri fanno ancora meno. Se prima il guaio di Donadoni era riuscire ad avere massimo da De Rossi e Pirlo senza che si pestassero i piedi, stasera il problema è diventato l’esatto opposto: come avere il romanista all’altezza delle sua bravura senza il milanista vicino. La squalifica di Pirlo pesa come un macigno, anche perché Aquilani a lungo non entra nel vivo del gioco e De Rossi si limita a coprire e mettere ordine. Così la manovra dell’Italia non riesce mai ad essere corale. Si insiste sulla fascia sinistra e su Cassano, ma Ambrosini non sembra in grado di accompagnare l’azione. Il risultato è che siamo prevedibili, con il solito cross a rientrare o qualche spiovente a cercare la testa di Toni.

Nella ripresa la musica cambia di poco. L’ingresso di Camoranesi per Perrotta al 12’ ci rende subito pericolosi con un’azione rocambolesca con Toni che conquista un difficile pallone e Camoranesi che tira a botta sicura: Casillas salva di piede. Nel complesso riusciamo a costruire qualcosina in più soprattutto grazie ad Aquilani che sembra essersi finalmente scrollato di dosso la timidezza iniziale.

A un quarto d’ora dal termine Donadoni manda dentro anche Di Natale per Cassano, nella speranza di poter contare su qualcuno che vede la porta dopo aver saltato l’uomo, ma gli azzurri girano troppo alla larga dall’area per essere davvero pericolosi. E nel secondo tempo anche la Spagna punge maggiormente, infilandoci più spesso per vie centrali e più di una volta a tenerci a galla è la velocità di Chiellini nei recuperi (alla fine sarà il migliore in campo), oltre al solito Buffon che devia un tiro avvelenato di Senna sul palo prima di bloccarlo.

I supplementari poi scorrono via con la stanchezza che rende le gambe pesanti. Italia e Spagna si dividono un’occasione per parte. Prima è Villa, subito in avvio, a concludere un contropiede con un bel diagonale che esce di poco. Replicare Di Natale, con un colpo di testa su cross di Zambrotta che Casillas alza sopra la traversa. Nel secondo tempo supplementare Donadoni manda in campo anche Del Piero per Aquilani, ma non è tanto al gioco che pensa (e infatti non cambierà nulla) ma ai calci di rigore.

Purtroppo, per il tiro di Alex, dopo il doppio errore di De Rossi e Di Natale, non ci sarà neppure il tempo. Si torna in Italia, prima per andare in vacanza, poi per preparare le qualificazioni al Mondiale 2006. Ma da settembre al timone della nave azzurra Donadoni potrebbe non esserci più.

SPAGNA-ITALIA 0-0 (4-2 dopo i rigori)

-  SPAGNA (4-4-2): Casillas; Sergio Ramos, Puyol, Marchena, Capdevila; Iniesta (14’st Cazorla), Senna, Xavi (14’st Fabregas), Silva; Villa, Torres (30’st Guiza).
-  In panchina: Reina, Palop, Albiol, Navarro, Arbeloa, Juanito, Xabi Alonso, De la Red, Sergio Garcia.
-  Allenatore: Aragones

-  ITALIA (4-3-1-2): Buffon; Zambrotta, Panucci, Chiellini, Grosso; Aquilani (3’sts Del Piero), De Rossi, Ambrosini; Perrotta (12’st Camoranesi); Toni, Cassano (29’st Di Natale).
-  In panchina: Amelia, De Sanctis, Gamberini, Materazzi, Borriello, Quagliarella.
-  Allenatore: Donadoni.

-  ARBITRO: Fandel (Germania)
-  NOTE: Serata calda, terreno in perfette condizioni. Spettatori: 51.178. Ammoniti: Iniesta, Ambrosini, Villa, Cazorla. Angoli: 8-3. Recupero: 1’pt e 3’st.
-  Sequenza rigori: Villa (gol), Grosso (gol), Cazorla (gol), De Rossi (parato), Senna (gol), Camoranesi (gol), Guiza (parato), Di Natale (parato), Fabregas (gol).

* la Repubblica, 22 giugno 2008


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