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TEORIA E PRATICA DEL BAAL-LISMO. COME UN CITTADINO RUBA IL NOME DI TUTTO UN POPOLO, NE FA LA BANDIERA DEL PROPRIO PARTITO PERSONALE, E GETTA LE BASI DELLA PIU’ GRANDE BOLLA SPECULATIVA DELLA STORIA D’ITALIA...

POLITICA, FILOSOFIA, E MERAVIGLIA. Materiali sul tema - a cura di Federico La Sala

L’Italia come volontà e come rappresentazione di un solo Partito. Il "popolo della libertà" è nato: "Forza Italia"!!! Materiali per un convegno prossimo futuro
venerdì 28 gennaio 2011 di Maria Paola Falchinelli
MA DOVE SONO I FILOSOFI ITALIANI OGGI?!
POCO CORAGGIOSI A SERVIRSI DELLA PROPRIA INTELLIGENZA E A PENSARE BENE "DIO", "IO" E "L’ITALIA", CHI PIU’ CHI MENO, TUTTI VIVONO DENTRO LA PIU’ GRANDE BOLLA SPECULATIVA DELLA STORIA FILOSOFICA E POLITICA ITALIANA, NEL REGNO DI "FORZA ITALIA"!!!
UN GRANDE "VIAGGIO A SIRACUSA"!!! LA PIU’ GRANDE BOLLA SPECULATIVA DELLA STORIA POLITICA ITALIANA. COME UN CITTADINO RUBA IL NOME DI TUTTO UN POPOLO E SE NE FA LA BANDIERA DEL PROPRIO PERSONALE PARTITO... (...)

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> POLITICA, FILOSOFIA, E MERAVIGLIA. --- Vedi alla parola “rivoluzione”, la parola non è fuori posto (di Furio Colombo)

domenica 5 ottobre 2014

Vedi alla parola “rivoluzione”

risponde Furio Colombo (il Fatto, 05.10.2014)

      • CARO COLOMBO, ho notato che la parola “rivoluzione” viene usata volentieri sia da Renzi sia da Berlusconi, per definire le cose che vogliono imporre. Ormai sappiamo che si tratta di un progetto congiunto. Ma poiché è un progetto che parte dal potere, perché chiamarlo “rivoluzione”?
        -  Luciano

SE CI SI PENSA BENE, la parola non è fuori posto né per Renzi, che l’ha detta e ripetuta nei discorsi del viaggio in America, né per Berlusconi che dice “rivoluzione” per annunciare e poi celebrare il suo ritorno alla rilevanza nazionale dopo la condanna, l’espulsione dal Senato, l’interdizione dai pubblici uffici.
-  Infatti rivoluzione significa “cambiamento immediato della organizzazione sociale”.
-  Le prove:
-  1- La elezione a Camere riunite del Capo dello Stato, imposta dalla scadenza dell’attuale titolare della carica, non ha avuto luogo. La sequenza di votazioni è stata interrotta dopo due tentativi, ed è stata decisa la rielezione del Presidente in carica, benché la Costituzione non lo preveda.
-  2 - Maggioranza e opposizione sono state abolite, introducendo la formula, senza precedenti, nel mondo democratico, delle “larghe intese” (tutto il Pd più tutto il Popolo delle Libertà) al fine di realizzare insieme (ovvero contro o al di fuori delle indicazioni degli elettori) le cosiddette “riforme strutturali”. La strana formula delle larghe intese si è poi evoluta attraverso un curioso camuffamento: una parte del Popolo delle Libertà si è riorganizzato in una vecchia-nuova aggregazione politica detta Forza Italia, e ha finto di passare all’opposizione. Un’altra parte si è organizzata in “Nuova Destra”, ed è diventata socia di governo con ministeri importanti, e sostiene il governo in Parlamento. Berlusconi controlla direttamente una parte (la finta opposizione) ma è il leader storico anche dell’altra, che sta trattando per rientrare.
-  3 - È stato chiamato a fare il primo ministro un cittadino noto e apprezzato come sindaco di Firenze, ma senza rapporti con il Parlamento. Si è deciso di scambiare la sua vittoria interna alle Primarie del Pd per elezione a capo del Governo e la sua vittoria a elezioni europee intese a decidere se restare in Europa o uscirne, come un plebiscito su di lui in quanto premier. Allo stesso tempo uno dei partiti di “maggioranza”, il Pd, lo ha eletto segretario. In questa doppia veste di eletto - non eletto, e di vincitore di elezioni nazionali che non ci sono state, guida il governo sulla base di un sostegno automatico preventivo.
-  4 - Il capo del Governo così eletto e così sostenuto è tenuto a consultarsi a stretti intervalli, e nelle forme più vistose, con il capo della presunta opposizione (Berlusconi) che però garantisce i suoi voti in tutti i casi che dovessero essere difficili o delicati o simbolici. Evidentemente non è importante che il capo della presunta opposizione sia un condannato a pena definitiva per crimine rilevante, e arrivi scortato e in gran cerimoniale a Palazzo Chigi, benché interdetto dai pubblici uffici. Il suo assenso è indispensabile alle decisioni chiave del governo. Si può parlare o no di rivoluzione?


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