ERRATA CORRIGE!
PELAGIO
di Mons. Giovanni Climaco Mapelli
Pelagio (Britannia, 360 - Palestina, 420) per un errore di trascrizione Pelagio è stato indicato come Vescovo, in realtà era soltanto un monaco teologo britannico, inglese o irlandese (forse ordinato prete) morto poi in Palestina . Vescovo era invece uno dei suoi seguaci il Vescovo Giuliano, della Chiesa di Eclano (vicino ad Avellino- Italia) che accentuò la dottrina pelagiana e si scontrò duramente con Agostino - vedi: http://it.wikipedia.org/wiki/Pelagianesimo
N.B. Va detto che Pelagio non negava del tutto la grazia di Dio in Cristo, ma era attento alla libertà dell’uomo e alla capacità di scegliere il bene e il male con la sua volontà che già era da ritenersi una "grazia di Dio", ma il pelagianesimo accentuato in seguito dai suoi seguaci, da Celestio al Vescovo Giuliano ed altri vescovi pelagiani, in contrapposizione all’agostinismo divenne sinonimo di "salvezza autosufficiente dell’uomo" a detrimento della "grazia divina". In quei primi secoli una Dottrina vera e propria della grazia non era ancora stata del tutto definita dalla Chiesa e dai Padri in senso comune e univoco, se si eccettuano le opere di S. Agostino di Ippona: tuttavia fu rigettata la posizione pelagiana, già nel 431, perchè svuotava di senso e di forza l’opera salvifica universale di Gesù Cristo.
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