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Memoria della Liberazione e della Costituzione, la Legge dei nostri Padri e delle nostre Madri Costituenti....

BASTA CON GLI INCIUCI E LE CONNIVENZE!!! L’"URLO" DI ANTONIO DI PIETRO CONTRO IL "PADRETERNO" E CONTRO LA MORTE CIVILE, CULTURALE E POLITICA DELL’INTERA ITALIA.

sabato 28 giugno 2008 di Maria Paola Falchinelli
[...] "Berlusconi sta utilizzando tutto questo tempo in parlamento per farsi le leggi che servono a lui, soprattutto una legge che gli permette di non essere più processato, fosse manco il Padreterno", sottolinea Di Pietro sul nuovo "lodo Schifani" sull’immunità alle alte cariche dello Stato. "Noi dell’Idv - ha confermato l’ex ministro - faremo un referendum per permettere ai cittadini di abrogare questa legge in modo che anche lui sia uguale agli altri".
"L’azione politica di questo (...)

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> BASTA CON GLI INCIUCI E LE CONNIVENZE!!! L’"URLO" DI ANTONIO DI PIETRO CONTRO IL "PADRETERNO" E CONTRO LA MORTE CIVILE, CULTURALE E POLITICA DELL’INTERA ITALIA. ----Di Pietro, niente scuse a Berlusconi: "Lui deve chiederle agli italiani".

domenica 29 giugno 2008


-  Dopo il "magnaccia" rivolto ieri al Cavaliere, in riferimento alle intercettazioni
-  il leader dell’Idv non fa marcia indietro: "Obbliga il Parlamento a fare leggi per lui"

-  Di Pietro, niente scuse a Berlusconi
-  "Lui deve chiederle agli italiani"

ROMA - Il giorno dopo la bufera scatenata dalle sue dichiarazioni su Silvio Berlusconi, Antonio Di Pietro non chiede scusa al premier, per averlo definito "un magnaccia". Anzi. Infatti il leader dell’Italia dei valori, ospite di Lucia Annunziata nel programma tv In mezz’ora, sostiene che è il Cavaliere a doversi "scusare con gli italiani, perché in campagna elettorale ha detto che si sarebbe attivato per farli stare bene. E invece sta obbligando il Parlamento a fare leggi che servono a lui per suo interesse".

"Il mio sarà pure un linguaggio crudo - aggiunge Di Pietro - ma il suo è un insulto agli italiani perché quando ha un processo in corso si fa una legge per farsi salvare". Quindi "è il premier che si deve scusare con gli italiani anche perché non può fare telefonate al direttore della rete pubblica per cui noi paghiamo il canone per dire piazza questo, piazza quello".

Ieri il presidente del Consiglio, dalla Sardegna, ha reagito a quel "magnaccia" di Di Pietro dicendo ai suoi amici presenti "è un mascalzone". Mentre il suo avvocato difensore nonché parlamentare del suo partito, Nicolò Ghedini, ha annunciato querele.

* la Repubblica, 29 giugno 2008.


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