Ho sempre creduto che la morale fosse elemento di interiorità innato nell’Io di ogni abitante della terra, è la coscienza di volerla tirar fuori o meno, a seconda delle situazioni che è lontana dall’autogestione individuale.
Tralasciando la situazione relativa alla Regione “che fortunatamente rimane ancora in Obiettivo 1” mi porto a zoommare su San Giovanni in Fiore. Sani principi, vivi desideri, infiammati cuori...tutte quante componenti ammirevoli di un agire immateriale. Mi capita, sporadicamente, quando assolvo al mio rientro dalla città bruzia, di percorrere le vie florensi nel notturno...il silenzio, il deserto; poi qualche voce si sente: il senso delle frasi che pronuncia è, spesso, sempre lo stesso e descrive l’intolleranza del vivere una cittadina che, giorno dopo giorno, sbiadisce i suoi colori...e sono i giovani che parlano, lamentano un’insoddisfazione costante mentre sorseggiano l’amica birra (preferisco il whiskey per quel che mi riguarda). Con quale energia dovrebbe lottare il giovane sangiovannese? Quale fiamma di speranza dovrebbe rincorrere? E soprattutto, quale giovane sangiovannese dovrebbe lottare dal momento che l’agglomerato urbano risulta, ad oggi, popolato per la maggiore da over-50 e under-18?
“Siamo in guerra” ho sentito dire più volte, ultimamente. Se a guerra si risponde con guerra non ci sarà mai tregua e ogni cosa (cervelli compresi) andrà in contro a distruzione. Gli autori sono sicuramente in grado di mantenere una lucidità mentale che sovrasta ogni tentativo di “neutralizzazione”. De-umanizzazione è monopolizzare gli obiettivi della vita. G.