CARISSIMO SIG. PRESIDENTE
DELLA REPUBBLICA ITALIANA
CARISSIMO CITTADINO
GIORGIO NAPOLITANO
A LEI ARBITRO IMPARZIALE DELLA VITA POLITICA DELLA NOSTRA SOCIETA’ DI CITTADINI-SOVRANI E DI CITTADINE-SOVRANE CHIEDIAMO UN INTERVENTO E UN MESSAGGIO CHIARO E FORTE INDIRIZZATO A TUTTO IL PARLAMENTO E A TUTTO IL PAESE.
L’ITALIA HA UN SOLO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA E LA PAROLA "ITALIA" E’ COSTITUZIONALMENTE SOLO SUA. NESSUNO PUO’ APPROPRIARSENE PER FARNE PAROLA DI PARTITO O SCUDO PER COPRIRE INTERESSI DI PARTE, COME E’ AVVENUTO E CONTINUA AD AVVENIRE SOTTO GLI OCCHI SUOI E DI TUTTI I CITTADINI E DI TUTTE LE CITTADINE D’ITALIA.
NON E’ PIU’ POSSIBILE TEMPOREGGIARE E GIOCARE CON IL FUOCO E CON LA MORTE CIVILE CULTURALE E POLITICA SUA E DELL’INTERA ITALIA.
LA "LOGICA" E IL SOFISMA DEL MENTITORE ISTITUZIONALE HA ASSICURATO AL PARTITO "FORZA ITALIA" UNA MAGGIORANZA FALSA E BUGIARDA, CAMUFFATA DA LEGALITA’ E LEGITTIMITA’, E PRODOTTO UNO STRAVOLGIMENTO DELLE STESSE REGOLE COSTITUZIONALI.
NON SI PUO’ PIU’ PROCEDERE OLTRE SU QUESTA STRADA DI DEVASTAZIONE E MORTE CULTURALE POLITICA E CIVILE. E’ L’ORA DI DIRE SEMPLICEMENTE E DECISAMENTE: BASTA!!!
OLTRE C’E’ SOLO LA FINE DI OGNI DIGNITA’, COME DELLA SUA COSI’ DELL’INTERA ITALIA.
PER UNA VERA PACIFICAZIONE E UN VERO DIALOGO TRA LE FORZE IN CAMPO CHIEDIAMO UN SUO IMMEDIATO INTERVENTO E UN SUO MESSAGGIO DI CHIARIFICAZIONE E DI ESORTAZIONE IN MERITO.
IL NOSTRO AUGURIO E LA NOSTRA SOLLECITAZIONE E’ CHE ELLA INTERVENGA IMMEDIATAMENTE E CHE FINALMENTE
LA PAROLA "ITALIA" VENGA RESTITUITA
AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA,
AL CITTADINO GIORGIO NAPOLITANO,
ALL’INTERO PARLAMENTO
E A TUTTI I CITTADINI E A TUTTE LE CITTADINE D’ITALIA!!!
E CHE SOTTO LA SUA IMPARZIALE E COSTITUZIONALE GUIDA
E CON LEI TUTTI I CITTADINI E TUTTE LE CITTADINE, TUTTI I GIOVANI E TUTTE LE GIOVANI, TUTTI GLI STUDENTI E TUTTE LE STUDENTESSE D’***ITALIA***
POSSANO RICOMINCIARE A GRIDARE IN MODO CHIARO, SERENO,
DIGNITOSO E FIERO
COME GIA’ IL NOSTRO E SUO PRESIDENTE SANDRO PERTINI:
FORZA ***ITALIA***
Che l’Italia viva: Forza ***Italia***!!!
VIVA L’ITALIA!!!
Federico La Sala
Sul tema, nel sito, si cfr.:
’Pm come Tartaglia’: interviene il Csm
Parole Berlusconi in dossier a tutela magistrati gia’ attaccati dal premier *
ROMA - Il Csm si occuperà delle frasi pronunciate ieri dal presidente del Consiglio, che ha paragonato "l’aggressione" giudiziaria nei suoi confronti a quella fisica subita in piazza Duomo a Milano per mano di Tartaglia. La prima commissione di Palazzo dei Marescialli ha infatti deciso di acquisire i giornali che riportano le dichiarazioni di Berlusconi e di inserirle nell’ampia pratica a tutela di magistrati oggetto in passato di accuse rivolte dal premier. Questo fascicolo pende da tempo e riguarda in particolare i giudizi espressi dal presidente del Consiglio sui magistrati delle Procure di Palermo e di Milano che hanno riaperto le indagini sulle stragi mafiose e sui giudici del processo Mills.
Berlusconi, parlando ieri dopo la riunione del Consiglio dei ministri, ha definito le aggressioni giudiziarie "parificabili a quelle di piazza del Duomo, se non peggio’’.’’Mi attaccano sul piano della persona con la ’character assassination’ che e’ stata messa in campo - ha detto ancora Berlusconi riferendosi ora a un ambito più generale -, mi attaccano sul piano patrimoniale, ora non gli resta che attaccarmi sul piano fisico, come hanno iniziato a fare, ma - ha avvertito - ’non praevalebunt’’’.
Sempre parlando di giustizia il Presidente del Consiglio ha annunciato che il governo ’’riproporra’ l’inappellabilita’ delle sentenze di primo grado nella riforma della giustizia che stiamo esamindando’’. Per quanto riguarda la riforma fiscale, ha invece parlato di tempi lunghi. Per ora - ha detto - la crisi non consente una riduzione delle tasse.
Di giustizia e molto altro, Berlusconi parlera’ oggi in un faccia a faccia con il presidente della Camera Gianfranco Fini, durante una colazione in programma a Montecitorio. All’ordine del giorno anche una ricognizione su equilibri nel Pdl, agenda di governo, regionali, innesti nel governo di nuovi sottosegretari, alleanze con l’Udc.
* Ansa, 14 gennaio, 10:57
Sottoscrivo il messaggio del Vicedirettore, prof. Federico La Sala, e lo ringrazio vivamente per la costante attenzione al tema nazionale, che sta articolando e trattando con straordinaria profondità, sulle pagine del giornale: dalla lingua alla Costituzione, dai princìpi a una Bildung individuale per l’emancipazione degli italiani. Questo in tempi di violazione del diritto d’autore. Vorrei solo ricordare che fu Dante Alighieri il profeta del progetto politico, e non aziendale, che si chiama Italia. Lo sforzo quotidiano del prof. La Sala è da encomio, soprattutto in tempi di violazioni di norme e capisaldi del nostro diritto, cambiato a colpi di maggioranza.
Emiliano Morrone
Caso Mills, slitta a settembre il dibattito del Csm sulle accuse di Berlusconi ai giudici Il rinvio proposto dal vicepresidente: "Spetta a noi contribuire a rasserenare i rapporti "
Mancino: "Ferite alla magistratura
nuocciono alla democrazia" *
ROMA - "La democrazia si regge se la magistratura è autonoma e indipendente. Ogni ferita che si arreca all’ordine giudiziario nuoce alla democrazia". Lo ha sottolineato il vice presidente del Csm Nicola Mancino nell’intervento che ha tenuto oggi al Consiglio superiore della magistratura per chiedere il rinvio della discussione sul documento che accusa Silvio Berlusconi di aver denigrato i magistrati del suo processo.
Proposta accolta dal Plenum, che ha stabilito di far slittare a settembre il dibattito sulla pratica a tutela dei magistrati di Milano aperta dal Csm dopo le dichiarazioni che il presidente del Consiglio aveva affidato ad una lettera inviata al presidente del Senato Renato Schifani. Nella missiva il premier aveva parlato di un "sostituto procuratore milanese" che utilizza "la giustizia a fini mediatici e politici" e di magistrati del "Tribunale di Milano anch’esso politicizzato e supinamente adagiato sulle tesi accusatorie".
L’iniziativa di Mancino di rinviare la discussione nasce chiaramente dalla necessità di non aggiungere ulteriori motivi di tensioni tra le toghe e la maggioranza in una fase già molto delicata per i tanti motivi di attrito sul tappeto, dalla correttezza del Lodo Alfano ai propositi di radicale riforma dell’ordine giudiziario più volte avanzati da Berlusconi nei giorni scorsi. "Spetta a noi - ha osservato il vicepresidente del Csm - contribuire a rasserenare i rapporti istituzionali superando polemiche strumentali che hanno investito non tanto le lacune, sempre possibili del nostro lavoro, ma direttamente la legittimazione del Consiglio".
La pratica sul caso Berlusconi-Mills, dunque, verrà esaminata nel corso di un Plenum straordinario. La data precisa della seduta sarà fissata dopo che ne Mancino ne avrà parlato con il capo dello Stato Giorgio Napolitano anche al fine di delimitare con maggiore precisione gli argomenti del dibattito che dovrebbe investire anche il tema più ampio del ruolo, delle funzioni e delle attribuzioni del Csm.
Confronto che in ogni caso si annuncia del tutto sereno. "Il mio rapporto con il capo dello Stato - ha ricordato Mancino ai giornalisti lasciando Palazzo dei Marescialli - è di piena assonanza, condivido il suo metodo e il contenuto delle sue riflessioni ad alta voce".
* la Repubblica, 24 luglio 2008.
Caro Presidente
di Antonio Padellaro *
Quando promulga una legge il presidente della Repubblica non esprime un’opinione personale. Significa che ne ha verificato la legittimità costituzionale. A proposito del lodo Alfano questo ci dice il Quirinale nel suo breve comunicato: il testo approvato dalle Camere corrisponde ai rilievi formulati dalla Corte Costituzionale nella sentenza del 2004, quella che sancì l’incostituzionalità del lodo che allora si chiamava Schifani. È possibile che anche questa volta la Consulta sia chiamata a decidere sulla stessa materia. Vedremo con quali esiti. T
uttavia, non saremmo sinceri se nascondessimo il nostro forte disagio per la norma sull’immunità delle quattro più alte cariche dello Stato dietro il rispetto formale per l’istituzione che ne ha convalidato il testo o nell’attesa di una decisione successiva. Perciò, se ci rivolgiamo al presidente Napolitano è perché in questi difficili anni ha saputo esercitare la sua alta funzione in modo ineccepibile dando nello stesso tempo ascolto e voce a quanto dal Paese veniva espresso.
Non pretendiamo certo di rappresentare tutti gli italiani ma sappiamo che sono numerosi quelli che giudicano il lodo come un grave strappo al principio di uguaglianza dei cittadini davanti alla legge. In Parlamento l’opposizione ha manifestato i pericoli di questa grave rottura delle regole.
Invano, poiché dall’altra parte c’è una maggioranza che non ascolta ma, prona, solo ubbidisce. Da oggi dunque ci sono quattro cittadini più uguali degli altri e tutto per consentire a uno solo, e sappiamo a chi, di non essere più sottoposto ai dettami della giustizia, come un sovrano senza limiti.
Caro Presidente, siamo convinti che lei troverà il modo e le parole per rispondere anche a questo largo malessere. In nome dell’unità nazionale che lei rappresenta, e che qualcuno cerca di calpestare per esclusivi interessi personali, gliene saremo grati.
* l’Unità, Pubblicato il: 24.07.08, Modificato il: 24.07.08 alle ore 10.23
La Stampa, 25/7/2008 (18:8) -
CONDANNA DEL PD: HA SUPERATO IL LIMITE.
IL GOVERNO ACCUSA: IMPAZZIMENTO DELLA REALTA’
Grillo attacca Napolitano:
"Vorrei sapere se è malato"
TORINO. «Giorgio Napolitano è in apparente buona salute, ma ricordando il suo passato, non trovano giustificazioni le sue prese di posizione e le sue azioni. Si è pronunciato contro la spettacolarizzazione dei processi quando le procure sono sotto l’attacco del governo. Ha firmato senza battere ciglio il lodo Alfano. Una legge incostituzionale. Ha trascorso un sereno compleanno in piazzetta a Capri tra musicanti e inquisiti, tra cui la moglie di Mastella e Bokassa Bassolino».
Beppe Grillo attacca ancora, e questa volta, nel mirino del comico, finisce Napolitano. «Giorgio Napolitano rappresenta l’Italia. La sua salute non è un fatto privato. La salute - prosegue Grillo - può essere l’unica giustificazione del suo comportamento. Vorrei essere rassicurato se è in grado di esercitare ancora il suo incarico e per quanto tempo. Se possibile disporre della sua cartella sanitaria».
I primi a prendere le distanze dall’affondo del blogger sono quelli del Pd. «È difficile dare una risposta politica a un comico- dice Giorgio Tonini, del coordinamento politico-. Mi limito a osservare che, per l’ennesima volta, Beppe Grillo ha abbondantemente travalicato i confini del buon gusto pronunciando parole insultanti nei confronti del capo dello Stato».
E dai banchi del governo, Cicchitto attacca: «Le affermazioni di Grillo sono il segno che è in atto un impazzimento della realtà italiana con una serie di apprendisti stregoni che si contendono il primato di chi la spara più grossa».