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Emisfero destro ed emisfero sinistro. La ’politica’ della "mente bicamerale".... e la via chiasmatica della conoscenza.

LE DUE META’ DEL CERVELLO. QUANTO CONTA LA PARTE SINISTRA. Colloquio di Massimo Piattelli Palmarini con Michael S. Gazzaniga - a cura di Federico La Sala

domenica 7 settembre 2008 di Maria Paola Falchinelli
[...] Dopo quasi mezzo secolo, quali lezioni possiamo trarre da questa lunga avventura clinica e scientifica? «Che gli esseri umani possiedono, nel loro emisfero sinistro, un dispositivo particolare che ci consente di dare un senso ai nostri propri comportamenti e umori, ci consente di interpretarli. Molti sono prodotti da meccanismi cerebrali impermeabili alla coscienza. Questo dispositivo è il loro interprete ci consente di raccontare a noi stessi la favola che siamo un’entità unica e (...)

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> LE DUE META’ DEL CERVELLO. --- L’asimmetria nell’uomo e negli animali. Guarda a sinistra, vai a destra (di Arnaldo Benini)

domenica 9 febbraio 2014


-  L’asimmetria nell’uomo e negli animali
-  Guarda a sinistra, vai a destra
-  Le due metà del cervello svolgono funzioni diverse, lavorano insieme per evitare sprechi ma non sempre vanno d’accordo. Ecco dove e come nasce la nostra duplice personalità

di Arnaldo Benini (il Sole Domenica, 09.02.2014)

Il cervello dei vertebrati, e quindi dei primati e degli esseri umani, consiste di due metà apparentemente identiche, gli emisferi cerebrali. Essi regolano la metà opposta del corpo e percepiscono la metà controlaterale del corpo e del mondo, perché le vie dal cervello al corpo e quelle dagli organi di senso agli emisferi sono prevalentemente incrociate, nel midollo spinale o nel tronco encefalico.

La prima scoperta, nella seconda metà del XIX secolo, della differenza fra le due metà, fu la localizzazione dei centri del linguaggio nell’emisfero sinistro, che controlla anche la mano dominante. Linguaggio e prevalenza della mano destra potrebbero aver avuto una selezione evolutiva comune. Fin circa 40 anni fa si pensava che l’asimmetria fosse circoscritta alla manualità e al linguaggio umani.

Una delle prime prove dell’asimmetria negli animali fu che gli uccelli canterini (come canarini e usignoli) non cantano se viene anestetizzato il nervo sinistro della siringe. Oggi è evidente che l’asimmetria dei sistemi nervosi è una costante della storia della vita secondo una linea evolutiva di miliardi d’anni, a partire forse da un minuscolo verme. Essa gioca il ruolo fondamentale nel comportamento, sia per il cervello umano con i suoi 110 miliardi di neuroni e le innumerevoli sinapsi, che per sistemi nervosi le cui poche cellule si distribuiscono nei due lati di minuscole teste.

Neuroetologia

L’asimmetria dei sistemi nervosi è evidente nell’asimmetria del comportamento. Uno dei campi più attivi della biologia interdisciplinare, la neuroetologia, (i cui pionieri sono Giorgio Vallortigara di Trento, Lesley Rogers di Armidale in Australia, e Richard J. Andrei di Brighton) studia l’asimmetria indagando il comportamento d’uomini, primati, mammiferi, lucertole, pesci, tartarughe, uccelli, topi, ratti, api, formiche, calamari, pulcini, lumache e d’altri animali grandi e piccoli.

Nel 90% degli esseri umani e in quasi tutte le scimmie la mano destra è prevalente. La sua area motoria nell’emisfero sinistro ha un contenuto più elevato di neuroni e sinapsi. Lo scimpanzé tiene fermo il vaso con la mano sinistra ed estrae il miele con un dito della mano destra. Per gesti informativi, uomini, scimpanzé e baboons usano prevalentemente la mano destra. Per molte attività topi e ratti usano di regola la zampa anteriore destra. Il pulcino esce dal guscio con la zampina destra. La linea mentale dei numeri (1...2...3) va da sinistra a destra. Per meccanismi cerebrali congeniti o acquisiti? Pulcini neonati furono allenati a beccare semi nel quarto e nel sesto buco (contando dal basso) di un’asta posta verticalmente.

Acquisita la regola, l’asticella fu posta orizzontalmente. La maggior parte dei pulcini andava a cercare i semi nel quarto e nel sesto buco contando da sinistra. La linea dei numeri è quindi un meccanismo cerebrale acquisito, dovuto probabilmente all’emisfero destro che orienta l’attenzione verso sinistra. Se le due antenne dei moscerini della frutta vengono, una dopo l’altra, coperte da un sottile strato di silicone, si nota che la sinistra percepisce gli odori più intensamente della destra e che solo lei determina la rotta del volo.

Api furono allenate a sporgere la proboscide quando sentivano odore di vaniglia o di limone per ricevere una goccia di zucchero. L’antenna sinistra imparava più lentamente che la destra. Dopo 24 ore avveniva il contrario. L’antenna destra attiva più rapidamente la memoria a breve, quella sinistra a lungo termine. Il camaleonte americano è duttile: ha un colore amabile nella parte del corpo rivolta verso la femmina e uno minaccioso verso il rivale.

Funzioni della parte sinistra del sistema nervoso

La parte sinistra del sistema nervoso valuta la quotidianità ed elabora il comportamento distinguendo gli stimoli secondo regole congenite o acquisite. I passerotti percepiscono il cinguettio dei loro compagni più con l’orecchio destro, cioè con l’area uditiva della metà sinistra del cervello. Uccelli, pesci, mammiferi cercano cibo con l’occhio destro, e si guardano dai pericoli col sinistro (cioè con l’area visiva della metà destra del cervello). Piccioni, polli e altri uccelli utilizzano l’occhio destro per distinguere semi da sassolini. Un uccello della Nuova Zelanda ha il becco piegato verso destra, che gli consente di beccare a colpo sicuro e in fretta. Rettili, pesci, tartarughe e altri animali cacciatori attaccano la preda vista con l’occhio destro. La maggior parte dei cani reagisce a stimoli gradevoli (una carezza, del cibo) muovendo la coda verso destra fino a toccare il fianco. Se lo stimolo è sgradevole (un cane ostile, un gatto) la coda è mossa verso sinistra. Piccioni, quaglie, polli, trampolieri, beccano i semi che si trovano a destra del becco, perché il terreno è esplorato con l’occhio destro.

L’area del linguaggio del lobo frontale è particolarmente ricca di connessioni nervose. Oltre al linguaggio e alla motilità della mano destra dominante, l’emisfero sinistro regola il comportamento che dipende da convinzioni, conoscenze e riflessioni. Esso impara, formula regole, valuta passato e presente e pianifica il futuro. È l’emisfero dell’autocoscienza, cioè della riflessione su sé stessi, di cui il linguaggio interiore è lo strumento.

Nell’uomo, per i primi tre anni, l’emisfero destro riceve più sangue di quello sinistro. A partire dal quarto anno, l’emisfero sinistro è più voluminoso e riceve più sangue di quello destro, a conferma della sua preminenza. L’emisfero sinistro tiene sotto controllo il destro, che elabora emozioni ed affettività. All’inizio di sindromi demenziali, alcuni pazienti mostrano un’insospettata capacità di disegnare o pitturare. La degenerazione più intensa dell’emisfero sinistro potrebbe aver indebolito il controllo sul destro, che così esprimerebbe liberamente le emozioni.

Funzioni della parte destra del sistema nervoso

L’emisfero destro elabora gli influssi e gli stimoli dall’ambiente che regolano il comportamento. Tartarughe, lucertole, polli, cavalli e alcuni primati guidano l’approccio sessuale soprattutto con l’occhio sinistro. L’emisfero destro registra ed elabora nuovi impulsi e distingue le varie emozioni. La sua reazione è particolarmente intensa nel caso d’emozioni negative. Per questo il cane allarmato scodinzola verso sinistra. Il cavallo irritato aggredisce il rivale quando esso è visto dal suo occhio sinistro. I vertebrati reagiscono ai cacciatori e ad altri pericoli più in fretta e più ingegnosamente se li vedono con l’occhio sinistro. Nell’uomo l’emisfero destro è particolarmente sensibile a stimoli inattesi, potenzialmente pericolosi e associati a forti emozioni. A essi la mano sinistra reagisce più in fretta della destra dominante. In caso di paura o terrore è attiva l’amigdala di destra.

Negli uomini, nei primati e in altri vertebrati l’emisfero destro elabora le informazioni spaziali molto più del sinistro, soprattutto perché a destra il lobo parietale è più sviluppato. Nei taxisti di Londra, alle prese con un traffico faticoso, l’ippocampo e il lobo parietale, particolarmente impegnati nella memoria e nell’informazione spaziale, sono più voluminosi a destra. Scoiattoli e topi che nascondono il cibo per il futuro hanno, sin dalla nascita, l’ippocampo destro più grande.

L’orecchio sinistro elabora il contenuto emozionale di ciò che si sente, quello destro il significato. L’attività musicale coinvolge molta parte del cervello, con prevalenza dell’emisfero destro, specie del lobo temporale. Una lesione del lobo temporale destro può portare all’incapacità di distinguere una barzelletta da una minaccia o il russare dal suono di una campana. Lo stimolo a urinare è regolato prevalentemente dall’emisfero destro. Ciò potrebbe spiegare l’urgenza di urinare ripetutamente in caso di tensione e di forti emozioni. Nei ritratti di quadri e fotografie la testa è di regola girata verso destra, in modo che in primo piano ci sia la parte sinistra del volto, innervata dall’emisfero destro elaboratore delle emozioni. Se è esposta la parte destra, spesso si tratta d’uomini severi e assorti. Lo stress cronico può portare a una dominanza dell’emisfero destro e provocare depressione.

Vantaggi e svantaggi dell’asimmetria

L’asimmetria evita lo sperpero d’energia che si avrebbe se i due emisferi fossero in competizione per le varie funzioni. Inoltre la lateralità evita doppioni e lascia spazio ad altre funzioni. Ciò potrebbe, almeno in parte, chiarire ciò che ancor non è del tutto spiegabile, e cioè come un organo piccolo come il cervello umano sia capace di tante e tanto sofisticate attività, da quelle vegetative a quelle della mente.

Il linguaggio a sinistra ha il vantaggio della contiguità dei meccanismi nervosi dell’autocoscienza e della razionalità, di cui il linguaggio è lo strumento. In caso di lesione dei centri del linguaggio, l’emisfero destro non può però sostituirli. Gli occhi laterali di pesci e uccelli hanno il vantaggio di un ampio campo visivo con due rappresentazioni cerebrali. Per verificare la presenza di una minaccia, pesci e uccelli devono però girare la testa in modo che sia vista dall’occhio sinistro, e ciò attira l’attenzione del predatore. Molti di loro, nella perenne lotta per la vita, hanno imparato che è opportuno aggredire le prede dalla parte del loro occhio destro.

Ogni metà del nostro cervello corrisponde a un individuo con le sue qualità e debolezze. Alle caratteristiche comuni agli altri esseri viventi, il cervello umano, in particolare con lo sviluppo, durato oltre due milioni d’anni, della parte anteriore dei lobi frontali, ha aggiunto la razionalità e l’autocoscienza. I loro meccanismi si trovano prevalentemente nell’emisfero sinistro. Esso elabora prevalentemente la razionalità, il destro gli affetti e l’emotività.

Le due metà sono collegate da ampie commessure e lavorano insieme. Ciò impedisce, ad esempio, che una mano disfi quel che ha fatto l’altra o che si ostacolino a vicenda. I due emisferi non sembrano andar sempre d’accordo. Noi siamo costituiti da due personalità, in contrasto per tutta la vita e in equilibrio precario. Ciò spiega molte nostre caratteristiche, il nostro comportamento non sempre gradevole, le difficoltà, spesso, di prendere decisioni, i rimorsi, i rimpianti, l’impulsività, l’avventatezza del comportamento non meditato. In una storia fantasiosa dell’autocoscienza, Julian Jaynes sostiene che l’umanità fu guidata dall’emisfero destro fin quando essa credeva alle voci interiori, alle favole, ai miti, ai comandi divini.

Lentamente l’emisfero sinistro avrebbe preso il sopravvento. Il mondo cambiò. Nell’antichità si seguivano le voci interiori. Nell’Europa cristiana, per una simile credenza, si rischiava di finire sul rogo. Nell’Iliade, nell’Odissea, nel Vecchio Testamento gli uomini seguono, anche se talvolta controvoglia, i comandi divini. Solo con la prevalenza dell’emisfero sinistro l’uomo si sarebbe convinto di agire seconda la sua volontà.

Nell’antichità filosofia e poesia coincidevano. La separazione, per George Steiner, avvenne con Platone, che separò la riflessione filosofica dai racconti dei poeti e dei rapsodi, non obbligati alla verità. In realtà, l’unione di poesia e di riflessione non andò perduta. Basti pensare a Lucrezio, Plotino, Dante, Voltaire, Milton, Hölderlin, Leopardi, o Wittgenstein, che desiderava che la poesia fosse la voce della sua riflessione. Con Il caso singolare del Dr. Jekyll e del Mr. Hyde e col Visconte dimezzato, Robert Louis Stevenson e Italo Calvino hanno fatto della scissione dell’anima, causata dall’asimmetria cerebrale, due capolavori narrativi.


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