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A "REGIME LEGGERO", FINO ALLA CATASTROFE .... DELLA SCUOLA PUBBLICA E DELLA REPUBBLICA!!!

GELMINI PREPARA IL NUOVO ANNO SCOLASTICO DEL REGIME E PROPONE ZERO IN CONDOTTA PER CHI NON PARTECIPA AL RITO MATTUTINO DELL’ALZA BANDIERA E AL CANTO DELL’INNO DEL PARTITO UNICO "Forza Italia" - a cura di Federico La Sala

lunedì 14 luglio 2008 di Maria Paola Falchinelli
Per la cancellazione della parola "PUBBLICA" (con tutte le sue conseguenze) dal Nome del Ministero dell’Istruzione della Repubblica, voto di condotta al Ministro e a tutto il governo del Partito di "Forza Italia": ZERO!!! ASSOLUTAMENTE: PER MALA EDUCAZIONE COSTITUZIONALE!!!.
GIOVANNI MARIA FLICK, A "BALLARO’": UNA LEZIONE DI VITA POLITICA E COSTITUZIONALE ANCORA VIVA !!! Una nota per aiutare il Ministro dell’Istruzione Gelmini a ben ricordare.
ITALIA: LA SCUOLA DELLA REPUBBLICA AL VIA. LE (...)

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> GELMINI PREPARA IL NUOVO ANNO SCOLASTICO DEL REGIME ---- Discorso pronunciato da Piero Calamandrei l’11 febbraio 1950.

mercoledì 15 ottobre 2008

Discorso pronunciato da Piero Calamandrei al III Congresso dell’Associazione a difesa della scuola nazionale (Adsn), a Roma l’11 febbraio 1950

Facciamo l’ipotesi, così astrattamente, che ci sia un partito al potere, un partito dominante, il quale però formalmente vuole rispettare la costituzione, non la vuole violare in sostanza. Non vuol fare la marcia su Roma e trasformare l’aula in alloggiamento per i manipoli; ma vuol istituire, senza parere, una larvata dittatura.

Allora, che cosa fare per impadronirsi delle scuole e per trasformare le scuole di stato in scuole di partito? Si accorge che le scuole di stato hanno il difetto di essere imparziali. C’è una certa resistenza; in quelle scuole c’è sempre, perfino sotto il fascismo c’è stata. Allora, il partito dominante segue un’altra strada (è tutta un’ipotesi teorica, intendiamoci). Comincia a trascurare le scuole pubbliche, a screditarle, ad impoverirle. Lascia che si anemizzino e comincia a favorire le scuole private. Non tutte le scuole private. Le scuole del suo partito, di quel partito. Ed allora tutte le cure cominciano ad andare a queste scuole private. Cure di denaro e di privilegi. Si comincia persino a consigliare i ragazzi ad andare a queste scuole, perché in fondo sono migliori si dice di quelle di Stato. E magari si danno dei premi, come ora vi dirò, o si propone di dare dei premi a quei cittadini che saranno disposti a mandare i loro figlioli invece che alle scuole pubbliche alle scuole private. A "quelle" scuole private. Gli esami sono più facili, si studia meno e si riesce meglio. Così la scuola privata diventa una scuola privilegiata. Il partito dominante, non potendo trasformare apertamente le scuole di stato in scuole di partito, manda in malora le scuole di stato per dare la prevalenza alle sue scuole private.

Attenzione, questa è la ricetta. Bisogna tener d’occhio i cuochi di questa bassa cucina. L’operazione si fa in tre modi: ve l’ho già detto: rovinare le scuole di stato. Lasciare che vadano in malora. Impoverire i loro bilanci. Ignorare i loro bisogni. Attenuare la sorveglianza e il controllo sulle scuole private. Non controllarne la serietà. Lasciare che vi insegnino insegnanti che non hanno i titoli minimi per insegnare. Lasciare che gli esami siano burlette. Dare alle scuole private denaro pubblico. Questo è il punto. Dare alle scuole private denaro pubblico.

Pubblicato nella rivista Scuola Democratica, 20 marzo 1950


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