Il magistero del Dio ("charitas") di Giuseppe e Maria e Gesù non è il il magistero di "Mammasantissima" e di Mammona (Benedetto XVI, "Deus caritas est", 2006).

IL CONCILIO VATICANO III. PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI. Sul filo delle "vecchie" e ultime richieste del Cardinale Martini, l’Arcivescovo Milingo rilancia la proposta - a cura di pfls

lunedì 21 luglio 2008.
 


Un Vaticano III nella mente di molti

di Arcivescovo E. Milingo

Traduzione di Stefania Salomone *

Un incoraggiamento verso il Vaticano III si è manifestato al Second International Catholic Symposium di giugno 2008 in Korea, quando tutti i partecipanti hanno parlato della Chiesa del futuro. La forma di Chiesa del futuro tornerà alle origini della Chiesa Apostolica. Nessuno all’interno della Prelatura Married Priests Now! sarà dalla parte del dogmatismo, della predominanza o dell’autorità a senso unico. Non possono stare infatti con ciò che si definisce "clericalismo", che comprende anche il dominio della Chiesa Cattolica Romana. La falsa collegialità del Vaticano II non è riuscita a rinnovare la Chiesa Cattolica. La ragione è evidente: Roma monopolizza la verità e ha l’ultima parola su tutto. Le Conferenze Episcopali sono solo dei fantocci in mano allo Stato Vaticano.

Ho incontrato alcuni preti sposati, che non sono più membri della nostra Chiesa. Si intristiscono non appena si nomina Roma. Un povero prete è stato mandato in analisi da uno psichiatra quando ha detto di non sentirsi a casa nella Chiesa Cattolica, che lo ha trattato con estrema durezza quando ha saputo che non voleva vivere da celibe.

A un altro prete, ora docente in una delle università di S. Paolo, Brasile, è stato ordinato di scrivere: "Sono stato uno stupido quando ho fatto voto di celibato, senza comprenderne le conseguenze". Ma si è rifiutato di firmare. Ad oggi non si è ancora riconciliato con la Chiesa Cattolica, che ha perso molti talenti mantenendo la regola del celibato, ignorando i disagi mentali che un celibato obbligatorio procurava.

Come immaginano il Vaticano III?

Potrebbe sembrare utopia considerare la visione di Hans Kung, il quale parla apertamente di come la Chiesa dovrebbe essere, basandosi su tre punti fondamentali; da qui è nato uno scontro aperto tra lui e il Vaticano. Primo, la Chiesa può diventare la Chiesa di Gesù Cristo solo se diventa una Chiesa aperta all’ecumenismo. Secondo, l’obiettivo della Chiesa non è preservare se stessa, ma servire il mondo. Terzo, il sistema ecclesiastico originale non corrispondeva all’attuale papato, ma prevedeva il presbiterato di tutti i credenti, e la diversità dei ministeri non contemplava differenze di classe (Hans Kung: 1967).

Nelle parole di Hans Kung, la Chiesa ha fallito già dopo il 1965. Da lì l’arcivescovo Lefebvre non accettò i cambiamenti dei documenti sotto i banchi del Vaticano (le scrivanie vaticane).

Papa Giovanni Paolo I è stato l’agnello sacrificale del rifiuto di cambiare le Politiche Vaticane. L’Abbé Pierre in Francia ha ricevuto una rivelazione nel 2005. Una notte era sveglio, vide nelle strade delle città tantissime lampade intorno ai tabernacoli. Poi una voce gli disse ’ancora una volta Gesù è con te, il suo intero corpo dimora nel tabernacolo’. Da allora lavorò duramente per proporre l’ordinazione al presbiterato di uomini equilibrati, scelti dalla gente. Ha scritto lettere ai vescovi francesi, e al Papa, che lui stesso definì "ostile all’ordinazione di uomini sposati".

Alcuni dei presenti al Simposio dei preti sposati, vedono il prete di domani come un profeta che predice gli eventi della venuta del Regno di Dio. Mentre altri lo vedono immerso nella comunità, come uno tra tutti, che si impegna con gli altri a servizio della comunità.

I pensieri di P. Shellebecks e degli Agostiniani in Olanda sono in linea con quanto i nostri preti sposati stanno vivendo al momento. Non hanno il potere economico per assoggettare il popolo o manovrarlo a loro piacimento. Anch’esi sono dei semplici salariati, che conducono una vita di stile familiare. Presiedono la messa, contando sulla collaborazione di tutti nello sviluppo di nuove idee per il bene della comunità.

Il vescovo brasiliano 90enne afferma che "la Chiesa di domani non avrà Nunzio Apostolico né Curia Romana". Infatti lo Stato Vaticano è uno stato secolare. E’ preoccupato per la sua espansione territoriale, la sua influenza e il suo potere. Due pontefici genuini come Giovanni Paolo I e Giovanni Paolo II, non erano molto accettati dallo Stato Vaticano.

Sappiamo che si sono solo adeguati. Infatti Hans Kung lo esprime bene: "Se la Chiesa Cattolica Romana vuole avere un futuro come Chiesa del XXI secolo, c’è bisogno di un nuovo Giovanni XXIII, cioè Giovanni XXIV. Questi, come il suo predecessore alla metà del XX secolo, deve indire un Concilio Vaticano III e guidare la Chiesa verso un cambiamento da Chiesa Cattolica Romana a Chiesa Cattolica Vera, cioè Vera Chiesa Universale". Hans Kung: The Catholic Church: 2003)

I preti sposati nel Vaticano III salveranno la Chiesa

Esistono ad oggi tre categorie di preti sposati, a noi note. A volte è bene utilizzare una sorta di metodo matematico. Quindi affermo quanto segue:

1. Le associazioni di preti sposati, a livello nazionale ed internazionale

2. Gli appartenenti a Rent-A-Priest, cioè i ministri di CITI

3. La Prelatura Married Priests Now!, l’organizzazione più giovane

Le tre organizzazioni hanno il medesimo scopo:

A. Citi: Reintegrazione di un presbiterato uxorato.

B. Associazioni di preti sposati: Trovare strade e strumenti per interpellare le Autorità Vaticane in relazione all’apertura ai preti sposati

C. La Prelatura Married Priests Now: Reintrodurre i preti sposati, quali essi sono, e tornare ad utilizzare il loro ministero, donato da Dio, al servizio del Popolo di Dio.

Rent-A-Priest e Married Priests Now stanno già utilizzando i preti sposati per molti servizi necessari al Santo Popolo di Dio. Stanno fondando nuove comunità, celebrando messe domestiche, coinvolgendo anche le altre realtà limitrofe. Rent-A-Priest e CITI sono attivi su specifica chiamata di cattolici o cristiani che necessitano del loro servizio, in qualità di preti sposati. CITI ha una esperienza interessante: la maggior parte delle chiamate pervengono da cattolici che non vanno in chiesa, chiamano i preti sposati per celebrare nelle case.

Mi scuso se ho dimenticato di citare i nomi di altre organizzazioni, ma il mio obiettivo di massima era dimostrare che c’è il percorso verso il Vaticano III è già cominciato. Non è per noi che lo auspichiamo, ma la Chiesa ad oggi ha bisogno di un cambiamento, altrimenti, non camminerà insieme alla sua gente. Per servire il popolo in modo adeguato, deve ascoltare le sue necessità. Ecco la Chiesa del domani.

Possa lo Spirito Santo guidare la Chiesa Cattolica.

Arcivescovo E. Milingo

* Il Dialogo, giovedì, 17 LUGLIO 2008 - con testo originale


Sul tema, nel sito, si cfr.:

-  SULL’INCONTRO DI RATZINGER - BENEDETTO XVI E BUSH. LA CRISI DEL CATTOLICESIMO ROMANO E DELLA DEMOCRAZIA AMERICANA NON SI RISOLVE... RILANCIANDO UNA POLITICA OCCIDENTALE DA SACRO ROMANO IMPERO

-  Il cristianesimo non è un "cattolicismo": il ’cattolicesimo’ è morto.
-  INDIETRO NON SI TORNA: GIOVANNI PAOLO II, L’ULTIMO PAPA. PER IL DIALOGO A TUTTI I LIVELLI: UT UNUM SINT.
-  Un omaggio a WOJTYLA: UN CAMPIONE "OLIMPIONICO", GRANDISSIMO. W o ITALY !!!

-  UN NUOVO CONCILIO, SUBITO. UNA MEMORIA DI "VECCHIE" SOLLECITAZIONI. Il cardinale Martini, dalla “città della pace”, lo sollecita ancora!!!
-  Cattolicesimo, fascismo, nazismo, stalinismo: il sogno del "regno di ‘dio’" in un solo ‘paese’ è finito. 95 TESI? NE BASTA UNA SOLA!

-  INDIETRO NON SI TORNA. In memoria di Papa Luciani - il Papa del Sorriso, il Sorriso di Dio....
-  UN CODICE ETICO PER LA TEOLOGIA. DA LUCIANO DI SAMOSATA UNA ULTERIORE SOLLECITAZIONE A PAPA BENEDETTO XVI, A RETTIFICARE I NOMI

-  "DIO NON E’ CATTOLICO". "Dio è al di là delle frontiere che vengono erette". Accorato appello del Cardinale Carlo M. Martini alla Chiesa per una sua rapida e profonda riforma

ADAMO ED EVA, MARIA E GIUSEPPE UGUALI DAVANTI A DIO: L’ALLEANZA DI FUOCO. SI’ ALLE DONNE VESCOVO: LA CHIESA ANGLICANA SORPASSA LA CHIESA "CATTOLICA". Il cattolicismo "andropologico" romano è finito


Ansa» 2008-07-20 18:34

SOLO L’OLIVO BENEDETTO DA WOJTYLA FA I FRUTTI

GERUSALEMME - In un boschetto di olivi piantati durante il pellegrinaggio di Giovanni Paolo II in Terra Santa nel 2000, solo l’albero che era stato benedetto dà frutti. Lo riferisce oggi il giornale Yediot Ahronot.

Al termine di una preghiera collettiva sul Monte delle Beatitudini, che domina il Lago di Tiberiade, il pontefice aveva benedetto un olivo offerto da un fondo israeliano per la salvaguardia della terra (il Kkl). (Nella foto Giovanni Paolo II che benedice un albero durante il suo viaggio in Israele e Giordania)

L’alberello era stato piantato insieme ad altri undici. "Si trovano tutti sulla stessa parcella e hanno ricevuto le stesse cure e la stessa quantità d’acqua, ma solo quello benedetto dal papa dà frutti", ha detto al giornale un esperto del Kkl.


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