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"FATTORIA ITALIA". LA SCRITTA SUL CANCELLO D’ENTRATA: "IL POPOLO DELLA LIBERTA’"

A FUTURA MEMORIA. APPROVATO IL "LODO ALFANO". L’IMMUNITA’ AD PERSONAM SALVA IL PRESIDENTE DI "FORZA ITALIA" DA TUTTO, MA NON DALL’IMMANE VERGOGNOSO REATO DELL’AVER RUBATO ALL’INTERO POPOLO ITALIANO LA PAROLA ***ITALIA*** E AVERNE FATTO IL NOME DEL SUO *PARTITO* E DELLA SUA *AZIENDA* - a cura di Federico La Sala

La Casa e la Repubblica degli italiani e delle italiane si chiamava: ITALIA. E il Presidente della Repubblica si chiamava Giorgio Napolitano....
martedì 22 luglio 2008 di Maria Paola Falchinelli
Ansa» 2008-07-22 20:12
GIUSTIZIA: IL LODO ALFANO E’ LEGGE
ROMA - L’Aula del Senato ha definitivamente approvato il "lodo Alfano", il disegno di legge che garantisce l’immunità per le alte cariche dello Stato fino alla scadenza del loro mandato. Il provvedimento è stato approvato con 171 sì, 128 no e 6 astenuti.
Il ministro della Giustizia Angiolino Alfano ha difeso con forza e con piglio polemico il disegno di legge che garantisce l’immunità delle alte cariche dello Stato (il Lodo che (...)

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> A FUTURA MEMORIA. APPROVATO IL "LODO ALFANO". ---- L’AFFONDO DEL PREMIER. -"Contro di me un progetto eversivo".... Davanti alla platea dei giovani imprenditori di Confindustria, il presidente del consiglio chiama in causa i poteri occulti dello Stato, che avrebbero tramato contro di lui per indurlo a gettare la spugna.

sabato 13 giugno 2009

La Stampa, 13/6/2009 (13:47)

-  L’AFFONDO DEL PREMIER

-  "Contro di me un progetto eversivo"

-  Berlusconi dai giovani industriali:
-  basta pubblicità ai media disfattisti.
-  Poi frena: "Parlavo di Franceschini".
-  La replica: "Non mi lascio intimidire"

SANTA MARGHERITA LIGURE (GENOVA) La campagna politica contro Silvio Berlusconi che ha fatto leva sulle vicende Noemi e Mills, che ha trovato una sponda anche nei media catastrofisti, è stata «scandalosa» e ha leso l’immagine dell’Italia, non semplicemente del premier, all’estero. È stata soprattutto orchestrata con «calunnie» da parte di chi aveva in mente un «progetto eversivo» per costringerlo alle dimissioni.

Davanti alla platea dei giovani imprenditori di Confindustria, il presidente del consiglio chiama in causa i poteri occulti dello Stato, che avrebbero tramato contro di lui per indurlo a gettare la spugna. «Su quattro calunnie messe in fila, veline, minorenni, Mills e voli di stato è stata fatta una campagna che è stata molto negativa per l’immagine dell’Italia all’estero - ha accusato Berlusconi - un comportamento colpevole da parte di chi l’ha pensata e anche, dietro queste calunnie, un progetto eversivo teso a voler far decadere un presidente del consiglio eletto democraticamente dagli italiani per metterne un altro. Se questa non è eversione ditemi cosa è».

Secondo il premier, le urne hanno confermato una «maggioranza chiara». Soprattutto nei Comuni e nelle Province «abbiamo avuto risultati straordinari - ha sottolineato - possiamo continuare a governare per i prossimi quattro anni». Il Cavaliere ha poi invitato a diffidare della stampa italiana. «Ormai faccio dichiarazioni, salvo pubbliche, solo scritte - ha affermato - e mi trovo sui giornali fra virgolette frasi che non solo non ho mai detto, ma nemmeno pensato. La stampa italiana dipinge un’Italia che non è quella vera». Accuse alle quali non manca l’immediata replica da parte dell’opposizione. Il segretario del Pd, Dario Franceschini, ariva addirittura a convocare una conferenza stampa ad hoc per farlo e per scandire che quelle di Berlusconi sono «intimidazioni» belle e buone. Ma, assicura, «non mi ha mai fatto nè mai mi farà paura: può avere tutto il potere, i soldi e l’arroganza che vuole ma non ci sono minacce o intimidazioni che mi fermeranno».

Il segretario del Pd suggerisce poi al premier un pò più di sobrietà spiegando che «in democrazia chi governa deve accettare le critiche e non parlare di eversione». Sulla stessa lunghezza d’onda anche i due capigruppo del Pd, Anna Finocchiaro e Antonello Soro. Per la prima «il premier si è esibito ancora in uno dei suoi tanti sproloqui» muovendo contro l’opposizione «un’accusa ridicola» per «nascondere una volontà intimidatoria tesa a delegittimarla» perchè non intralci «il suo delirio di onnipotenza». Il presidente dei deputati Pd, infine, sottolinea come questa volta «Berlusconi abbia passato il limite oltre il quale nessuno potrà più rimanere spettatore». Perchè nelle sue parole, spiega, «non c’è solo offesa e irrisione per quanti in questo paese, assuefatto e indifferente, non piegano la schiena a chi cerca di ostacolare la sua pretesa di dominio assoluto» ma c’è anche e soprattutto «il ricordo sinistro di un altro capo di Governo che chiedeva ai suoi avversari di tacere».


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