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ANNO PRIMO DELL’ERA CAIMANICA..... E FESTA DELLA RINASCITA DELLA "MENTE BICAMERALE" (Julian Jaynes),

DALLA SVOLTA DI SALERNO ALLA SVOLTA DEL GOVERNO DEI LODO E DELLE IMPRONTE PER TUTTI. VELTRONI D’ALEMA E COMPAGNI CONSEGNANO "L’UNITA’" (DI GRAMSCI E ... DI COLOMBO) AL MINISTRO DEI BENI CULTURALI E SI METTONO AL LAVORO CON "ALLEGRIA": "FORZA ITALIA"!!!

venerdì 18 luglio 2008 di Maria Paola Falchinelli
[...] l’opposizione? Concorda sulla linea «impronte a tutti» ma dissente - è l’istanza di Walter Veltroni - sull’opportunità di mantenere ancora in vita il provvedimento su quelle prelevate ai rom «e quindi chiediamo - dice il leader del pd - che quella misura sia sospesa ». Quanto a Di Pietro, nel merito è della stessa opinione, nel tono no: «E’ una proposta scioccante e provocatoria per attenuare altre scelte razziste e xenofobe fatte dal governo». Ma il governo, per amor di pace, farà il (...)

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> DALLA SVOLTA DI SALERNO ALLA SVOLTA DEL GOVERNO DEI LODO E DELLE IMPRONTE. ---- Siamo all’annuncio del cambio di direzione "via intervista"? Concita De Gregorio? Comunicato dell’assemblea dell’Unità.

sabato 19 luglio 2008


-  l’Unità 19.07.2008

-  Comunicato dell’assemblea dell’Unità
-  Le redattrici ed i redattori de l’Unità

Alle ore 13, 28 di oggi venerdì 18 luglio l’agenzia Adn-Kronos lancia l’anticipazione di un’intervista della collega Concita De Gregorio a Prima Comunicazione con la quale si preannuncia come prossimo direttore dell’Unità ed entra nei particolari di ciò che ha in mente di fare. Ma a quale titolo? Al Cdr non risulta che sino ad oggi vi sia stato alcun atto formale o informale d’incarico della proprietà a favore di Concita De Gregorio. Siamo all’annuncio del cambio di direzione "via intervista"?

L’Unità è un giornale che si misura ogni giorno in edicola, con una redazione orgogliosa della sua professionalità ed autonomia, garantita anche in questi tempi difficili, dalla direzione di Antonio Padellaro. A nome della redazione chiediamo rispetto e chiarezza. Se vi sono decisioni da prendere le si prendano nel rispetto rigoroso delle forme e soprattutto delle persone, assumendosene in modo chiaro tutte le eventuali responsabilità. Perché la vita del giornale non può più essere segnata dall’incertezza sul suo presente e sulle sue prospettive. Da tempo chiediamo al nuovo editore Renato Soru un piano preciso di rilancio dell’Unità.

Alla collega Concita De Gregorio siamo costretti a ricordare cosa prescrive il contratto di lavoro a proposito dei diritti e dei doveri di redattori e direttori anche in rapporto con le organizzazioni sindacali. In particolare il punto che impone alla proprietà l’obbligo di comunicare al Cdr prima di qualsiasi altro soggetto e comunque almeno 48 ore prima del conferimento dell’incarico, eventuali cambi di direzione.

Non solo. Il contratto prevede che il futuro direttore e l’azienda presentino un piano editoriale e industriale al confronto con la rappresentanza sindacale sul quale il direttore si gioca il gradimento della redazione. Siamo all’intollerabile paradosso.

Solo ieri in un incontro ufficiale con il Cdr l’attuale presidente nonché amministratore delegato della Nie, la società editrice dell’Unità, Giorgio Poidomani ha assicurato, e confermato anche oggi, che non vi è all’ordine del giorno degli organi della società alcun mutamento della direzione giornalistica de l’Unità. Ma poco dopo arriva l’anticipazione "annuncio" della collega. Alle 14,41 Concita De Gregorio chiarisce - all’agenzia Ansa - che nulla di formale ci sarebbe. Che il nuovo editore Renato Soru le avrebbe proposto la direzione de l’Unità, il giornale fondato da Antonio Gramsci, e che la trattativa sarebbe ancora in corso. C’è da chiedersi allora la ragione dell’intervista a Prima Comunicazione con la quale si prospetterebbe un preciso modello di giornale a prescindere non solo da ogni formale incarico, ma anche da ogni confronto con la redazione.

Le forme sono sostanza. Il precedente suona come inammissibile mancanza di rispetto verso l’intera redazione e verso il direttore Antonio Padellaro cui va tutta la solidarietà dei giornalisti e verso la rappresentanza sindacale.

Alla proprietà, nella figura del presidente e amministratore delegato della Nie, Giorgio Poidomani e dell’editore Renato Soru, chiediamo non solo trasparenza e rispetto delle regole, ma un’immediata chiarificazione.


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