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EU-ANGELO, BUONA-NOTIZIA. "CHARISSIMI, NOLITE OMNI SPIRITUI CREDERE... DEUS CHARITAS EST" (1Gv., 4. 1-8). «Et nos credidimus Charitati...»!!!!

L’EUCARISTIA, IL DONO DELLA GRAZIA ("CHARIS") DI DIO ("CHARITAS") PER LA REMISSIONE DEI PECCATI, E L’ERESIA PELAGIANA DI PAPA RATZINGER. Una nota del Centro Studi Teologici e della Chiesa Antica Cattolica e Apostolica di Milano - a cura di pfls

lunedì 23 giugno 2008 di Maria Paola Falchinelli
[...] NON SI PUO’ OGNI VOLTA DIRE CHE QUESTA E’ LA IMMUTATA DOTTRINA DELLA CHIESA SULLA EUCARISTIA! O ADDIRITTURA CHE QUESTO E’ IL VOLERE DEL SIGNORE, E CHE LORO NON POSSONO CHE ATTUARLO, POICHE’ NON E’ NE UNO NE’ L’ALTRO.
LA CHIESA AUTENTICA CATTOLICA E APOSTOLICA HA SEMPRE INTESO LA DOTTRINA EUCARISTICA COME REMISSIO PECCATORUM ET VIATICUM PER OGNI CRISTIANO E NON SOLO PER I PURI O SEDICENTI TALI.
ALTRA COSA ERA QUANDO LA CHIESA ED IL VESCOVO PER PUBBLICI PECCATI GRAVISSIMI COME UN (...)

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> L’EUCARISTIA, IL DONO ("CHARIS") DI DIO ("CHARITAS") PER LA REMISSIONE DEI PECCATI, E L’ERESIA PELAGIANA DI PAPA RATZINGER. ---- Voi date loro da mangiare (di Renato Pierri)

giovedì 26 giugno 2008

Lettera

Voi date loro da mangiare

di Renato Pierri *

Gentile direttore,

il cardinale Angelo Bagnasco, riguardo al rifiuto della Chiesa di concedere l’eucaristia ai divorziati, ha dichiarato che si tratta di "una decisione intrinseca, che nasce dall’interno del sacramento stesso dell’Eucarestia". Io non mi illudo di poter far cambiare opinione ai fedeli che reputano vangelo le parole della Chiesa; però ho la speranza che il cardinale un piccolo segretissimo ripensamento possa averlo. Un’occhiata al Vangelo, infatti, ci fa capire che Cristo qui e ora non rifiuterebbe l’ueucaristia a nessuno. Solo qualche esempio: nella parabola del grande convito (Lc 14,15s) Gesù fa dire dal padrone al servo: «Va’ per le strade e lungo le siepi e forzali ad entrare, affinché la mia casa sia piena». Non dice: «Non invitare i peccatori al mio banchetto». Nel miracolo della moltiplicazione dei pani, Gesù, dando incarico agli apostoli di distribuire alla folla pane e pesci, disse loro: «Voi date loro da mangiare» ( cf Mt 14,16). Non disse: «Date da mangiare solo "ai puri senza peccato"». E ancora: "Gesù...durante una cena...si alza da tavola e depone il mantello e, preso un panno, se ne cinse. Versa quindi dell’acqua nel catino e incominciò a lavare i piedi dei discepoli" (cf Gv 13, 1ss). Il peccatore Giuda non fu escluso, come si evince dal seguito: "Sapeva infatti chi stava per tradirlo; per questo disse: «Non tutti siete puri». Quando ebbe dunque lavato loro i piedi...«Se dunque io, il Signore e il maestro, vi ho lavato i piedi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri». La Chiesa lava i piedi solo ai "puri e senza peccato" (parole di Benedetto XVI), e così facendo si mette in una posizione ben diversa dal Cristo.

Renato Pierri

* Il Dialogo, Giovedì, 26 giugno 2008


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