Ma Pilato non si lavò le mani: un documentato saggio di Aldo Schiavone riesamina la figura del governatore della Giudea
di Claudio Strinati (il messaggero, 23.01.2016 - ripresa parziale)
Di uno che non vuole responsabilità scaricando tutto sugli altri, si dice che fa come Ponzio Pilato. Se ne lava le mani! Aldo Schiavone ha scritto un libro intero (Ponzio Pilato. Un enigma tra storia e memoria, Einaudi, euro 22) per spiegare il senso profondo del celebre aneddoto, raccontando la vera vicenda del quinto governatore della Giudea per come è deducibile da un attento scrutinio dei testi antichi su questo personaggio realmente vissuto e operante all’ inizio del primo secolo. Ha riletto i Vangeli, ha riletto storici e saggisti come Flavio Giuseppe, Filone di Alessandria, Tacito, Tertulliano; ha esaminato ogni possibile traccia dell’epoca col fine di approdare alla ricostruzione di Ponzio Pilato per entrare sempre più a fondo nella reale conoscenza della figura storica del Cristo, a prescindere dall’essere credenti o non credenti. Che cosa può essere detto di filologicamente documentato quando si tocca un tema di tale delicatezza e complessità?
LE DOMANDE Nel corso del tempo sono state tante le risposte a un simile quesito e in tal senso l’ incertezza continuerà a regnare sovrana in saecula saeculorum ma bisogna dire che ogni passaggio dei Vangeli è qui seriamente scrutinato da Schiavone per estrarne una verità o almeno una verosimiglianza degna di esame e cruciale è proprio l’ episodio del lavaggio delle mani.
Ma che cosa è successo veramente? si chiede l’ autore che dà per certo come gli episodi della Passione di Cristo narrati nei Sinottici e nel Vangelo di Giovanni siano in sostanza realmente accaduti, dato che prende tali scritti come testimonianze filologicamente attendibili, da interpretare certo, ma basate su avvenimenti veri.
È l’ evangelista Matteo a raccontare il momento cruciale della storia e Schiavone lo commenta da par suo. Dopo tre rifiuti da parte dei giudei di liberare Gesù, Pilato si scoraggia: “presa dell’acqua si lavò le mani di fronte alla folla dicendo: Io sono innocente di questo sangue, vedetevela voi! E tutto il popolo rispondendo disse: il suo sangue su di noi e sui nostri figli”.
Schiavone argomenta : “non si può credere a una sola parola di questo racconto”. [...].