Inviare un messaggio

In risposta a:
LA COSTITUZIONE, LE REGOLE DEL GIOCO, E IL GIOCO SPORCO (1994-2008) DEL MENTITORE ISTITUZIONALE - CONTRO L’ITALIA!!!

25 LUGLIO 2008: RESTITUZIONE DELLA PAROLA "ITALIA" ALL’ITALIA. RICHIESTA AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DI UN INTERVENTO-MESSAGGIO DI CHIARIFICAZIONE E PACIFICAZIONE AL PARLAMENTO E AL PAESE SUL TEMA: FORZA ITALIA - della Voce di Fiore, a cura di Federico La Sala

giovedì 24 luglio 2008 di Maria Paola Falchinelli
CARISSIMO SIG. PRESIDENTE
DELLA REPUBBLICA ITALIANA
CARISSIMO CITTADINO
GIORGIO NAPOLITANO
A LEI ARBITRO IMPARZIALE DELLA VITA POLITICA DELLA NOSTRA SOCIETA’ DI CITTADINI-SOVRANI E DI CITTADINE-SOVRANE CHIEDIAMO UN INTERVENTO E UN MESSAGGIO CHIARO E FORTE
INDIRIZZATO A TUTTO IL PARLAMENTO E A TUTTO IL PAESE.
L’ITALIA HA UN SOLO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
E LA PAROLA "ITALIA" E’ COSTITUZIONALMENTE SOLO SUA. NESSUNO PUO’ APPROPRIARSENE PER FARNE PAROLA DI PARTITO O SCUDO PER COPRIRE (...)

In risposta a:

> 25 LUGLIO 2008: RESTITUZIONE DELLA PAROLA "ITALIA" ALL’ITALIA. ---- Caro Presidente, siamo convinti che lei troverà il modo e le parole per rispondere... In nome dell’unità nazionale che lei rappresenta, e che qualcuno cerca di calpestare per esclusivi interessi personali, gliene saremo grati (di Antonio Padellaro).

giovedì 24 luglio 2008

Caro Presidente

di Antonio Padellaro *

Quando promulga una legge il presidente della Repubblica non esprime un’opinione personale. Significa che ne ha verificato la legittimità costituzionale. A proposito del lodo Alfano questo ci dice il Quirinale nel suo breve comunicato: il testo approvato dalle Camere corrisponde ai rilievi formulati dalla Corte Costituzionale nella sentenza del 2004, quella che sancì l’incostituzionalità del lodo che allora si chiamava Schifani. È possibile che anche questa volta la Consulta sia chiamata a decidere sulla stessa materia. Vedremo con quali esiti. T

uttavia, non saremmo sinceri se nascondessimo il nostro forte disagio per la norma sull’immunità delle quattro più alte cariche dello Stato dietro il rispetto formale per l’istituzione che ne ha convalidato il testo o nell’attesa di una decisione successiva. Perciò, se ci rivolgiamo al presidente Napolitano è perché in questi difficili anni ha saputo esercitare la sua alta funzione in modo ineccepibile dando nello stesso tempo ascolto e voce a quanto dal Paese veniva espresso.

Non pretendiamo certo di rappresentare tutti gli italiani ma sappiamo che sono numerosi quelli che giudicano il lodo come un grave strappo al principio di uguaglianza dei cittadini davanti alla legge. In Parlamento l’opposizione ha manifestato i pericoli di questa grave rottura delle regole.

Invano, poiché dall’altra parte c’è una maggioranza che non ascolta ma, prona, solo ubbidisce. Da oggi dunque ci sono quattro cittadini più uguali degli altri e tutto per consentire a uno solo, e sappiamo a chi, di non essere più sottoposto ai dettami della giustizia, come un sovrano senza limiti.

Caro Presidente, siamo convinti che lei troverà il modo e le parole per rispondere anche a questo largo malessere. In nome dell’unità nazionale che lei rappresenta, e che qualcuno cerca di calpestare per esclusivi interessi personali, gliene saremo grati.

* l’Unità, Pubblicato il: 24.07.08, Modificato il: 24.07.08 alle ore 10.23


Questo forum è moderato a priori: il tuo contributo apparirà solo dopo essere stato approvato da un amministratore del sito.

Titolo:

Testo del messaggio:
(Per creare dei paragrafi separati, lascia semplicemente delle linee vuote)

Link ipertestuale (opzionale)
(Se il tuo messaggio si riferisce ad un articolo pubblicato sul Web o ad una pagina contenente maggiori informazioni, indica di seguito il titolo della pagina ed il suo indirizzo URL.)
Titolo:

URL:

Chi sei? (opzionale)
Nome (o pseudonimo):

Indirizzo email: