Inviare un messaggio

In risposta a:
Il magistero del Dio ("charitas") di Giuseppe e Maria e Gesù non è il il magistero di "Mammasantissima" e di Mammona (Benedetto XVI, "Deus caritas est", 2006).

IL CONCILIO VATICANO III. PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI. Sul filo delle "vecchie" e ultime richieste del Cardinale Martini, l’Arcivescovo Milingo rilancia la proposta - a cura di pfls

lunedì 21 luglio 2008 di Maria Paola Falchinelli
[...] Hans Kung lo esprime bene: "Se la Chiesa Cattolica Romana vuole avere un futuro come Chiesa del XXI secolo, c’è bisogno di un nuovo Giovanni XXIII, cioè Giovanni XXIV. Questi, come il suo predecessore alla metà del XX secolo, deve indire un Concilio Vaticano III e guidare la Chiesa verso un cambiamento da Chiesa Cattolica Romana a Chiesa Cattolica Vera, cioè Vera Chiesa Universale". (Hans Kung: The Catholic Church: 2003) [...]
"DIO NON E’ CATTOLICO". "Dio è al di là delle frontiere (...)

In risposta a:

> IL CONCILIO VATICANO III. PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI. Sul filo delle "vecchie" e ultime richieste del Cardinale Martini, l’Arcivescovo Milingo rilancia la proposta --- e l’azione: "Vivificare la Comunità Cristiana".

mercoledì 24 settembre 2008

Azione e Reazione

di E. Milingo

22 settembre 2008 *

Azione e Reazione

Saluti dall’Africa. E’ bello essere si nuovo a casa. Abbiamo trascorso 40 giorni in serenità, senza grossi problemi, fin quando non siamo arrivati in Corea. Ci stiamo di nuovo adeguando al clima coreano. Grazie delle vostre preghiere e degli auguri per il mio 50° anniversario di ordinazione, nonché del mio matrimonio. Tutto è andato bene. Grazie a Dio e a tutti voi.

Miei cari confratelli preti sposati, noi comprendiamo i vostri problemi. C’è un proverbio africano che dice: "Wamva M’mimba ndiye atsekula citseko - Uno che ha mal di pancia corre verso la porta per liberarsi!".

In molte case africane i bagni non hanno la porta. Devono andare all’aperto per i propri bisogni. Molti di voi, alcuni sono già deceduti, si aspettavano che la vostra madre chiesa prendesse a cuore la vostra situazione. Ma ancora oggi vi trovate nella medesima situazione.

In questo periodo la chiesa cattolica romana sta indicendo una campagna per convincere i fedeli ingenui che noi siamo una setta. Alcuni di questi cristiani che hanno creduto in ciò che diciamo riguardo il celibato obbligatorio, sono stati allontanati dalle chiese, tacciati di essere seguaci della setta di Milingo. Non sappiamo fino a che punto si arriverà.

Il problema è che in molti paesi i preti sposati hanno ancora paura di celebrare la messa in pubblico. Naturalmente, è lo stesso prete che continua a nascondersi. In Kenya, un prete sposato e un seminarista stanno creando ampi spazi all’aperto per grandi celebrazioni. E la gente sembra accettare la cosa. Il prete sposato ha difficoltà a spostarsi in bicicletta e alcuni fedeli gli hanno concesso dello spazio per costruire una chiesa. Egli ha condiviso questa sua esperienza con i preti sposati del Kenya, che hanno preso sul serio la cosa tanto da istituire il capitolo dei preti sposati del Kenya, dal titolo: Il Capitolo della Prelatura Married Priests Now in Kenya - Prelatura Cattolica dei SS. Pietro e Paolo.

E’ triste vedere i preti sposati dello Zambia, che sono come topi che muoiono di fame nascosti in una tana, col terrore delle conseguenze di una eccessiva esposizione. Se i topi fossero usciti allo scoperto, il peso sarebbe stato percepito in modo relativo.

Ma preferiscono morire di fame per niente. I preti sposati dello Zambia hanno troppa paura del Vaticano, della chiesa cattolica romana. Mi hanno parlato, li ho invitati al meeting dei pastori, ma non sono mai usciti fuori. Comunque, anche senza di loro, dopo il meeting dei Pastori, abbiamo costituito un fronte cristiano unificato. Abbiamo deciso di nominare la nostra unione: Prelatura Cattolica Apostolica dello Zambia. Ci sembrava che ’una diocesi’ fosse troppo vicina alla tradizione della struttura cattolica romana. Abbiamo metodisti, presbiteriani, teosofisti, pentecostali ed evangelici. Speriamo di annettere presto alcuni anglicani, luterani e aventisti del settimo giorno. Erano presenti all’incontro alcuni osservatori.

Riguardo a come procedere insieme, ne abbiamo discusso il 17 settembre insieme ad un comitato eletto, dopo aver lasciato lo Zambia. Stiamo aspettando le minute dell’incontro del 17 settembre. Che grande responsabilità abbiamo! Abbiamo intrapreso senza dubbi la via dell’unità, come dice la lettera agli Efesini 4:1-6.

Scrivo questa email sotto forma di ’azione e reazione’ affinché anche loro si muovano. Faremo un follow-up prima della fine dell’anno, inviando un arcivescovo della Prelatura in Zambia ad incontrare i Pastori. Il tema su cui indubbiamente si può intraprendere una azione è: "Vivificare la Comunità Cristiana".

Ritorno in Africa a Dicembre: Camerun

Dopo aver lasciato il Camerun, le voci dei pastori camerunensi si sono fatte sentire.

Ma non è stata colpa nostra. I vescovi ci hanno incontrati in privato. Ci dispiace che sia andata così. Eravamo sotto il controllo dei vescovi Gallicani, Bizantini e Stevenisti. L’anziano vescovo cattolico di Brazaville questa volta non è venuto, sebbene fosse presente al Catholic International Symposium. Questo è il comitato di vescovi che è stato istitutito lo scorso anno. Non hanno annesso tra le fila nuovi vescovi Metodisti, Presbiteriani, ecc. Ci sono ben 168 denominazioni cristiane in Camerun. Sia la chiesa cattolica romana che quella anglicana, reclamano il monopolio della religione. Quindi in Camerun, la religione ufficiale è cattolica romana. Comunque, non esistono eccezioni al celibato obbligatorio che abbia causato decessi nei preti o nelle religiose di cui non si sia tenuto conto.

Dato l’alto numero di vescovi in Camerun che vogliono appartenere alla nostra unione, sono stato nominato Patriarca. Ho chiesto loro quali fossero i miei compiti. Ci stanno lavorando. Esiste un solo altro patriarcato in Africa, iin Egitto, Cairo.

Bisognerà studiarla bene, dato che nella chiesa cattolica romana il patriarcato è stato abolito.

La sede di Venezia l’aveva spuntata, ma ora non più. Sono ignorante sulla natura dei Patriarcato e su ciò che comporta. Comunque, se ne parlerà in dicembre.

50° Anniversario del mio Presbiterato

E’ stato celebrato in Kenya. Eravamo solo 10 all’inizio della messa. Ma alla fine eravamo circa 40. E’ stato bello perché ognuno di loro ha formulato una sua preghiera per me. Non abbiamo indugiato sul rituale vero e proprio. I fondi erano abbastanza limitati, ma abbiamo fatto il possibile con quello che avevamo.

Matrimonio

Ho coinvolto i miei confratelli di Ngoni. Hanno contribuito positivamente. Mi hanno consigliato e sostenuto e hanno partecipato al rinfresco e alle danze. La gente era contenta e si è divertita. Tornando a Lusaka, la capitale, abbiamo richiesto la registrazione del certificato di matrimonio e abbiamo dovuto pagare un sacco di soldi, come se un uomo, anche se proviene dallo Zambia, non potesse sposare una straniera. "E’ la legge", e non si scappa.

Azione e Reazione

E’ inutile starsene a piangere, guardando un uomo ferito che si è tagliato accidentalmente. Lui continua a perdere sangue e muore per emorragia. Torniamo alla storia di quell’uomo che si è lasciato morire senza cercare sluzioni e vie d’uscita per fermare il sangue che usciva dalla ferita. Le centinaia di preti sposati che sono rimasti nella stasi, che si sono sepolti senza cercare una strada per vivere: "Non c’è più nulla da fare per me?" Rispondiamo: "No. La tua salvezza è con noi. Torna alla vita. Noi ti sveliamo quello che dovresti già sapere: che sei prete per sempre e nessuna autorità può toglierti tutto questo. Il popolo di Dio aspetta che tu ti offra come prete sposato e ti abbraccerà".

Miei cari preti sposati, indossate i panni che furono di S. Gertrude, il suo modo di reagire quando sentiva il peso delle sue mancanze. Lei diceva: "La mia anima si è sciolta con te e io voglio raggiungerti. Ma tra me e te vedo una distanza che non può essere colmata. La sua sommità è coperta di spine e mi sembra di non avere possibilità di tornare a te. Mi sono fermata per purificarmi dai peccati che erano poi il senso di quella distanza. Nella mia piccolezza, tu hai usato misericordia e mi hai posto al tuo fianco senza difficoltà. La mano che mi hai teso era il compimento della tua promessa e ho riconosciuto i raggi luminosi che hanno cancellato il ricordo dei torti subiti" (Col. 2: 14). (S. Gertrude 1256-1302). Siete stati feriti, non restate feriti. Ricordate: "Mi hai posto con misericordia accanto a te, senza difficoltà", dice S. Gertrude.

Con affetto

Arcivescovo E. Milingo

* Il Dialogo, Mercoledì, 24 settembre 2008 - sul sito, il testo originale.


Questo forum è moderato a priori: il tuo contributo apparirà solo dopo essere stato approvato da un amministratore del sito.

Titolo:

Testo del messaggio:
(Per creare dei paragrafi separati, lascia semplicemente delle linee vuote)

Link ipertestuale (opzionale)
(Se il tuo messaggio si riferisce ad un articolo pubblicato sul Web o ad una pagina contenente maggiori informazioni, indica di seguito il titolo della pagina ed il suo indirizzo URL.)
Titolo:

URL:

Chi sei? (opzionale)
Nome (o pseudonimo):

Indirizzo email: