Deve essere un personaggetto alquanto simpatico lei, Signora Salvadore, nonostante le sue frequenti crisi di crisi di identità: “ (...)ora più che amica posso dire di essere la decima sorella di Bruno Contrada (...)”; “ (...) Onoro e stimo tuo padre, come se fosse il mio”.
...la stagione sessantottina. La ringrazio infinitamente per avermi ricordato che si è conclusa, ma rimango fermamente convinta che la mancanza della forma non sovrasta ne distrugge la materia, pertanto, fine coincide con inizio e, di nuovo, a ciclo continuo. Lei si spaccia per “amante della Verità”, allo stesso tempo ha la certezza di professare la “Verità Assoluta”...mi chiedevo: ha mai sentito parlare di democrazia?
Mi complimento per il suo sfoggio di cultura enciclopedica...a malincuore trasmette il nulla, le sue frasi sono prive di interiorità ma pregne di veleno...fortuna vuole che l’obiettività lo riconosce come veleno falso e, per tale motivo, poco può nuocere.
Non voglio dilungarmi oltre, a questo punto, la prenda come ulteriore mancanza di coraggio, come pochezza culturale nel compararmi a cotanta sapienza infusa corredata dalla sua dignità cromosomica...io le dico che è semplicemente consapevolezza di lottare contro i mulini a vento, ahimé, non credo sia la forza eolica a muoverne le pale.
Stavolta, però, nonostante il suo essere cristiana e cattolica, come traspare dal suo “per nulla insidioso” linguaggio...non sia fessa, non mi degni di una risposta. G.G.