Cari "il muratore" e "Pensiero debole",
su questo periodico on line che indegnamente dirigo, non ho mai censurato alcun genere di contributo. Se permettete, mantengo, a oggi, la responsabilità della Voce presso il Tribunale di Cosenza. Concedetemi, almeno, di esercitare le mie funzioni. Potete scrivere ciò che vi pare, nel rispetto delle leggi. Potete accusare riccardo Succurro come volete. L’ex sindaco, se ritiene, ha tutto lo spazio disponibile, in queste pagine, per rispondere ai vostri (...)

Non dirigo alcun gregge, caro, pittoresco muratore. Non ho il prezzo del greggio, non sono regio e non condanno la sua ostinazione. Sulle questioni più blande, qui si può scrivere con firme di fantasia. Le opinioni sull’operato politico di amministratori è bene che si riportino col proprio nome. Lei, poi, ha un nome storico, caro, il nome d’un uomo che ha unito una grande comunità in nome della carità. Mi dia retta, questo continuo atteggiamento di fastidio e ostilità che sta da tempo mostrando nei miei confronti è solo il riflesso d’un annebbiamento e, aggiungo, non mi pare molto ortodosso. Non perda la memoria, cosa molto in uso, invece, oggi. Si ricordi delle mie posizioni e dei miei incoraggiamenti verso di lei, non solo in ambito - lato sensu - politico. Ritengo che ci giovi una maggiore razionalità. Se non ti va, nessuno ti obbliga a scrivere su queste pagine. A disposizione,

emiliano