FRANCESCO, IL NUOVO PAPA, OLTRE IL MAGISTERO EQUIVOCO DI BENEDETTO XVI: DAL "DEUS CARITAS EST" AL "DEUS CHARITAS EST"? EU-*CHARISTIA* o EU-*CARESTIA*!?

DUE PAPI IN PREGHIERA: MA CHI PREGANO?! Bergoglio incontra Ratzinger: "Siamo fratelli". Ma di quale famiglia?! Un resoconto dell’incontro, con note - a c. di Federico La Sala

Il colloquio, ha detto Lombardi, ha dato modo a Benedetto XVI di "rinnovare il suo atto di riverenza e obbedienza al suo successore" e a questi di rinnovargli la "gratitudine sua e di tutta la Chiesa per il ministero svolto da papa Benedetto nel suo pontificato".
domenica 24 marzo 2013.
 


-  Bergoglio incontra Ratzinger: "Siamo fratelli".
-  I due Papi a confronto su Vatileaks

Al Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo il faccia a faccia tra Papa Francesco e il Papa Emerito Benedetto XVI. Al centro del colloquio, i contenuti dell’inchiesta interna sullo scandalo che ha scosso la Curia vaticana. Padre Lombardi: "All’eliporto un bellissimo abbraccio. Poi, nella cappella di Castel Gandolfo, hanno pregato allo stesso banco" *

CITTA’ DEL VATICANO - E venne il giorno in cui i due Papi si ritrovarono uno di fronte all’altro. Jorge Mario Bergoglio, Papa Francesco, ha incontrato a Castel Gandolfo Joseph Ratzinger, Papa emerito e suo predecessore sul soglio pontificio col nome di Benedetto XVI, in un momento assolutamente inedito nella storia della Chiesa cattolica.

L’elicottero con a bordo Papa Francesco è partito dall’eliporto Vaticano alle 12,05 circa. Una decina di minuti dopo, l’elicottero bianco ha sorvolato due volte e a bassa quota il centro di Castel Gandolfo, suscitando l’applauso dei fedeli raccolti in piazza della Libertà. Quindi l’atterraggio all’eliporto della villa pontificia sulle pendici del lago Albano, dove Papa Francesco ha trovato ad accoglierlo Benedetto XVI, affiancato dal vescovo di Albano Marcello Semeraro e dal direttore delle ville pontificie Saverio Petrillo.

"Un bellissimo abbraccio". Bergoglio e Ratzinger hanno quindi preso posto su una vettura, su cui era seduto davanti Monsignor Georg Gaenswein, trasferendosi al Palazzo Apostolico, presidiato da telecamere di tutto il mondo e dalla folla in composta attesa di un assai improbabile apparire di Bergoglio e Ratzinger dalla balconata.

"Non è previsto, non mi risulta, che si affaccino", spiega Padre Lombardi, portavoce della sala stampa vaticana, riferendo di un "abbraccio bellissimo tra il Papa e il Papa emerito" all’eliporto e aggiungendo un’altra toccante immagine dell’incontro in corso: "Francesco e Benedetto XVI sono in preghiera sullo stesso banco".

"Siamo fratelli". E’ accaduto quando il Papa e il Papa emerito si sono recati nella cappella di Castel Gandolfo per pregare. Benedetto XVI ha fermato con un gesto della mano Francesco, che avrebbe voluto prendere posto tra i banchi lasciando al papa emerito l’inginocchiatoio centrale. Allora Francesco ha preso Benedetto XVI per mano per inginocchiarsi con lui nello stesso banco. La sequenza è stata filmata dal Centro Televisivo Vaticano. Nella circostanza, Bergoglio ha detto a Ratzinger: "Siamo fratelli", ha riferito padre Lombardi.

Nelle immagini Papa Francesco appare emozionato, Benedetto XVI invece un po’ invecchiato. Mentre all’interno del Palazzo Pontificio cammina verso la Cappella, Ratzinger resta volutamente un passo indietro al suo successore, sostenendosi con il bastone. Papa Francesco ha regalato al Papa emerito un’icona della "Madonna dell’umiltà". "Ho subito pensato a lei per i tanti esempi di umiltà del suo pontificato", ha detto Bergoglio e Ratzinger "nel riceverla si è commosso", ha rivelato il portavoce vaticano.

Il colloquio. L’incontro privato ha avuto luogo nella biblioteca del Palazzo Apostolico, è durato "tra i 40 e i 45 minuti, hanno parlato in italiano, un momento di altissima, profondissima comunione", ha aggiunto padre Lombardi, conversando con i giornalisti all’esterno del palazzo apostolico di Castelgandolfo. Le immagini diffuse dal Centro Televisivo Vaticano mostrano Papa Francesco e Bendetto XVI seduti in un salottino, sul tavolo basso che li divide è poggiata una cassetta bianca, al suo interno documenti, sopra una busta chiusa.

Il colloquio, ha detto Lombardi, ha dato modo a Benedetto XVI di "rinnovare il suo atto di riverenza e obbedienza al suo successore" e a questi di rinnovargli la "gratitudine sua e di tutta la Chiesa per il ministero svolto da papa Benedetto nel suo pontificato". Il Papa emerito, ha riferito il portavoce, veste con la semplice talare bianca, "senza la mantellina e la fascia che invece indossa il Papa".

"Il Papa emerito - ha anticipato padre Lombardi - ha intenzione di accompagnare anche all’eliporto Papa Francesco, quando sarà il momento di rientrare". Lombardi ha ricordato che si è trattato del primo incontro di persona, ma che il Papa "ha già rivolto molte volte il suo pensiero al Papa emerito". Concluso il colloquio privato, Bergoglio e Ratzinger pranzeranno insieme, "con loro anche i due segretari, monsignor Georg e monsignor Xuereb" ha riferito ancora padre Lombardi.

Durante il colloquio privato, Bergoglio e Ratzinger avranno parlato di Vatileaks e probabilmente delle risultanze dell’inchiesta interna voluta da Benedetto XVI, che ne avrebbe consegnato il verbale, redatto dai cardinali Julian Herranz, Josef Tomko e Salvatore De Giorgi, solo al suo successore.

Quello che si sono detti Francesco e Benedetto resterà, almeno per ora, un loro segreto. Gli argomenti, in ogni caso, non sono mancati: nuova evangelizzazione, persecuzioni dei cristiani nel mondo, riforma della Curia, abusi sessuali, le sfide da affrontare.

Il commiato. L’elicottero di Papa Francesco è decollato da Castel Gandolfo alle 14,42 diretto in Vaticano. Come era sua intenzione, Benedetto XVI ha riaccompagnato il Pontefice all’eliporto al momento della ripartenza. Secondo quanto reso noto da padre Federico Lombardi, sull’elicottero del Papa sono ritornati anche tutti coloro che lo avevano accompagnato in mattinata.

Un’immagine epocale. Ratzinger e Bergoglio, il teologo tedesco, il pastore latinoamericano, interiore e attento alla liturgia il primo, popolare e più essenziale nelle forme l’altro. Si compie così la lunga parabola iniziata dalla Santa Sede più di un mese fa, l’11 febbraio, con l’annuncio delle dimissioni di Ratzinger, e proseguita il 13 marzo con i cardinali riuniti in conclave che giungono all’elezione del suo successore, Bergoglio.

Subito dopo la fumata bianca, Papa Francesco aveva telefonato immediatamente a Ratzinger e alla folla lo acclamava aveva chiesto di pregare anche per Benedetto XVI. Bergoglio ha chiamato nuovamente Ratzinger il 19 marzo, per fargli auguri di buon onomastico il giorno di San Giuseppe. E ora, passati i primi concitati giorni del Pontificato e decantata la pressione mediatica, ecco l’incontro.

Lasciando il suo pontificato, Benedetto XVI aveva assicurato obbedienza al successore e manifestato l’intenzione di seguire la vita della Chiesa in silenzio e in preghiera. Dopo un paio di mesi a Castel Gandolfo, Ratzinger si trasferirà nel monastero Mater Ecclesiae in Vaticano.

* la Repubblica, 23 marzo 2013


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Se in quest’ora tarda della mia vita guardo indietro ai decenni che ho percorso, per prima cosa vedo quante ragioni abbia per ringraziare. Ringrazio prima di ogni altro Dio stesso, il dispensatore di ogni buon dono, che mi ha donato la vita e mi ha guidato attraverso vari momenti di confusione; rialzandomi sempre ogni volta che incominciavo a scivolare e donandomi sempre di nuovo la luce del suo volto. Retrospettivamente vedo e capisco che anche i tratti bui e faticosi di questo cammino sono stati per la mia salvezza e che proprio in essi Egli mi ha guidato bene.


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