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ELEZIONI USA. McCain sorpassa Obama e già canta la sua canzone: "Yes We Can"!!! Il sogno americano è finito? - a cura di pfls

Per commentare la decisione di Bush, salvare con i soldi del Tesoro i due giganti dei mutui, McCain e Obama hanno usato più o meno le stesse parole: la Casa Bianca ha fatto bene.
lunedì 8 settembre 2008 di Maria Paola Falchinelli
[...] Se la media (calcolata dal sito RealClearPolitics) vede ancora Obama in leggerissimo vantaggio (46 contro 45,2) gli ultimi due in ordine di tempo sono devastanti per il candidato democratico: il Gallup Poll Daily Tracking dà a McCain un vantaggio di tre punti (48 a 45), quello di Zogby dà il ticket repubblicano in testa con il 49,7 dei voti contro il 45, 9 di Obama-Biden [...]

Il candidato repubblicano sembra riuscito a far (...)

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> ELEZIONI USA. ------ McCain non molla la presa, ma ad ascoltarlo ci sono poco più di mille persone. Obama: "Da domani si cambia".

martedì 4 novembre 2008


-  Ultima raffica di bagni di folla negli Stati che quattro anni fa scelsero Bush
-  McCain non molla la presa, ma ad ascoltarlo ci sono poco più di mille persone

-  Obama, il rush finale
-  "Da domani si cambia"

-  Democratici, a Chicago comincia l’attesa. Pronta la grande festa in un parco
-  Il rivale: "Non abbandonerò la speranza, alzatevi e combattete"

WASHINGTON - "Da domani si cambia". Dopo una lunghissima marcia, per Barack Obama è il momento di passare il testimone agli elettori. "Ho fatto tutto quello che potevo - ha detto il candidato democratico - ora tocca alla gente. In questo momento che segnerà la storia, possiamo dare al Paese il cambiamento di cui ha bisogno. E da domani si cambia". Ultima raffica di bagni di folla in Stati che quattro anni fa scelsero George W. Bush, poi l’aereo verso Chicago, per andare a votare nella città che lo ha adottato negli anni Ottanta e prepararsi a una possibile festa martedì notte in un parco cittadino. Un’attesa, però, velata di tristezza: "Oggi è morta mia nonna", ha annunciato Obama, che pochi giorni fa si era recato a trovare l’anziana donna, da tempo malata.

Intanto il rivale non si dà per vinto. Al grido di "Mac is Back", John McCain lancia l’ultima sfida. Non molla la presa malgrado tutti i sondaggi lo diano perdente. E dà l’ultimo sprint alla campagna. "Ci separa un giorno da quando porteremo l’America su un’altra via - dice a Tampa, in Florida, prima tappa di un frenetico giro che lo vedrà impegnato in sette Stati - gli esperti forse non lo sanno, e i democratici neanche, ma Mac is back (Mac è tornato, ndr) e vinceremo questa elezione".

USA 2008: LO SPECIALE DI REPUBBLICA.IT

Obama, il rush finale. Nel tuor della vigilia, il senatore dell’Illinois compie un ultimo blitz nel vicino Indiana, dove ha messo in programma visite ad alcuni seggi a sorpresa per salutare gli elettori. E’ uno Stato simbolo del possibile sconvolgimento della mappa politica dell’America che potrebbe arrivare nell’Election Day: l’Indiana non sceglie un democratico dal 1964, quattro anni fa i repubblicani vinsero con il 20% di vantaggio, ma ora potrebbe tingersi di blu, il colore dei democratici. Obama si è concentrato in Stati - Florida, North Carolina e Virginia - che sembravano impossibili da vincere per i democratici fino a poco tempo fa, e nei quali invece il senatore di Chicago è arrivato all’appuntamento del voto in vantaggio nei sondaggi.

I comizi conclusivi. "Dopo decenni di scelte sbagliate a Washington, otto anni di decisioni politiche fallimentari da parte di George W. Bush e ventuno mesi di una campagna che ci è portato dalla costa rocciosa del Maine al sole della California, siamo a un giorno di distanza dal cambiamento in America", ha detto Obama a Jacksonville in Florida, ripetuto in North Carolina e gridato a tarda sera, nel comizio conclusivo a Manassas, in Virginia, in un luogo simbolo per le memorie, che custodisce, delle battaglie che vi furono combattute durante la Guerra Civile del XIX secolo. Un traguardo significativo, per un candidato che aveva lanciato la corsa nel febbraio 2007 a Springfield, in Illinois, dove era iniziata l’avventura politica di Abraham Lincoln, il presidente che guidò l’America nella sanguinosa guerra fratricida combattuta sullo schiavismo.

"In pace con me stesso". "Sono assolutamente in pace con me stesso - ha detto Obama in un’intervista radiofonica - sento di aver fatto tutto ciò che potevo fare. Adesso tocca alla gente decidere". Tra i messaggi finali affidati agli elettori, qualcuno è risultato anche inedito. In un’intervista a Mtv, ad esempio, ha messo in guardia gli appassionati del rap e della cultura "gangsta" che non dovranno pensare che avere un "fratello" come presidente sia necessariamente un permesso a lasciarsi andare. "C’è gente a cui non piace vedere le vostre mutande e io sono uno di quelli", ha detto Obama, rivolto ai giovani che indossano i pantaloni a cavallo basso.

Appuntamento a Chicago. Chiusa la maratona degli ultimi comizi, Obama ha dato appuntamento a Chicago alla moglie Michelle, che ha trascorso la vigilia esortando le truppe nel West, soprattutto nei combattutissimi Colorado e Nevada (nello Stato di Las Vegas, la tensione della campagna è stata fatale al responsabile dello staff di Obama, Terence Tolbert, ucciso da un infarto a 44 anni). Nella metropoli affacciata sul Lago Michigan è cominciata l’attesa, che potrebbe sfociare in una gigantesca festa serale in un parco cittadino. E’ stato allestito un grande palco che si apre a semicerchio e diventa una passerella allungata verso il pubblico. Dopo due elezioni per la Casa Bianca (2000 e 2004) in cui nessun candidato riuscì a presentarsi nella notte vincitore al proprio pubblico, stavolta i sondaggi sembrano indicare che l’America non dovrà aspettare troppo per conoscere il proprio presidente-eletto.

McCain: "Non abbandono la speranza". Ad accogliere John McCain a Tampa c’erano poco più di mille persone, raccolte nello stadio Raymond James che sembrava ancora più grande con i suoi 64 mila posti vuoti. Ma questo non è bastato a scoraggiare il senatore dell’Arizona. "Sono un americano e ho scelto di combattere, non abbandonerò la speranza, siate forti, abbiate coraggio e lottate. Alzatevi e combattete. Per l’America ne vale la pena". Dopo la Florida, tappe anche in Tennessee, Pennsylvania, Indiana, New Mexico, Nevada e, infine, in Arizona per un comizio di mezzanotte nella sua Prescott.

Gli ultimi sondaggi. E a poche ore dall’apertura dei seggi McCain, secondo la rete conservatrice Fox News, riesce a rimontare lo svantaggio sul rivale democratico in sei stati in bilico, roccaforti repubblicane, sopravanzandolo anche se di un solo punto in Florida e North Carolina. A livelloo nazionale, i dati raccolti da Rasmussen per la rete di Rupert Murdoch assegnano a Obama un vantaggio di 7 punti: 50%-a 43%:

* la Repubblica, 3 novembre 2008 - ripresa parziale


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