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A futura memoria

CRIPTONAZISMO ITALO-VATICANO. Il decreto con le impronte del cavaliere e la targa automibilistica S.C.V. - Stato Città Vaticano. Una nota di Paolo Farinella, sottoscritta e inviata da Aldo Antonelli - a cura di Federico La Sala.

mercoledì 2 luglio 2008 di Maria Paola Falchinelli
[...] Per porre un segno contro questa ignominia aberrante, da domenica prossima, 6 luglio 2008, celebrerò la Messa con la stola viola in segno di lutto e con incisa su di essa la stella di Davide gialla come promemoria profetico di rifiuto in nome di Dio e della mia coscienza di questa indegna indecenza che deturpa in modo irreversibile la dignità civile, giuridica, morale e cristiana del mondo intero. La stola è la stessa che feci fare per solidarietà al popolo d’Israele, quando esigeva (...)

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> CRIPTONAZISMO ITALO-VATICANO. Il decreto con le impronte del cavaliere e la targa automibilistica S.C.V. - Stato Città Vaticano. Una nota di Paolo Farinella, sottoscritta e inviata da Aldo Antonelli - a cura di Federico La Sala.

giovedì 3 luglio 2008

Cosa rappresentava il triangolo viola sull’uniforme? “Le varie categorie di internati nei campi [nazisti] portavano speciali segni di riconoscimento”, spiega un libro sull’argomento. “Prima della guerra fu introdotto un sistema di riconoscimento che consisteva nel cucire un pezzo di tessuto triangolare sull’uniforme di ogni internato. Il colore dipendeva dal gruppo a cui apparteneva il prigioniero: rosso per i prigionieri politici, viola per i testimoni di Geova, nero per gli asociali, verde per i criminali, rosa per gli omosessuali, blu per gli emigrati. Alle uniformi dei prigionieri ebrei veniva cucito un triangolo giallo sul triangolo colorato in modo da formare la stella di Davide a sei punte”. - Anatomy of the SS State.

Nel campo di concentramento

Fui internato nel campo di concentramento di Gross-Rosen, nella Slesia. Ricevetti un numero come prigioniero e un triangolo viola che mi identificava come testimone di Geova. Le SS mi fecero una proposta. Avrei potuto lasciare il campo e diventare addirittura un ufficiale dell’esercito nazista a una condizione. “Devi rinunciare alle idee degli Studenti Biblici, che sono contrarie al Terzo Reich”. Gli altri prigionieri non ricevettero una simile proposta. Solo ai testimoni di Geova venne offerta l’opportunità di lasciare i campi. Ciò nonostante rifiutai con decisione quel “privilegio”, e lo stesso fecero migliaia di altri fratelli. La risposta delle guardie fu: “Guarda il fumaiolo del forno crematorio. Pensaci bene, altrimenti riguadagnerai la libertà solo attraverso quella canna fumaria”. Di nuovo rifiutai senza esitare e in quell’istante fui pervaso dalla “pace di Dio che sorpassa ogni pensiero”. - Filippesi 4:6, 7.

“Perché, Signore, hai taciuto?”

QUESTE parole sono state pronunciate da papa Benedetto XVI il 28 maggio 2006, in occasione della sua visita all’ex campo di concentramento di Auschwitz, in Polonia, il luogo in cui i nazisti sterminarono centinaia di migliaia di ebrei e altri. Il papa ha aggiunto: “Quante domande ci si impongono in questo luogo! Sempre di nuovo emerge la domanda: Dove era Dio in quei giorni? Perché Egli ha taciuto? Come poté tollerare questo eccesso di distruzione, questo trionfo del male? . . . Dobbiamo rimanere con l’umile ma insistente grido verso Dio: Svegliati! Non dimenticare la tua creatura, l’uomo!” - L’Osservatore Romano, 7 giugno 2006.

Il discorso del papa ha suscitato vivaci reazioni. Alcuni hanno rilevato omissioni significative, come il mancato richiamo all’antisemitismo che caratterizzò le atrocità di Auschwitz. C’è anche chi ha letto nelle parole del papa un tentativo di sminuire la richiesta di perdono per le colpe della Chiesa fatta da Giovanni Paolo II. Un giornalista cattolico, Filippo Gentiloni, ha osservato: “Era però logico che non pochi commentatori di fronte alla domanda difficile su dove fosse Dio, domanda senza risposta, chiedessero invece risposta alla domanda più facile: dove era Pio XII?” (Adista, 10 giugno 2006) I commentatori si riferivano al silenzio di papa Pio XII durante l’Olocausto.

L’Olocausto e tutti gli altri genocidi commessi nel corso della storia umana dimostrano che “l’uomo ha dominato l’uomo a suo danno”. Davanti a tanto orrore il Creatore dell’uomo non ha taciuto; anzi nelle pagine della Bibbia ha spiegato perché ha tollerato il male. Dio, inoltre, ci ha assicurato che non ha dimenticato l’umanità, perché il periodo concesso all’uomo per autogovernarsi avrà presto fine. Vorreste saperne di più riguardo al proposito di Dio per noi? I testimoni di Geova saranno lieti di aiutarvi a trovare nella Bibbia le risposte alle domande che hanno lasciato perplesso papa Benedetto XVI.

A causa dei crimini commessi in nome di Dio dai seguaci di molte diverse religioni nel corso della storia, oggi milioni di persone si sono allontanate da Dio e da Cristo. Danno a Dio la colpa delle terribili guerre di religione, come le crociate combattute fra cattolici e musulmani, le guerre fra musulmani e indù, e le guerre fra cattolici e protestanti. Additano lo sterminio degli ebrei in nome di Cristo e le crudeli inquisizioni cattoliche. Ma sebbene i capi religiosi responsabili di tali orrendi crimini dicessero che Dio era il loro Padre, non erano anch’essi figli del Diavolo come i farisei che Gesù condannò? Dato che Satana è il dio di questo mondo, non dovremmo aspettarci che domini anche le religioni seguite dalle persone del mondo? .

"Dichirano pubblicamente di conoscere Dio, ma lo rinnegano con le loro opere".


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