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Il magistero del Dio ("charitas") di Giuseppe e Maria e Gesù non è il il magistero di "Mammasantissima" e di Mammona (Benedetto XVI, "Deus caritas est", 2006).

IL CONCILIO VATICANO III. PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI. Sul filo delle "vecchie" e ultime richieste del Cardinale Martini, l’Arcivescovo Milingo rilancia la proposta - a cura di pfls

lunedì 21 luglio 2008 di Maria Paola Falchinelli
[...] Hans Kung lo esprime bene: "Se la Chiesa Cattolica Romana vuole avere un futuro come Chiesa del XXI secolo, c’è bisogno di un nuovo Giovanni XXIII, cioè Giovanni XXIV. Questi, come il suo predecessore alla metà del XX secolo, deve indire un Concilio Vaticano III e guidare la Chiesa verso un cambiamento da Chiesa Cattolica Romana a Chiesa Cattolica Vera, cioè Vera Chiesa Universale". (Hans Kung: The Catholic Church: 2003) [...]
"DIO NON E’ CATTOLICO". "Dio è al di là delle frontiere (...)

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> IL CONCILIO VATICANO III. PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI... --- l’Arcivescovo Emmanuel Milingo è tornato a Roma. E ora che è a Roma vorrebbe incontrare Bergoglio.

sabato 18 luglio 2015

Milingo torna a Roma: "Vorrei vedere il Papa ma non ho pentimenti" *

Emmanuel Milingo è tornato a Roma. L’arcivescovo esorcista scomunicato nel settembre 2006 per aver ordinato vescovi quattro preti sposati negli Usa è ritornato nella capitale con un visto turistico. "Vedrei il Papa volentieri ma non ho pentimenti", afferma Milingo all’Adnkronos. L’arcivescovo emerito di Lusaka, che nel maggio del 2001 sposò con rito Moon l’agopunturista coreana Maria Sung, è tornato a Roma con la consorte. Ospite da amici. "Anche gli apostoli erano sposati - dice - N on mi sono mai fermato nemmeno un giorno, neanche dopo la scomunica, nel fare del bene al prossimo. La Chiesa non mi dovrebbe voltare le spalle".

Milingo resterà nella capitale una quarantina di giorni, il tempo della durata del visto. "Anche qui continuo a fare gli esorcismi - racconta - In tanti, in questi giorni, mi sono venuti a trovare e mi hanno chiesto preghiere di guarigione. Io cerco di aiutare tutti, facendo la volontà di Dio".

Dopo il matrimonio con la Sung, l’arcivescovo africano aveva ottenuto il perdono da Giovanni Paolo II. Poi però il ritorno da Moon con la fondazione dell’associazione Married Priest Now e la rottura definitiva con le gerarchie ecclesiastiche. Milingo però - che in Corea vive di offerte e del lavoro di agopunturista della moglie - sostiene di non avere rimpianti: "Perché dovrei? Aiuto il prossimo, secondo la volontà di Dio", insiste. E ora che è a Roma vorrebbe incontrare Bergoglio.

Un tema, quello dei sacerdoti sposati, verso il quale papa Francesco non ha mostrato indifferenza. La questione dei sacerdoti sposati, ha avuto modo di dire lo stesso Francesco, è presente nella sua agenda. Lo disse lo stesso Bergoglio in occasione dell’incontro, lo scorso febbraio, con sette preti che festeggiavano il 50esimo anniversario di sacerdozio. Erano presenti anche cinque sacerdoti spretati perché si sono sposati. A sollevare la questione fu don Giovanni Cereti, rettore della chiesa di San Giovanni Battista dei Genovesi, che ha ricordato il caso delle Chiese Orientali, dove chi è sposato può anche essere ordinato prete."Il problema - fu la risposta di Bergoglio - è presente nella mia agenda".

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ADNKRONOS - Articolo pubblicato il: 17/07/2015


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