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A "REGIME LEGGERO", FINO ALLA CATASTROFE .... DELLA SCUOLA PUBBLICA E DELLA REPUBBLICA!!!

GELMINI PREPARA IL NUOVO ANNO SCOLASTICO DEL REGIME E PROPONE ZERO IN CONDOTTA PER CHI NON PARTECIPA AL RITO MATTUTINO DELL’ALZA BANDIERA E AL CANTO DELL’INNO DEL PARTITO UNICO "Forza Italia" - a cura di Federico La Sala

lunedì 14 luglio 2008 di Maria Paola Falchinelli
Per la cancellazione della parola "PUBBLICA" (con tutte le sue conseguenze) dal Nome del Ministero dell’Istruzione della Repubblica, voto di condotta al Ministro e a tutto il governo del Partito di "Forza Italia": ZERO!!! ASSOLUTAMENTE: PER MALA EDUCAZIONE COSTITUZIONALE!!!.
GIOVANNI MARIA FLICK, A "BALLARO’": UNA LEZIONE DI VITA POLITICA E COSTITUZIONALE ANCORA VIVA !!! Una nota per aiutare il Ministro dell’Istruzione Gelmini a ben ricordare.
ITALIA: LA SCUOLA DELLA REPUBBLICA AL VIA. LE (...)

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> GELMINI PREPARA ... LA SCUOLA DEL "POPOLO DELLA LIBERTA’"!!! --- E Fabio Luppino si chiede (ancora!) "Forse per Gelmini la scuola pubblica è di sinistra?".

martedì 14 settembre 2010

Forse per Gelmini la scuola pubblica è di sinistra?

di Fabio Luppino (l’Unità, 14.09.2010)

Poteva fermarsi alla sottovalutazione bonaria dei simboli leghisti nella scuola di Adro, comunque fatto grave per un ministro. Gelmini ha voluto strafare, denotando protervia culturale e voglia di rivincite antiche quando ha detto che il pericolo vero sono i simboli di sinistra nelle scuole. Sono progressista di formazione, di sinistra ma senza illusioni, scarsamente ideologico, socialdemocratico dentro il Pci.

Ma mi avrebbe molto seccato, fortemente contrariato trovare nelle scuole dei miei figli «simboli di sinistra», così come le pennellate celtiche di Adro, anche di più. Passo in rivista più e più volte quello che vedo entrando in una scuola (perché non si può essere sempre contro per principio), ma ho grandi difficoltà ad accogliere la preoccupazione del ministro. Il crocefisso? No. La foto del Presidente della Repubblica? No, non poteva parlare di quella. I presidi con la porta aperta, a volte? Certo potrebbero generare sospetti, ma di sinistra è un po’ più forte, direi. Bidelli (personale Ata, sì) senza divisa? Certo, qualche decennio fa le avevano, a volte azzurre, a volte nere, ma adesso i soldi non ci sono nemmeno per quelle. No, passiamo oltre.

O forse che siano di sinistra i banchi rotti, i muri scrostati, i bagni non puliti, le palestre senza l’agibilità, la mancanza della carta igienica, le serrande rotte, le porte che non si chiudono e che nessuno aggiusta? Potrebbero, forse, come conseguenza di un modo rivoluzionario di stare a scuola dei ragazzi, al pari della gelatina sui capelli, dei pantaloni portati più bassi delle mutande, dell’orecchino, del piercing, della capacità a volte di fare domande intelligenti...

Ecco, forse ci sto arrivando. Se uno studente sa parlare, pensare, studiare, educato come cittadino consapevole, forse è questo il punto, il problema. Se la scuola Gelmini è di destra, perché la riforma delle superiori tagliando il sapere sta affievolendo i presupposti dell’Istruzione costituzionale, la scuola pubblica, laica, nata per formare, includere, consentire l’ascensore sociale, garantire l’attuazione del principio di eguaglianza è di sinistra.

La scuola, è di sinistra!

Allora, il punto è questo. Avere libri non orientati, insegnanti capaci di destare lo spirito critico, scrivere, formarsi un’opinione libera, non aderire a schemi precostituiti, esercitare obiezione di coscienza grazie ad una approfondita conoscenza delle cose. Tutto questo è di sinistra, forse? Se è così, rivendichiamo che questa sia la scuola, pubblica, e anche non pubblica. Quello che Gelmini e il governo di cui fa parte stanno aspramente combattendo da due anni con geometrica potenza.


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