Leggendo l’articolo e poi i commenti, salta agli occhi palese la divisione tra chi, stanco e deluso, ha una visione "disfattista" (come ha detto qualcuno) e che, piuttosto, definirei frutto di una analisi delle innegabili problematiche politico-sociali che attanagliano San Giovanni. Dall’altro lato si pone chi non vede, non vuole vedere o non avverte il disagio dei più (non so se è una fortuna o una qualche forma di cecità). Non ho letto il libro, ne ho sentito parlare, mi hanno riportato molto, ma nulla di un intento denigratorio nei confronti di quanto di bello e ricco c’è a San Giovanni, la neve, i funghi, le tradizioni, la gente, le strade... abbiamo fortuna ad averle, ma la possibilità di goderle non è data a tutti. Anche io sono una sangiovannese che non vive (suo malgrado) "allu paise", non dico che non mi sia stato permesso (per evitare che mi venga suggerito di rivolgermi ad uno psichiatra causa "manie di persecuzione"), ma sicuramente non ho trovato o non ho saputo trovare OPPORTUNITA’, tanto che stò cercando di tracciare la mia strada, senza che i figli dei figli dei miei figli debbano necessariamente votare i figli dei figli dei figli..... poi tornerò forte della mia indipendenza morale e felice di dire, fare, pensare per il mio paese.
Ciao T.